venerdì 26 marzo 2021

Cave di Casorezzo, i Verdi Europei in sopralluogo. 13 marzo 2021

 Ossona si trova a sud, rispetto a Casorezzo e a Busto Garolfo; come è noto, la falda acquifera corre da nord a sud, ragion per cui, il rischio di una discarica nel sito denominato "cave di casorezzo" tra Casorezzo e Busto Garolfo, nel Parco del Roccolo, inciderebbe molto e significativamente sul territorio ossonese e in ipotesi potrebbe influire sulla qualità dell'acqua sui due pozzi d'acqua siti in Ossona, di cui uno pesca acqua a 120 metri e l'altro a 190, magari non domani, ma è un rischio da evitare preventivamente.

Nella giornata di sabato 13 marzo 2021, è venuta a Ossona la Europarlamentare degli European Greens Eleonora Evi, per effetture un sopralluogo conoscitivo della situazione nelle cave; è stato un proficuo momento di approfondimento della situazione grazie alla rappresentante del Comitato No Discarica Eleonora Bonecchi, del Sindaco di Canegrate (Comune capofila del Parco del Roccolo) Roberto Colombo, della Sindaca di Busto Garolfo Susanna Biondi e dell'assessore di Casorezzo Fabio Balzarotti.

LEuroparlamentare Verde, Eleonora Evi, ha esposto alcune esperienze positive di intervento dell'Unione Europea, e si è riservata di approfondire i dossier che le sono stati consegnati dal comitato, per valutare insieme al Gruppo Parlamentare Europeo dei Verdi, se e quali iniziative proporre e mettere in essere.

L'iniziativa si è svolta al presidio no discarica, dove il Sindaco Colombo ha omaggiato l'Europarlamentare con le pubblicazioni del Parco del Roccolo, su flora e fauna, e la mappa del Parco; Gilberto Rossi per i Verdi del Ticino (ovest Milano) ha esposto i motivi dell'iniziativa, contestualizzandoli nella crisi climatica, sanitaria e sociale che stiamo vivendo, con una lettura della parte conclusiva della lettera di Alexander Langer a San Cristoforo .

Eleonora Bonecchi per il comitato No discarica ha ripercorso brevemente la storia del comitato dal 1999 e aggiornato sullo stato dell'arte del procedimento in seno al TAR (6 ricorsi presentati in concerto con le pubbliche amministrazioni, legambiente e salviamo il paesaggio).

I Sindaci Roberto Colombo e Susanna Biondi, hanno esposto le attività promosse dai comuni e non hanno nascosto il malcontento per come si è comportata la Città metropolitana di Milano e Regione Lombardia.

L'Assessore Fabio Balzarotti di Casorezzo ha fatto presente come sarebbe necessario che Città Metropolitana ritirasse la propria opposizione al ricorso dei Comuni, su questo tema, si è accolta la disponibilità dei Verdi di far presente al SIndaco Metropolitano questa criticità, ricordando la votazione del o.d.g. No discarica Casorezzo 30 11 2019 Consiglio Metropolitano di Milano. dove i consiglieri metropolitani della destra hanno abbandonato l'aula e con 13 voti a favore si è approvata la mozione contro la discarica proposta da "La Città dei Comuni"(impegno a non costituirsi parte civile da parte di CMM).

Come è noto, ma vale la pena ribadire, la responsabilità normativa del rischio di una discarica in un parco locale è esclusivamente di Regione Lombardia, che in seguito al decreto DelRio istitutivo delle Città Metropolitane https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/4/7/14G00069/sg ha emanato la legge regionale della lombardia n.32 del 2015 Ruolo della Città metropolitana di Milano e rapporti con la Regione dove all'articolo 3 la Regione assume pe se tutte le competenze in ambito progettuale ed esautorando di fatto la Città metropolitana di Milano.

Si è ricordato anche della proposta di legge regionale del dicembre 2017 di riforma dei parchi e delle aree protette della lombardia, che dopo i passaggi nelle commissioni non è mari arrivata alla discussione nel consiglio regionale della lombardia.

I sindaci hanno ricordato anche gli incontri con l'allora ministro dell'Ambiente Generale Sergio Costa, e i consigli del ministro sulla valorizzazione delle Reti ecologiche in particolare della Rete Natura 2000.

E' stato un pomeriggio molto importante per tutto l'est ticino, aver ospitato un Europarlamentare ha riportato l'attenzione sul tema della difesa del territorio e del consumo di suolo, rimanendo in attesa della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale, si è dimostrato che i cittadini, nonostante la crisi sanitaria che stiamo vivendo, non si dimenticano, anzi, a maggior ragione, hanno a cuore la tutela dell'ambiente dove vivono; ovviamente si è citato anche il Recoveryfund e il fatto che una parte consistente degli investimenti dovrà essere rivolta alle bonifiche e alla tutela dell'ambiente e a uno sviluppo ecocompatibile, cioè il contrario di discariche, ma andare verso il recupero delle materie prime e introdurre i principi di una economia circolare.

