Oggi sappiamo che la crisi ambientale esiste e che riguarda tutti noi.
giovedì 23 dicembre 2021
Profezie verdi. Le origini del pensiero e azione ecologista. A cura di G. Bettin
Oggi sappiamo che la crisi ambientale esiste e che riguarda tutti noi.
mercoledì 22 dicembre 2021
TAGLIARE LE SPESE MILITARI FINANZIARE POLITICHE DI PACE L'appello dei Nobel, le parole del Papa, le Campagne per il disarmo
TAGLIARE LE SPESE MILITARI
FINANZIARE POLITICHE DI PACE
L'appello dei Nobel, le parole del Papa, le Campagne per il disarmo
Dal Movimento nonviolento
L’appello di 50 premi Nobel e accademici “Una semplice concreta proposta per l’umanità”, ha un grande merito: quello di aver posto al centro dell’agenda politica globale la necessità della riduzione delle spese militari. L’obiettivo è ragionevole e possibile: un negoziato comune tra tutti gli Stati membri dell’ONU per ridurre del 2% ogni anno, per 5 anni, le spese belliche di ciascun paese, liberando così un “dividendo di pace” di 1000 miliardi di dollari entro il 2030.
Questa proposta si va ad aggiungere e rafforza altre proposte avanzate negli anni nella stessa direzione: Papa Francesco ha scritto nell’Enciclica Fratelli tutti: “E con il denaro che si impiega nelle armi e in altre spese militari costituiamo un Fondo mondiale per eliminare finalmente la fame e per lo sviluppo dei Paesi più poveri”. E in occasione della Giornata mondiale della Pace del 1° gennaio 2022, Papa Francesco ribadisce: “È dunque opportuno e urgente che quanti hanno responsabilità di governo elaborino politiche economiche che prevedano un’inversione del rapporto tra gli investimenti pubblici nell’educazione e i fondi destinati agli armamenti. D’altronde, il perseguimento di un reale processo di disarmo internazionale non può che arrecare grandi benefici allo sviluppo di popoli e nazioni, liberando risorse finanziarie da impiegare in maniera più appropriata per la salute, la scuola, le infrastrutture, la cura del territorio”.
La Campagna mondiale GCOMS (Global Campaign on Military Spending - campagna internazionale sulla spesa militare), promossa dall’International Peace Bureau (IPB, Premio Nobel per la Pace 1910) si pone come finalità principale la richiesta urgente di uno spostamento di fondi (almeno il 10% annuo) dai bilanci militari verso la lotta contro la pandemia da Covid-19 e il rimedio alle crisi sociali e ambientali che colpiscono vaste aree del mondo.
Dunque, la direzione da intraprendere è condivisa, ma qual è la strategia efficace per raggiungere l’obiettivo? I premi Nobel propongono un approccio multilaterale, negoziati razionali per una riduzione comune e concomitante che mantenga l’equilibrio e la deterrenza; il beneficio di questa cooperazione deriva da un fondo globale utilizzato per affrontare i problemi comuni (riscaldamento climatico, pandemia, povertà) e da una parte di risorse lasciate a disposizione dei singoli governi per reindirizzare la ricerca militare verso applicazioni pacifiche. È una strada realistica? C’è davvero la volontà politica di tutte le nazioni di scegliere il disarmo controllato e bilanciato? La storia degli accordi bilaterali di disarmo INF (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty) e START (Strategic arms reduction treaty) tra USA e URSS, negli anni ‘80, per il ritiro delle armi nucleari strategiche, dimostra che la strada del disarmo è possibile, praticabile e può dare risultati. Dopo le delusioni per i continui rinvii e fallimenti degli accordi SALT (Strategic Arms Limitation Talks) degli anni ‘70, il rapporto cambiò per la disponibilità al dialogo tra Reagan e Gorbaciov, ma furono i passi unilaterali di Gorbaciov ad imporre un clima di fiducia e dunque la fine della guerra fredda: Gorbaciov annunciò una moratoria unilaterale sui test di armi nucleari ed il 1° gennaio 1986 avanzò una proposta per la messa al bando di tutte le armi nucleari entro il 2000; nel dicembre 1988 fu ancora Gorbaciov ad annunciare alle Nazioni Unite un ritiro unilaterale di 50.000 soldati dall’Europa orientale e la smobilitazione di 500.000 truppe sovietiche. Nel 1990 Gorbaciov ricevette il premio Nobel per la Pace “per il suo ruolo di primo piano nel processo di pace”. Ci vuole sempre chi inizia facendo il primo passo.
