lunedì 6 febbraio 2017

Per il Parco del Ticino e il Parco Sud. Tegnem Dur

Grande e importante assemblea, per conoscere cosa è avvenuto a Roma il 27 gennaio e sapere le motivazioni del diniego da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (i 70 tecnici e gli amministratori)
a seguire, potete ascoltare il mio breve intervento e l'esaustiva spiegazione da parte del Sindaco di Cassinetta di Lugagnano Michele Bona.
Il comunicato da parte dei Comitati No Tangenziale 

NO TANGENZIALE | TEGNEM DUR!

Ieri, a Cassinetta di Lugagnano, un altro mattone è stato posato per impedire la devastazione del territorio a sud ovest di Milano.
La comunità NO TANGENZIALE ha dimostrato di essere ancora forte, unita e lucida.
In tutti questi anni il movimento NO TANGENZIALE è cresciuto, 
ha studiato, ha interpretato la politica dei palazzi, 
ha costruito progettualità e comunità, 
ha proposto alternative per migliorare la viabilità e soprattutto 
non ha mai smesso di lottare e di essere vigile.
Nell'incontro pubblico svoltosi ieri è emerso chiaramente che l'incontro del 27 a Roma, presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, ha certificato che il progetto infrastrutturale "ex Milano-Malpensa" (oggi Magenta-Vigevano) è un progetto devastante. 
Dopo più di 15 anni anche il ministero ha detto chiaramente e in modo circostanziato che il progetto ANAS proposto contiene gravi errori di valutazione e gravissime mancanze di carattere idrogeologico. In sostanza i tecnici del ministero dicono che il progetto Magenta-Vigevano è dannoso per il territorio. 
Non solo, leggendo il documento redatto dal Consiglio Superiore dei lavori pubblici si tiene in considerazione del parere (seppur non vincolante) delle comunità a tale progetto.
 Quest'ultima dichiarazione dice che quello che ha sempre detto il movimento NO TANGENZIALE è vero, reale, è un parere politico, un'idea di sviluppo supportata da una grande consapevolezza e competenza tecnica.
Siamo in una fase molto importante. 
E' concreta la possibilità di archiviare definitivamente l'idea di portare decine di chilometri di striscie di  asfalto a doppia corsia e tonnellate di cemento sul territorio  tra il Parco Agricolo Sud Milano e il Parco del Ticino. Ma può essere altrettanto concreta l'ipotesi di una repentina accelerazione per portare il progetto al consenso ministeriale. 
Un bivio che necessità grande lucidità e fermezza.
E' il momento di dire in modo ancora più chiaro e forte 
NO TANGENZIALE. 
Le proposte alternative, le mitigazioni, le richieste di revisione del progetto non servono. Anzi, queste proposte e richieste concertative e di mediazione rischiano di avere un effetto decisivo sull'opera. 
Per questo abbiamo accolto con favore e soddisfazione la chiara e netta presa di posizione del Sindaco Michele Bona. 
Un NO in linea con il movimento. Rammaricati e un po' arrabbiati nei confronti di tutti quei sindaci che invece hanno votato SÌ alla revisione del progetto. Un SÌ che sostanzialmente chiede un progetto diverso da quello proposto da ANAS, ma che, nelle migliori delle ipotesi, vuol dire comunque un progetto infrastrutturale devastante per il territorio. Il SÌ espresso da questi sindaci, insieme ai giochi politici di Regione e Ministero, potrebbe avere un effetto decisivo sull'approvazione dell'opera.
Dopo quasi vent'anni siamo davanti ad un momento decisivo. Nei prossimi mesi forse riusciremo a capire se il fronte del NO riuscirà a resistere ancora e forse addirittura a vincere o se verrà posata l'ennesima pietra di un'opera inutile che segnerà indelebilmente il futuro di un territorio e dei suoi abitanti.

TEGNEM DUR!
NO TANGENZIALE!


Michele Bona illustra il progetto e riepiloga l'incontro del 27 gennaio



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