giovedì 28 settembre 2017

Dopo l'incontro con il Vicesindaco Metropolitano. Grazie a TUTTI

Dopo quella che passerà alla storia come la "cinque giornate di Busto Garolfo e Casorezzo", questa mattina ho protocollato in Comune a Ossona, con richiesta di inserimento nel prossimo consiglio comunale, una mozione, identica a quella che lunedì ha protocollato il Consigliere Metropolitano di Milano Città metropolitana, Alessandro Braga, per chiedere che il Sindaco Metropolitano Giuseppe Sala e il Delegato metropolitano, si adoperino a intraprendere tutte le azioni possibili per fermare questo progetto di Discarica all'interno di un Parco locale di Interesse Sovracomunale; il testo rimane "morbido", va da se, che si evince la volontà di dire e ribadire, che un parco deve essere un parco e non un cestino.
Ascoltiamo i Sindaci di Busto Garolfo, di Casorezzo, di Mesero (per i sindaci del Magentino) e di Inveruno, ricordando che il SIndaco di Inveruno è il coordinatore dei Sinidaci dell'Altomilanese.
Grazie ancora a tutti. Niente è finito, è solo l'inizio di una nuova consapevolezza, del ruolo dell'uomo nel rapporto con l'ambiente, e il pensiero va all'Enciclica Laudato Sii di Papa Francesco e ai testi di noti geografi.

mercoledì 27 settembre 2017

O.d.g. "Cave di Casorezzo" presentato da La Città dei Comuni, lista civica metropolitana

mozione depositata da La Città dei Comuni
La lista civica Metropolitana,  "la Città dei Comuni" (di cui ricorderete sono stato candidato e ho riscosso molto più consenso di quello che potessi immaginare e colgo occasione ancora per ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto, Enchantè!), ha depositato per mano del Capogruppo Consiliare Metropolitano Alessandro Braga un Ordine del Giorno, che verrà discusso nel corso del prossimo consiglio metropolitano di Milano.
A seguire il testo della mozione, ricordando che la responsabilità, come già evidenziato, è ancora di Regione Lombardia che con l' articolo 3 comma 1 della Legge Regionale n. 32 del 2015 ha tolto le competenze a Città Metropolitana, in sintesi, ha scaricato le responsabilità sui tecnici dell'ente metropolitano e provato a scaricare cosi i rifiuti in quel di Casorezzo, lavandosene (o meglio, sporcandosi) le mani.
Un grazie particolare va anche al Delegato Metropolitano Pietro Mezzi, presente sia sabato mattina a Busto Garolfo, e questa mattina (27 settembre 2017) in Città metropolitana a sostenere le ragioni del territorio e ad opporsi al progetto di discarica.

"IMPEGNA IL SINDACO METROPOLITANO E IL CONSIGLIERE DELEGATO
a mettere in atto ogni azione atta a cancellare l'autorizzazione concessa, e a trovare il modo di bloccare in modo definitivo un progetto che vede la contrarietà di Amministrazioni e cittadini della zona interessata"

Come Gruppo Consilare Cambiamo Ossona/VERDI e Ecologisti del Ticino, abbiamo messo uno striscione con la scritta "No Discarica, si Parco Metropolitano"; perchè dobbiamo ricordare che un'altra Legge Regionale, va a "imporre" l'accorpamento dei PLIS; altro fatto in corso è il procedimento di Unione tra Parco Nord Milano e Parco Agricolo Sud Milano; quindi come Ecologisti, abbiamo ribadito che il territorio di Milano Metropolitana, vuole essere il Giardino di Milano Metropolitana e non il suo cestino, e quindi, pensiamo a una "green belt" ovvero, a una Cintura Verde, che riprenda, tra l'altro i concetti di Rete Ecologica Regionale, a tutela della biodiversità; altra nota da sottolineare, è in merito alla caccia; anche domenica, nel corso della manifestazione tra Casorezzo e Busto Garolfo, abbiamo visto dei cacciatori che andavano per il Parco; riteniamo che all'interno delle aree protette, non vada consentita la caccia; come si possono proporre laboratori didattici e gite per far conoscere il parco se sono presenti i cacciatori?
Vogliamo un Parco Metropolitano.