Gandhi diceva che la dottrina della nonviolenza resta valida anche tra Stati e Stati: “prima del disarmo generale qualche nazione dovrà iniziare a disarmarsi; il grado della nonviolenza in quella nazione si sarà elevato così in alto da ispirare il rispetto di tutte le altre”.
Proprio per rafforzare e iniziare a praticare l’appello dei Nobel, del Papa, e delle Campagne disarmiste sostenute dall’opinione pubblica, ci vuole chi fa un primo passo, che sarà seguito da passi altrui. L’Italia può dare un esempio virtuoso, senza mettere in discussione la sua politica di difesa e sicurezza garantita dall’articolo 52 della Costituzione, ma ottemperando al dettame di ripudio della guerra dell’articolo 11: applicare una “moratoria” sulle spese aggiuntive dei programmi per nuovi sistemi d’arma, un taglio di 5/6 miliardi da spostare subito su capitoli di spesa per politiche di pace e cooperazione. È quello che chiedono Rete Pace e Disarmo con Sbilanciamoci!, e che da anni sostiene la Campagna “Un’altra difesa è possibile” per il riconoscimento della Difesa civile non armata e nonviolenta (protezione civile, servizio civile, corpi civili di pace) da finanziare con fondi sottratti alle armi. Una proposta di Legge che istituisce il Dipartimento della Difesa civile non armata e nonviolenta è depositata in Parlamento; la sua discussione e approvazione in questa legislatura rappresenterebbe, insieme all’attuazione della moratoria per le spese di nuovi sistemi d’arma, quel “primo passo” nella giusta direzione della nostra nazione, che così potrebbe presentarsi al tavolo dell’Onu per sostenere con autorevolezza la “semplice concreta proposta per l’umanità” presentata dai premi Nobel.
Non c’è tempo da perdere. Bisogna fare presto a disarmare la guerra e finanziare la pace.
domenica 19 dicembre 2021
I Verdi vivono. Habemus Verdi!
Milano. H. 23.15 del 19 dicembre 2021
Viva i Verdi, evviva i Verdi!
Ho vinto!
Abbiamo vinto!
Ora i seggi sono chiusi, comunque vada, abbiam ridato dignità e autonomia politica ai Verdi.
Oggi, è la vittoria di chi vuole (e fa!) che i verdi facciano i verdi.
Un segnale anche al centrosinistra, di riprendere l'ascolto e che la partecipazione non la si fa dopo e unilaterale.
Scrivevo: "Un percorso difficile, ad ostacoli, colmo di guastatori interni e venduti, certo non il risultato sperato, la lista verde indipendente, ma con Sinistra Italiana e parte del MoVimento 5 Stelle, abbiamo, non solo ridato dignità all'ecologismo politico italiano, spesso dimenticato o peggio, usato per greenwashing, ma alla rappresentanza democratica.
La svolta e deriva bipolare e maggioritaria, così cara al Partito Democratico che trova agio nelle elezioni di secondo livello, è contrastata di fatto da amministratori civici, progressisti ed ecologisti.
La farsa dei manager buoni e pure verdi si è sciolta come neve al sole, purtroppo : testimoniata dalle ruspe nello scalo di porta romana e delle opache figure su San siro.
Aveva ragione Mao durante la rivoluzione culturale.
Pseudo dirigenti verdi che han messo i bastoni tra le ruote per la presenza verde alle elezioni metropolitane. Mentre i verdi del Ticino si autoconvocavano invitando tutti i cons. Comunali verdi dei Comuni della città metropolitana, scopriamo che "sarebbero convocati per fine novembre", il termine di deposito lista era il 28 novembre.
Dall'assemblea autoconvocata è nata la consapevolezza, dopo l'esperienza buscatese con Verdi Civici Buscate e un infiltrato che da finto verde ci ha attaccato, o del PD che tre giorni prima del voto invita a votare il sindaco di Fratelli d'Italia ,dicevamo, la consapevolezza che i Verdi devono fare i verdi (e non l'agenzia del greenwashing).
La partita è molto più ampia e complessa, a Bologna 4 liste, Milano 5, 3 della destra, PD e noi verdi con civici e sinistra italiana. A Roma 3 liste, destra, m5s e centrosinistra. A Napoli non si sa ancora.