I Verdi del Ticino, ringraziano Eleonora Evi e i Verdi Europei per l'interessamento e la disponibilità; ringraziano i Sindaci del territorio, ringraziano il comitato no discarica, legambiente, salviamo il paesaggio e le migliaia di cittadini che in questi anni non hanno mai fatto mancare il loro sostegno alla difesa dell'ambiente.

video del sopralluogo https://www.youtube.com/watch?v=MTMqLtzxHb0&t=942s

video interventio di Eleonora Evi  https://www.youtube.com/watch?v=uA7hRvkJOXY&t=6s

video intervento di Gilberto Rossi https://www.youtube.com/watch?v=9zqAA5sBg34&t=1s



lunedì 15 marzo 2021

Proposte programmatiche a favore delle realtà VERDI della Lombardia. Acqua e suolo.

Proposte programmatiche a favore delle realtà VERDI della Lombardia.  
da:  Mozione 3 di Gilberto Rossi  Portavoce Verdi del Ticino 

 qui una riflessione sull' acqua.

1. Regione Lombardia, deve farsi sentire e prendere posizione per la tutela del Fiume Ticino e del livello minimo delle acque, con la Confederazione Elvetica; un problema che ciclicamente si ripete ogni anno più volte.
2. Basta deroghe agli scarichi nei fiumi, nei canali. Si deve fare un censimento a tutti i livelli, degli scarichi nei corsi d'acqua. Ridare centralità alle commissioni ambientali Regionali, Metropolitane e provinciali, Comunali e dei consorzi sovracomunali, sia per i parchi locali e per i parchi regionali.
3. Riprendere lo spirito fondativo dei Parchi Lombardi, in paritcolare del primo parco regionale FLUVIALE: il parco del Ticino, e studiare una riorganizzazione delle aree protette, in ottica bioregionalista, attibuendo la centralistà alle caratteristiche geografiche; esempio, il Parco della valle fluviale del Fiume Ticino è l'esempio compiuto, in parte, poi, abbiamo l'esempio per l'Olona, "attraversato" da più PLIS parchi locali di interesse sovracomunale.
4. un sistema di monitoraggio della qualità dele acque, indipendente e a rotazione per evitare i tristi precedenti che tutti conosciamo. (ARPA si è dimostrata una buona intuizione ma non sufficiente al fine delle verifiche e delle sanzioni)
 
parliamo di Suolo e territorio
1. Consumo di suolo zero. Questo è l'incipit che ci muove, come Verdi. Ma non è tutto oro quel che luccica: abbiamo visto vari recuperi di aree dismesse che potevano venir rinaturalizzate e bonificate, trovare invece forme speculative. 
una parentesi, meritano gli scali ferroviari milanesi, avrete notato chwe non hop scritto ex scali, ma scali, appunto, perchè, dal progetto Verde di Circle Line urbana ferroviaria, e di hub per le ferrovie lombarde, si è risolto, se non riusciremo a fermarli, in un progetto fortemente speculativo e con palazzine e cemento, a fronte di poco spazio verde, al posto dei binari che, è evidente, non erano certo dei palazzi di 10 piani (e dovremmo aggiungere il discorso sulla gentirfication)
2. Aree industriali dismesse. Imporre il consumo di suolo zero, come paletto per alleanze politiche e progettuali coi Verdi, andando a proporre una legge, a livello nazionale, regionale e a livello comunale, agire con un Regolamento Edilizio, nei margini concessi dalla legge regionale lombarda n.12 del 2005, dove si imponga la bonifica e il ripristino ambientale a fine vita delle strutture, in sintesi, una sorta di TFR degli immobili industriali, cioè un piano di accantonamento di liquidità delle aziende per il ripristino ambientale in caso di dismissione dell'impianto. (Esiste già in Germania una legge cosi voluta dai verdi e approvata dal Bundestag (parlamento federale tedesco).
3. Valorizzare lo strumento delle CONFERENZE DEI SERVIZI, con maggiore trasparenza, includendo nella partecipazione, non solo a livello consultivo ma anche decisionale degli enti parco, e degli enti sovracomunali.
4. Nella progettazione territoriale non si può scindere anche la distribuzione delle infrastrutture per la mobilità. 
4a. No alla tangenziale nel parco del ticino, no alla variante di Pontenuvo (magenta), no a circonvallazioni di paesi dove si possono trovare altre soluzioni per il traffico.
4b. si alla promozione del trasporto pubblico locale. potenziamento della rete ferroviaria dove sono presenti solo un binario; es, la Milano Mortara. 
4c. no al terzo e quarto binario da Rho a Parabiago, perchè non sono necessari, e per i pendolari basterebbe aggiungere, o meglio, ripristinare le carrozze tolte; cioè 9 carrozze, e non 5.
4d. INTERMODALITà mettendo a sistema le linee ferroviarie suburbane con la rete dei trasporti stradali bus. Esempio, potenziare e istituire autobus, anche a chiamata, in direzione delle stazioni suburbane.