martedì 26 settembre 2017

26 settembre. La Giornata internazionale per l’eliminazione totale delle armi nucleari

Il nostro essere Ecologisti, trova oggi una conferma del nostro ruolo nella Storia, la storia con la S maiuscola; quella storia collettiva e plurale, di fronte alla minaccia che si ripropone dietro l'angolo.
Ecologisti, una parola, che in se tutto dice e nulla significa, se non la si vuol comprendere, invece, per un gruppo di sognatori, presenti in ogni angolo del globo e del pianeta, significa una semplice cosa, parafrasando anche le parole del nuovo arrivato Papa Francesco, o da cittadino Milanese/Ambrosiano, anche un pensiero al nuovo ArciVescovo di Milano, famoso per solcare le strade di Milano in bicicletta, “la cura della casa comune”; si, perchè si vuole prestar cura a questa casa comune che è il Pianeta Terra, pianeta che vive la sfida dei cambiamenti climatici indotti per la mano dissennata dell'Uomo egoista, che perdendo di vista il suo ruolo nell'equilibrio ecosistemico, deforesta, avvelena e saccheggia il creato e la natura.
Oggi, nella giornata mondiale per il Disarmo Nucleare, il nostro essere Ecologisti, ritrova la bontà, la fiducia e la spinta, la consapevolezza di portare le nostre ragioni, per cambiare questa società, per portare una nuova visione del mondo, che consideri i delicati equilibri ecosistemici, e dia slancio per una conversione dell'economia.


Buona giornata, e che il Sole splenda e illumini i passi verso un cammino di rispetto di tutti gli esseri viventi e del pianeta.

La Giornata internazionale per l’eliminazione totale delle armi nucleari costituisce un’occasione per riaffermare l’impegno a raggiungere questo fondamentale obiettivo. La giornata rappresenta un’opportunità per accrescere le consapevolezza sui costi sociali, economici e di sicurezza che gli arsenali nucleari comportano e sui concreti benefici che deriverebbero dal loro completo smantellamento.

mercoledì 20 settembre 2017

Funzioni e competenze di Milano Città Metropolitana la Normativa

Termino la parte del sito dedicata alla normativa e alle competenze, citando il sito di Milano Città Metropolitana, 
per ripetere, che non può essere attributio ai tecnici di suddetto Ente una scelta politca e progettuale, che va da se, a chi ha cariche elettive e politiche di livello gerarchico superiore, ovvero Regionale.
LasciandoVI alla lettura dei testi, mi pare opportuno citare una frase di un cittadino di un Comune del Parco del Roccolo, che nella vicenda nota come "l'affaire delle galline ovaiole", diceva testualmente, prima di venir sommerso da una marea di applausi: "se volete che decidano i tecnici, la prossima volta, fateci votare i tecnici e voi politici andate a fare altro, se non fate quello per cui siete stati eletti dal popolo" 
Le funzioni fondamentali della Città metropolitana di Milano sono stabilite dal Comma 85 della Legge n. 56 del 7 aprile 2014, in vigore dall'8 aprile 2014, e dalla Legge Regionale 92/2015, modificata in Legge 32/2015, pubblicata sul Bollettino Ufficiale Regionale il 16 ottobre 2015.
http://www.cittametropolitana.mi.it/portale/conosci_la_citta_metropolitana/funzioni_competenze/

• LEGGE 56/2014


Le Province di cui ai commi dal 51 al 53, quali enti con funzioni di area vasta, esercitano le seguenti funzioni fondamentali (comma 85):

Disposizioni per la valorizzazione del ruolo istituzionale della Città metropolitana di Milano e modifiche alla legge regionale 8 luglio 2015, n. 19

Art. 3
(Disposizioni relative alle funzioni trasferite alla Regione)
1. Sono trasferite alla Regione le funzioni già conferite alla Provincia di Milano nell'ambito delle materie agricoltura, foreste, caccia e pesca, politiche culturali, ambiente ed energia, di cui all'allegato A.