Il vecchio # #maiconsala di 5 anni fa è tornato attuale e se negli ultimi mesi avete percorso la autostrada da Novara a Milano, lo scempio di Expo è ancora lì a memoria.
Evviva i Verdi!"
http://www.verdilombardia.it/elezioni-citta-metropolitana-di-milano-ci-siamo/
Citiamo due episodi che oggi trovano parziale soddisfazione in questa meravigliosa vittoria politica dei VERDI Lombardia E VERDI VERI.
Perchè i Verdi in Italia non sono forti come in Europa? dalla Lombardia
Un episodio che la spiega lunga.
Domenica 11 marzo 2018, a Cinisello Balsamo in via U.Bassi, si è svolta l'assemblea regionale dei Verdi; verso la conclusione dell'assemblea, Fabrizio Masseroni si è lanciato contro Gilberto Rossi per tentare di aggredirlo, dicendo, "ti ho già messo le mani al collo etc etc", la colpa di Rossi è di aver chiesto a Masseroni se avesse fatto la campagna elettorale per i Verdi o per altri e come mai non si faceva vedere da 5 anni (gli antiverdi che si fan vedere solo per le elezioni); quando è stato fermato Masseroni, è intervenuto Antonio Caldarella che come un pazzo ha provato anche lui ad aggredire il Rossi, senza nessuna provocazione da parte di Rossi; solo la presenza e l'intervento degli altri partecipanti all'assemblea ha sventato il peggio; Rossi, scavalcava il muretto divisorio delle scrivanie e, questo fatto ancor più strano e assurdo, la Balduini, anzichè difendere il Rossi, lo apostrofava e offendeva e lo intimava a lasciare la sede. Rossi, rispondeva chiaramente e pacatamente, spaventato dall'episodio e in tutta calma, "me ne vado io, ma con me se ne vanno i Verdi sinceri e onesti che si impegnano sempre per la difesa dell'ambiente"; all'esterno Rossi chiama prontamente il 113 per segnalare la situazione di pericolo e dopo poco sopraggiungono i Poliziotti a cui viene spiegata la vicenda; dopo un po' escono dall'assemblea e Balduini e Caldarella, raccontano la loro versione dei fatti alla Polizia.
La Polizia chiamata da Rossi, spiega che la versione dei fatti di Balduini non è uguale a quella di Rossi; al che, Rossi si ricorda che nel locale erano presenti delle videocamere e mette a conoscenza gli agenti, i quali effettuano un sopralluogo per acquisire le immagini.
Si sono susseguiti due dubbi; si può arrivare a questa situazione?
Rossi riceve telefonate che lo invitano a non denunciare, altri presenti, sentiti telefonicamente dicono che erano in bagno, che non han visto.
Regresso, Rossi ha lavorato per conto della federazione dei Verdi, presso quei locali per circa un paio di giorni, in quanto poi è stato inviato in quel di Milano presso la sede dei socialisti per seguire le pratiche in merito alla campagna elettorale; trovandosi a gestire una situazione surreale, dove si sono spesi 50 euro per due timbri inutili, per la correzione di una data; dove mentre si dovevano depositare le documentazioni inerenti alle elezioni politiche, si era creata una sorta di confusione ad Hoc, per la raccolta delle firme a livello regionale; il tutto, per i Verdi era gestito o meglio non gestito da Maria De Luca, moglie del Caldarella; altro fatto rilevante, su 2 settimane piene di campagna elettorale, la coppia Caldarella De Luca che aveva fatto incetta di candidature, per le politiche e per le regionali, per una settimana è in vacanza.
Come sanno tutti l'attività del Rossi è di curare blog e promuovere la cultura ecologista e ambientalista; operazione che svolge con dedizione, passione e competenza,seguendo consigli e aiuti da altri Verdi; Gratuitamente;
Per le elezioni, si è inventata la necessità di pagare per una cifra abbastanza elevata una società di comunicazione per dei servizi che stando anche alla presa di posizione dei Socialisti (membri della coalizione) totalmente inutile per non dire controproducente; la cultura ecologista e su quali argomenti spendersi non è un fatto neutro e che si può inventare in pochi minuti.
Questo breve riepilogo per ricollegarci alla discussione dell'autunno scorso su come mai i Verdi non decollano in Italia.
