Dal corriere
La stagione venatoria 2024-2025 non aprirà all'avifauna - come previsto dal calendario regionale - domenica 15 settembre, a causa del pronunciamento del Tar Lombardia che ha accolto la richiesta di sospensiva presentata solo giovedì scorso da alcune associazioni ambientaliste. «Una decisione che lascia increduli e che penalizza profondamente i cacciatori lombardi e l'intera amministrazione regionale, che aveva presentato un calendario equilibrato», commenta l'assessore regionale all'agricoltura, sovranità alimentare e foreste Alessandro Beduschi.
Fino al 2 ottobre sarà quindi un'apertura limitata solo ad alcune specie, che esclude però tutta l'avifauna. «Ieri mattina - prosegue Beduschi - avevamo presentato le nostre argomentazioni con urgenza attraverso l'avvocatura regionale, sottolineando come il ricorso fosse anomalo nella forma e nei tempi. Contestare il nostro provvedimento, adottato oltre due mesi fa, a ridosso dell'apertura della stagione venatoria, è un chiaro tentativo di arrecare il massimo danno possibile, senza nemmeno entrare nel merito dei contenuti del calendario. Spiace notare che a differenza di quelli presentati da alcune associazioni venatorie, il nostro atto non sia nemmeno citato nella sentenza, quasi come se non fosse nemmeno stato preso in considerazione».
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