Repetita juvant, ritengo che le leggi vadano sempre lette nella complessità e interpretate cogliendo lo spirito del legislatore e non a propria idiosincratica interpretazione, ergo, mi scuserete se apro con l'articolo 3, ma l'ho ripetuto talmente tante volte nelle pubbliche assemblee, che anche in questo articolo mi va di sottolineare in apertura, quali sono le competenze decisionali, che non possono essere attribuite, e quindi, le colpe delle decisioni regionali, scaricate sull'ente CIttà metropolitana di Milano

Legge Regionale 12 ottobre 2015, n. 32
Disposizioni per la valorizzazione del ruolo istituzionale della Città metropolitana di Milano e modifiche alla legge regionale 8 luglio 2015, n. 19 (Riforma del sistema delle autonomie della Regione e disposizioni per il riconoscimento della specificità dei Territori montani in attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 'Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di comuni')
(BURL n. 42, suppl. del 16 Ottobre 2015 )

Art. 1
(Ruolo della Città metropolitana di Milano e rapporti con la Regione)
1.  La Regione valorizza lo specifico ruolo istituzionale della Città metropolitana quale ente finalizzato al governo e allo sviluppo strategico del territorio metropolitano, alla pianificazione urbanistica e territoriale, alla promozione e gestione integrata di servizi, infrastrutture, reti di comunicazione e al coordinamento dei comuni che la compongono, in armonia con il principio di sussidiarietà.

Legge Regionale 17 novembre 2016, n. 28 Riorganizzazione del sistema lombardo di gestione e tutela delle aree regionali protette e delle altre forme di tutela presenti sul territorio

Una strana "piega" sta prendendo la questione "cava di Casorezzo/Busto Garolfo" a rischio discarica; non voglio entrare nei particolari o citare articoli e titoli di stampa che in toni allarmistici, parlano di rifiuti in arrivo da chissà dove; mi limito a riportare una legge Regionale, lasciando all'intelligenza e bontà di chi legge la facoltà di farsi un'idea di chi sono le competenze i merito a questa ipotesi.

Lasciando da parte la politica e le policy (a dire il vero, finora esistenti, con responsabilità in capo a chi ha la gestione dei Parchi, che, senza ergermi a loro avvocato, in umana comprensione, con la legge seguente, pare che abbiano anche "altro" a cui pensare, ovvero la "Mera sopravvivenza", anche se da ecologista, non posso chiedermi che senso ha la sopravvivenza di un Ente se non riesce a dar seguito ai motivi che l'hanno fondato, qua coglierete il riferimento ai testi del Pasquino sulla natura delle Istituzioni e delle Organizzazioni in carattere generale, ovvero, la "degenerazione" che porta non a dar seguito al motivo fondante e alla issione statutaria, quanto alla mera "riproducibilità e sopravvivenza"; ne trovate ampia argomentazione in "Modellli e tipi di partito, di Gianfranco Pasquino", vero testo/bibbia dei politologi.)

Etica o etichetta? una nuova consapevolezza alimentare.