Secondo epidodio
giovedì 6 dicembre 2018
Sull'assemblea dei Verdi della provincia di Milano. Smascheriamo i tranelli
Ho appreso alle h. 18 in una conversazione con Stefano Costa, presentatore della mozione 1, che ha firmato la presentazione della lista dei delegati senza leggerla il sabato mattina alle 10 e 55 quando è arrivata (il termine di presentazione erano le 11), a noi del Magentino, non è stata fatta leggere la lista dei candidati, non è stata ingenuità nostra, mia e del dottor Colombo, ma una forzatura antidemocratica, visto che Elena Grandi aveva assicurato che saremmo stati tra i delegati e ci sollecitava già la conferma per Chianciano per le questioni logistiche.
Insieme ad altre irregolarità e ai modi per nulla gentili della portavoce della Provincia di Milano, veniva esclusa la presentazione della mozione 3, nonostante due oratori ne avessero tessuto le lodi, e alle 10 e 55 io manifestai, visti gli atteggiamenti espressi, la disponibilità e volontà di presentare la terza mozione.
Quanto accaduto è gravissimo e fa il paio con i vari tentativi di aggressione e minacce alla mia persona da parte di un firmatario della mozione 1; per Senso di responsabilità verso la Federazione dei Verdi, avrei anche soprasseduto e guardato avanti, considerando che da tutta Italia i portavoce Verdi mi han chiamato per esprimere la loro solidarietà.
Ma qua, non è solo il futuro dei Verdi, è il ruolo dei Verdi in Italia e in Europa, ritengo che L'assemblea della provincia di Milano deve essere annullata. Su questo, prima di avviare procedure legali, invoco il buon senso; buon senso che non c'è stato.
Brutti metodi, che sono stati già espressi e criticati nel corso degli interventi pubblici dell'assemblea.
Considerazioni di Gilberto Rossi, condivise con i Verdi dell'associazione di Boffalora sopra Ticino che per dare un messaggio propositivo, nel giorno dell'assemblea nazionale hanno organizzato una cena di autofinanziamento a Boffalora e hanno dato mandato esplorativo e di portare un messaggio di unità all'Assemblea a Gilberto Rossi.
Messaggio concretizzato nella ricerca di una mozione unitaria.
#verdi #EuropaVerde #europeangreens #egp #globalgreens
Non si può fermare il vento,
gli si fa solo perder tempo
sabato 4 dicembre 2021
I Verdi con La Città dei Territori per Milano Città Metropolitana
Settembre 2016. Foto ricordo della consegna della lista |
martedì 12 ottobre 2021
Grazie Buscate. I verdi raddoppiano i voti in meno di due anni e sono un esempio
Grazie Buscate.
sabato 4 settembre 2021
BuscateVerdiCivici candidato Sindaco Gilberto Rossi 3 e 4 ottobre 2021
Buscate, è la storia dell'ambientalismo lombardo e italiano, comune del Parco del Ticino, memoria collettiva di una vittoria che ha dato il via alla legge nazionale sui rifiuti e ha contribuito a cambiare la storia d'Italia.
I ringraziamenti, sono tanti, l'emozione, anche.
Per un decennio ho conservato e esposto a tantissime iniziative la mostra sul Presidio, come esempio concreto, dalla protesta, alla soluzione.
I ringraziamenti a Eleonora Evi, Angelo Bonelli e a tutta Europa Verde-Verdi per il sostegno e l'incoraggiamento.
A chi, da 30 anni, quotidianamente, difende l'ambiente, fa cultura e crea quella consapevolezza, motore, pulito, del mondo nuovo, di cui scorgiamo i primi bagliori, quella conversione ecologica,
desiderata e necessaria
e, a chi da e dopo 30 anni, all'idea di lasciar come possibilità di voto solo a due liste di destra, sembra, un'assurdità da scongiurare.
A Greta , ai ragazzi del fridays for future
ai comitati di tutela ambientale, ai notangenziale, ai folletti, agli agricoltori bio
Un grazie particolare a Carlo Monguzzi, Fiorello Cortiana, e agli ecologisti
che han reso possibile il progetto
BUSCATE VERDI CIVICI
https://buscateverdicivici.blogspot.com/
martedì 27 aprile 2021
25 aprile 2021 Milano, Rho, Casorezzo e Ossona (foto e video)
Le iniziative per il 25 aprile, nel rispetto delle precauzioni sanitarie, dalla proposta dell'Anpi nazionale "che bel fior" "porta un fiore al partigiano"
Ad Ossona, abbiamo portato un vaso di fiori, sotto la targa della via intitolata a Lorenzo Pascolutti, martire Partigiano della Brigata Gasparotto.