Sono stato sollecitato e stuzzicato da un dibattio fasbucchiano a dire la mia su questo tema: il tema della consapevolezza alimentare.
pre,premessa avevo appena pubblicato sulla mia pagina pubblica di facebook questo articolo
SEMPRE PIù VERDE A TAVOLA, LA SCELTA VEGETARIANA DEI PREMI NOBEL
http://www.stoccolmaaroma.it/2017/la-scelta-vegetariana-dei-nobel/
Premessa, il tutto nasce da un articolo gravemente offensivo verso chi coraggiosamente compie la scelta vegan; da quell'articolo che paradossalmente attribuisce ai vegan le cause dell'accelerazione capitalista, verso monoculture etc, partendo dal folle assunto che i "vegani" si nutrano di avocado, anacardi e soja, quando da ecologista e ecoattivista, nonchè promotore da 15 anni di iniziative per la "consapevolezza alimentare" e per promuovere "stili di vita nel rispetto dell'ambiente e di tutti gli esseri viventi", ricordo bene che forse in una sola iniziativa, abbiamo consumato del Tofu, cioè un alimento a base di soja.
Un altro elemento per sgomberare subito il campo da equivoci e evidenziare la malafede dell'autore dello pseudoarticolo e che l'autore evidenzia, come la scelta Veg, e Vegan, sia ormai alla ribalta e vi siano anche personaggi di spicco che la promuovono;
va di ricordare che Tolstoj e tanti altri hanno promosso questa scelta, anche i maggiori atleti del secolo scorso.
Personalmente, quando mi chiedono:
"perchè dei vegetariano?" (o nei periodi Vegan, idem, "perchè sei Vegan?")
La strategia per la risposta è: "sarebbe troppo lungo da spiegare, in parte furono motivazioni etiche, motivazioni politiche e sociali, poi, ovviamente quelle della salute, visto che la reazione del corpo quando si eliminano i cibi animali è come per un fumatore quando smette di fumare, pare tutto nuovo e più funzionale".
La chiudo bruscamente qua, invitando, a brevi periodi di cambio di abitudini alimentari e passo oltre, al vero motivo che mi spinge a scrivere e dedicare spazio a questo tema.
Etica o etichetta?
Viviamo il periodo dell'etichetta, del "tacciare", definire e catalogare, senza conoscere, senza voler conoscere e come dall'articolo citato, senza capire o meglio, per denigrare e ridicolizzare;
nella discussione di facebook, non potevo evitare di chiedermi se al "potere" dia più fastidio la scelta di una alimentazione consapevole o la scelta di muoversi in bicicletta; possiamo tranquillamente aggiungere, tra i meccanismi di sussunzione, come dalla "economia del dono", ancestrale in molte società del passato o comunque, "nascoste", si banalizzi il tutto una economia "sharing", tradotta brutalmente in economia della condivisione, ma comunque "prezzata".

Benissimo, penso che su questi temi, di filosofia e di alimentazione potrei scriverne per ore e ore, ma preferisco, pensando alla mia "luminosissima" professoressa di Filosofia politica, salutarVi con una sua battuta e soprattutto sperando di averVi indotto a farvi domande e a non prendere mai nulla per buono o negativo a priori.

"Etica o etichetta?
e cos'è l'etichetta se non una piccola etica che si pone solo come strumento pregiudizievole?!"

G.R.R.
nota, articoli a cui si riferiscono le considerazioni
vita-di-un-vegano-non-etica/ articolo antivegan
a seguire due testi on line di risposta
http://www.medicinapiccoledosi.it/ambiente/perche-non-ce-nulla-etico-nella-vita-matteo-lenardon/
post scrittum, aprirei una riflessione anche sullo strapotere dell'algoritmo che decide cosa vedere e cosa no.
Perché non c’è nulla di etico in quell’articolo sui vegani
Chiedo venia per il papiro, scritto male causa giornata a base di frigne di mio figlio, ma c'è un articolo brutto che gira tra molti miei contatti, e sono un po' dispiaciuto nel vedere persone che ritengo brillanti cadere vittima in buona fede di un simile pozzo nero di disinformazione. Visto che ci si cade tutti prima o poi, no hard feelings e spero di far cosa gradita.
Riassumendo l'articolo per chi non lo avesse letto ( http://thevision.com/scienza/vita-d... ): su una nuvoletta di sarcasmo dopo l'altra l'autore prende la parte più scema dei vegans (eh, una conduttrice con l'aria da dumb blonde fa la vegana: vaghissimo sessismo implicito a parte se ne dovrebbe dedurre che tutti i vegani sono scemi come l'acqua, immagino? L'avvelenamento del pozzo dovrebbe essere ovvio fin da qui) fino a estrarre un ricettario vegan a casaccio -che diventa magicamente "ricettario-bibbia della comunità vegana italiana". Da qui si selezionano accuratamente dalle ricette quei vegetali che hanno contemporaneamente un eco hipster (quinoa, soia, anacardi, avocado, etc.) le cui pratiche di coltivazione sarebbero problematiche dal punto di vista ambientale e/o etico, per arrivare al prevedibile HAHA CHECKMATE VEGANI.
Io sono vegano circa quanto un gatto, e ho cenato con un bucket di pollo fritto da KFC solo 48 ore fa, ma questo non significa che bisogni buttare via l'onestà intellettuale. Spoiler alert: praticamente TUTTE le coltivazioni soffrono qua e là di problemi etici: senza scomodare paesi esotici, basti vedere il famigerato discorso raccoglitori di pomodori nel sud Italia. Però i pomodori non sono un cibo buffo da ricettario dei veggie bar da modella di Instagram, sono il condimento-base di pizza e pasta di generazioni di rudi e razionalissimi carnivori italiani, ergo l'autore si guarda bene dal citare la questione. Idem per cose banalissime come il riso ( cfr. https://www.economist.com/news/asia... per esempio) e mille altre coltivazioni. E, sì, non ho dubbi che la crescita nell'utilizzo e l'aumento di coltivazioni di avocado, mandorle e compagnia porti a problemi etici ed ecologici, come per *qualsiasi* pianta coltivata, non foss'altro perché hanno bisogno di acqua e terreno e il sistema economico e politico in vigore nel mondo fa sì che se la gente vuole gli avocado (o le banane, o i pomodori) a basso prezzo, allora fuck everything e si brasa tutto per avere quel prodotto. Una delle poche affermazioni ragionevoli dell'articolo è infatti che la vera alternativa etica, da questo punto di vista, è non mangiare nulla. Resta il problema che i vegan, che io sappia (o almeno i vegan ragionevoli) non millantano che il loro cibo sia etico *in assoluto*. Semmai, essendo quasi sempre antispecisti ritengono una scelta etica il non nutrirsi di carne di animali, all'incirca per lo stesso motivo per noi cui non-vegani non ci nutriamo di carne di bambini o di impiegati del catasto: li riteniamo soggetti etici che non è ammissibile sventrare e divorare, a prescindere dal resto. Possiamo pensare quel che vogliamo dell'antispecismo ma bisognerebbe perlomeno aver letto qualcosa al riguardo (a partire da "Practical Ethics" di Singer) prima di ridergli in faccia.
E quindi, la tragedia delle sgusciatrici di anacardi e le altre elencate sono tanto serie e interessanti quanto irrilevanti al problema. A meno di dati che mi dimostrino il contrario 1)sospetto che i vegani rappresentino una scarsissima minoranza dei consumatori di anacardi/avocado/mandorle 2)non sei obbligato a mangiare anacardi (e neanche quinoa o mandorle o avocado, e probabilmente neppure soia) per essere vegan e mantenere un'alimentazione equilibrata.