video Ossona (Milano) 25 aprile 2021
A Casorezzo bicicletta per le vie del paese ed omaggiare con un fiore le figure della Resistenza e della Repubblica . video 25 aprile 2021 Casorezzo "un fiore al partigiano" e interventi istituzionali
A Rho, il 24 aprile, è tornata l'iniziativa "oggi come ieri"
video oggi come ieri Rho. 24 aprile 2021 Brigata Visone, Rho antifascista
A Milano, in bici per la città e arrivo all'arco della pace per partigiani in ogni quartiere, poi trasmessa in streaming video 25 aprile 2021 in bici e distanziati, Milano torna in piazza per la #liberazione
articoli delle iniziative
- Milano 25 aprile 2021 (foto e video)
- Ossona 25 aprile 2021. #chebelfior A Lorenzo Pasco...
- Casorezzo 25 aprile con ANPI "porta un fiore al pa...
- Rho. Oggi come ieri. Brigata Visone e Rho antifasc...
venerdì 23 aprile 2021
Giornata della terra 2021. Vogliamo un Parco Metropolitano per Milano e no a discariche e tangenziali
Nell'ottobre del 2017, nel consiglio comunale di Ossona, da capogruppo dei Verdi, son riuscito a far approvare una mozione, all'unanimità, dal titolo "no alla discarica nel parco del roccolo verso un parco metropolitano". Nella mozione, I dispositivi presenti prevedevano la pubblicazione della stessa sul sito comunale e soprattutto, l'invio al presidente della Regione #Lombardia e al sindaco Metropolitano di Milano e di Milano Giuseppe Sala. Purtroppo, settimana scorsa ho scoperto che non è mai stata inviata, quindi, ho provveduto oggi a consegnarla in Comune a Milano, indirizzandola al Sindaco e visto il ricorso al TAR dei comitati, di Legambiente e dei comuni di Casorezzo e Busto Garolfo, ho provveduto a inviarla anche al TAR.
click per video intervento in Piazza della Scala 22 4 2021
giovedì 8 aprile 2021
I verdi vincono in Groenlandia; i verdi vincono quando hanno il coraggio di dire no 7 4 2021
Si mettano il cuore in pace, i falsi ambientalisti nostrani, o gli occupatori di spazi, quelli che da sempre sono lo zerbino del potere. I Verdi, vincono e sono votati e sostenuti quando hanno il coraggio di essere verdi, non se si dipingono da liberisti stile forzaitalia o peggio, e come alfieri della green economy, che a conti fatti, sa di greenwashing e nulla più, in termini poveri e accessibili a tutti, semplicemente di mistificazione; quelli che si fanno imporre l'ordine del discorso.
Svolta green per l'isola verde. In Groenlandia vincono i "No miniera"
Era dal 1979 che il partito socialdemocratico Siumut non perdeva la maggioranza in Parlamento. A vincere le elezioni in Groenlandia è stato Inuit Ataquatigiit, partito di sinistra e ambientalista che si è opposto con forza all’immenso progetto minerario Kvanefjeld, secondo maggiore deposito di terre rare, sesto al mondo di uranio, uno dei più importanti siti minerari al mondo, che ha causato la crisi politica di febbraio e le conseguenti elezioni anticipate.
Inuit Ataqatigiit (IA) ha ottenuto il 37% dei consensi, mentre Siumut si è fermato al 29%. A ottenere l’incarico per la formazione di un governo sarà quindi il leader di IA Mute Egede, 34 anni.
A Kvanefjeld l’australiana Greenland Minerals, sostenuta dal gruppo cinese Shenghe, ha ottenuto una licenza di esplorazione, ma gli ambientalisti si sono opposti temendo che le estrazioni su larga scala possano danneggiare l’ecosistema groenlandese. Siumut si era espresso a favore, Inuit Ataquatigiit contro: ora è da capire il futuro di uno dei più importanti progetti minerari al mondo.
Lo sfruttamento dei giacimenti di Kvanefjeld potrebbe essere “un capitolo chiuso”, ha lasciato intendere Mute Egede. “Vogliamo fermare il progetto di Kvanefjeld. Dal verdetto degli elettori, specialmente nella Groenlandia meridionale, dove si trova la miniera, è evidente come essi si oppongano al progetto”, ha detto il segretario del partito. “Dobbiamo ascoltare i cittadini, che si sono espressi ”, ha aggiunto Egede, rilevando come di fatto, il progetto minerario sarà “cancellato”.
fonte: https://www.huffingtonpost.it/
venerdì 26 marzo 2021
Cave di Casorezzo, i Verdi Europei in sopralluogo. 13 marzo 2021
Ossona si trova a sud, rispetto a Casorezzo e a Busto Garolfo; come è noto, la falda acquifera corre da nord a sud, ragion per cui, il rischio di una discarica nel sito denominato "cave di casorezzo" tra Casorezzo e Busto Garolfo, nel Parco del Roccolo, inciderebbe molto e significativamente sul territorio ossonese e in ipotesi potrebbe influire sulla qualità dell'acqua sui due pozzi d'acqua siti in Ossona, di cui uno pesca acqua a 120 metri e l'altro a 190, magari non domani, ma è un rischio da evitare preventivamente.
Nella giornata di sabato 13 marzo 2021, è venuta a Ossona la Europarlamentare degli European Greens Eleonora Evi, per effetture un sopralluogo conoscitivo della situazione nelle cave; è stato un proficuo momento di approfondimento della situazione grazie alla rappresentante del Comitato No Discarica Eleonora Bonecchi, del Sindaco di Canegrate (Comune capofila del Parco del Roccolo) Roberto Colombo, della Sindaca di Busto Garolfo Susanna Biondi e dell'assessore di Casorezzo Fabio Balzarotti.
LEuroparlamentare Verde, Eleonora Evi, ha esposto alcune esperienze positive di intervento dell'Unione Europea, e si è riservata di approfondire i dossier che le sono stati consegnati dal comitato, per valutare insieme al Gruppo Parlamentare Europeo dei Verdi, se e quali iniziative proporre e mettere in essere.
L'iniziativa si è svolta al presidio no discarica, dove il Sindaco Colombo ha omaggiato l'Europarlamentare con le pubblicazioni del Parco del Roccolo, su flora e fauna, e la mappa del Parco; Gilberto Rossi per i Verdi del Ticino (ovest Milano) ha esposto i motivi dell'iniziativa, contestualizzandoli nella crisi climatica, sanitaria e sociale che stiamo vivendo, con una lettura della parte conclusiva della lettera di Alexander Langer a San Cristoforo .
Eleonora Bonecchi per il comitato No discarica ha ripercorso brevemente la storia del comitato dal 1999 e aggiornato sullo stato dell'arte del procedimento in seno al TAR (6 ricorsi presentati in concerto con le pubbliche amministrazioni, legambiente e salviamo il paesaggio).
I Sindaci Roberto Colombo e Susanna Biondi, hanno esposto le attività promosse dai comuni e non hanno nascosto il malcontento per come si è comportata la Città metropolitana di Milano e Regione Lombardia.
L'Assessore Fabio Balzarotti di Casorezzo ha fatto presente come sarebbe necessario che Città Metropolitana ritirasse la propria opposizione al ricorso dei Comuni, su questo tema, si è accolta la disponibilità dei Verdi di far presente al SIndaco Metropolitano questa criticità, ricordando la votazione del o.d.g. No discarica Casorezzo 30 11 2019 Consiglio Metropolitano di Milano. dove i consiglieri metropolitani della destra hanno abbandonato l'aula e con 13 voti a favore si è approvata la mozione contro la discarica proposta da "La Città dei Comuni"(impegno a non costituirsi parte civile da parte di CMM).
Come è noto, ma vale la pena ribadire, la responsabilità normativa del rischio di una discarica in un parco locale è esclusivamente di Regione Lombardia, che in seguito al decreto DelRio istitutivo delle Città Metropolitane https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/4/7/14G00069/sg ha emanato la legge regionale della lombardia n.32 del 2015 Ruolo della Città metropolitana di Milano e rapporti con la Regione dove all'articolo 3 la Regione assume pe se tutte le competenze in ambito progettuale ed esautorando di fatto la Città metropolitana di Milano.
Si è ricordato anche della proposta di legge regionale del dicembre 2017 di riforma dei parchi e delle aree protette della lombardia, che dopo i passaggi nelle commissioni non è mari arrivata alla discussione nel consiglio regionale della lombardia.
I sindaci hanno ricordato anche gli incontri con l'allora ministro dell'Ambiente Generale Sergio Costa, e i consigli del ministro sulla valorizzazione delle Reti ecologiche in particolare della Rete Natura 2000.
E' stato un pomeriggio molto importante per tutto l'est ticino, aver ospitato un Europarlamentare ha riportato l'attenzione sul tema della difesa del territorio e del consumo di suolo, rimanendo in attesa della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale, si è dimostrato che i cittadini, nonostante la crisi sanitaria che stiamo vivendo, non si dimenticano, anzi, a maggior ragione, hanno a cuore la tutela dell'ambiente dove vivono; ovviamente si è citato anche il Recoveryfund e il fatto che una parte consistente degli investimenti dovrà essere rivolta alle bonifiche e alla tutela dell'ambiente e a uno sviluppo ecocompatibile, cioè il contrario di discariche, ma andare verso il recupero delle materie prime e introdurre i principi di una economia circolare.
I Verdi del Ticino, ringraziano Eleonora Evi e i Verdi Europei per l'interessamento e la disponibilità; ringraziano i Sindaci del territorio, ringraziano il comitato no discarica, legambiente, salviamo il paesaggio e le migliaia di cittadini che in questi anni non hanno mai fatto mancare il loro sostegno alla difesa dell'ambiente.
video del sopralluogo https://www.youtube.com/watch?v=MTMqLtzxHb0&t=942s
video interventio di Eleonora Evi https://www.youtube.com/watch?v=uA7hRvkJOXY&t=6s
video intervento di Gilberto Rossi https://www.youtube.com/watch?v=9zqAA5sBg34&t=1s
lunedì 15 marzo 2021
Proposte programmatiche a favore delle realtà VERDI della Lombardia. Acqua e suolo.
qui una riflessione sull' acqua.
sabato 27 febbraio 2021
Quaresima 2021. Dall'Austria, il digiuno dell'auto per il clima
Una proposta si rinnova dall'Austria, era la quaresima del 2007, quando alcuni vescovi austriaci invitarono per la prima volta al digiuno dell'auto.
Chi ascolta dimentica, chi vede ricorda, chi fa impara. Così diceva don Lorenzo Milani.
Come dimenticare le immagini del nuovo arcivescovo di Milano, Mario Delpini, con la sua immancabile bicicletta in giro per Milano.
Un nuovo capitolo si apre dopo l'enciclica Laudato si, di Papa Francesco.
Un esempio che come ecologisti non possiamo che salutare con gioia.
L’Arcidiocesi di Vienna parteciperà, anche quest’anno, all’annuale campagna “Autofasten” per il digiuno dall’automobile: dal 17 febbraio, mercoledì delle Ceneri, al 3 aprile, Sabato Santo, con lo slogan “Non c’è vaccinazione contro la crisi climatica”, gli ambientalisti cattolici e protestanti in Austria porranno l’accento sulla riflessione particolarmente attuale in questo periodo della pandemia, che ha evidenziato come i valori dell’aria e l’inquinamento in generale siano calati nei periodi di restrizioni e minor circolazione degli autoveicoli privati. L’attuale campagna mette al centro “la grande opportunità della ricostruzione economica per l’ambiente e il contributo di ogni individuo al cambiamento climatico”. Aderiscono alla campagna anche il ministero federale della Protezione del clima, le ferrovie austriache Öbb e varie organizzazioni indipendenti. Durante una riunione di presentazione tenutasi ieri, il cardinale Christoph Schönborn ha spiegato che le settimane prima della Pasqua avrebbero offerto un’opportunità per fare una pausa e riflettere. Oltre a non mangiare determinati cibi, una vera Quaresima prevede anche il cambiamento delle abitudini di vita. Secondo l’arcivescovo di Vienna, il “digiuno automobilistico” è un’occasione e uno stimolo per ridisegnare il rapporto con l’ambiente; mentre per il ministro Leonore Gewessler, il “digiuno automobilistico” insegna che per poter far fronte alla crisi climatica, è urgente “un’inversione di tendenza dalle valanghe di traffico verso una mobilità rispettosa del clima”. Anche Michael Gaßmann dell’Ufficio Ambiente dell’Arcidiocesi di Vienna ha affermato che il “digiuno automobilistico”, sostenuto dai partner di cooperazione della campagna, dovrebbe creare un incentivo per intraprendere il percorso climatico sulla mobilità.
giovedì 25 febbraio 2021
VerdiParole. La lettera a San Cristoforo di Alex Langer "un manifesto ecoloogista"
L'ho stampata e distribuita più volte, sarà stata una lieta coincidenza che il patrono del paese dove sono stato capogruppo in consiglio comunale per i Verdi ha San Cristoforo come Patrono, ma "ciclicamente" torna l'attualità di questo scritto langeriano, vera pietra miliare dell'ecologismo.
Buona lettura
Di Alexander Langer
Caro San Cristoforo
non so se tu ti ricorderai di me come io di te. Ero un ragazzo che ti vedeva dipinto all'esterno di tante piccole chiesette di montagna. Affreschi spesso sbiaditi, ma ben riconoscibili. Tu - omone grande e grosso, robusto, barbuto e vecchio - trasportavi il bambino sulle tue spalle da una parte all'altra del fiume, e si capiva che quella era per te suprema fatica e suprema gioia. Mi feci raccontare tante volte la storia da mia madre, che non era poi chissà quale esperta di santi né devota, ma sapeva affascinarci con i suoi racconti. Così non ho mai saputo il tuo vero nome né la tua collocazione ufficiale tra i santi della chiesa (temo che tu sia stato vittima di una recente epurazione che ti ha degradato a santo minore o di dubbia esistenza). Ma la tua storia me la ricordo bene, almeno nel nocciolo. Tu eri uno che sentiva dentro di sé tanta forza e tanta voglia di fare, che dopo aver militato - rispettato e onorato per la tua forza e per il successo delle tue armi - sotto le insegne dei più illustri e importanti signori del tuo tempo, ti sentivi sprecato. Avevi deciso di voler servire solo un padrone che davvero valesse la pena seguire, una Grande Causa che davvero valesse più delle altre.
lunedì 15 febbraio 2021
BASTA VELENI! Critical mass per la salute dei territori. Vol.2 foto e video
Il mio intervento per portare il saluto dei Comitati, dal No Discarica a quelli per la mobilità sostenibile https://www.youtube.com/watch?v=jhobFHGLZBg
click per il video della critical mass https://www.youtube.com/watch?v=S39P27xtwp4
per lo speciale sugli scali https://www.youtube.com/watch?v=NFDAHG86v7U
click per video Time Lapse della Criticall Mass https://www.youtube.com/watch?v=274gUvtsc3U
Mentre la campagna del greenwashing prende vita, al cemento dipinto di verde e ai commenti di circostanza per ingraziarsi la finanza, speculativa e immobiliare, nel mito della città vetrina, tra gentrification e privatizzazioni dei servizi, in una domenica di San Valentino, i comitati cittadini di milano, hanno espresso così il proprio amore per la città di Ambrogio, promuovendo una biciclettata alla conoscenza di una serie di criticità ambientali e di territori da condividere con i cittadini e non da regalare a cemento e inquinamento; l'apice, probabilmente, l'han raggiunto con l'affaire degli scali ferroviari, già pubblici, in quanto acquistati dal demanio a inizio '900 e, ma guardiamo il video della pedalata e ascoltiamo cosa è successo, o meglio, cosa può o potrebbe succedere; come in un Trumanshow di terz'ordine, solo che non c'è il jim Carrey come protagonista, ma sono le tasche dei milanesi, si calcola appunto un miliardo mancante e il futuro della città di Milano, dove c'era un treno, uno scalo ferroviario, appunto, cosi ci suggerisce il nome, palazzine e, et voilà, l'incantesimo, appare un parco! (per onestà di cronaca visto che ho portato nel consiglio comunale di Ossona una mozione per mantenere pubblica l'area degli scali e l'ho dovuta ripresentare 3 volte, la perdevano... eccovi il link al testo http://cambiamoossona.blogspot.com/2017/02/ex-scali-ferroviari-la-citta-dei-comuni.html )
Nella Milano che torna a muoversi ma non a respirare, ci viene ricordato come anche nel 2020 si sia arrivati a circa 90 giorni oltre la soglia di inquinamento concessa dalle direttive europee (50 mcg/m2).
Ambiente è salute, e non a caso la partenza è avvenuta portando la solidarietà ai lavoratori dell'Ospedale San Paolo.
per le foto: https://liberanotizienews.blogspot.com/2021/02/basta-veleni-critical-mass-per-la.html
Verdi di Milano Metropolitana. riunione informale on line sabato 13 2 2021
Riunione dei verdi della Città Metropolitana di Milano.