Quanto al discorso ambientale, se questo articolo volesse fare informazione non andrebbe a fare cherry-picking per darti informazioni parziali, come fa lamentando che se mangiassimo tutti soia invece di carne aumenterebbe la superficie arata. Andrebbe a cercare quali tipi di alimentazione sono ecologicamente più o meno sostenibili, e quoterebbe correttamente le sue fonti. Per esempio, lo studio del WWF che cita, con la sicurezza che nessuno va a leggersi l'abstract, scrive ( https://dspace.lib.cranfield.ac.uk/... ):
"A vegetarian diet (with dairy and eggs), a 66% reduction in livestock product consumption, and the adoption of technology to reduce nitrous oxide emissions from soils and methane from ruminants are measures that each have the potential to reduce direct supply chain emissions by 15-20%. Modifying consumption has a particularly important role to play and consumption measures offer opportunities for reductions that could be implemented in the near future. In addition, consumption measures align with other public policies, particularly health. A switch from red to white meat will reduce supply chain emissions by 9% but this would increase our reliance on imported soy meal substantially. Our analysis indicates that the effect of a reduction in livestock product consumption on arable land use (which is a critical component of the link with deforestation) will depend on how consumers compensate for lower intakes of meat, eggs and dairy products. A switch from beef and milk to highly refined livestock product analogues such as tofu and Quorn could actually increase the quantity of arable land needed to supply the UK. In contrast, a broad-based switch to plant based products through simply increasing the intake of cereals and vegetables is more sustainable. We estimate that a 50% reduction in livestock production consumption would release about 1.6 Mha of arable land (based on the yield of crops supplying the UK) used for livestock feed production. This would be offset by an increase of about 1.0 Mha in arable land needed for direct crop consumption (based on UK yields). In addition to the release of arable land, between 5 and 10 Mha of permanent grassland would be available for extensification, other uses, or re-wilding."
Quindi sì, se non sostituisci TUTTA la carne oggi consumata con del tofu (e non ne hai assolutamente bisogno) mangiare vegetariano/vegano è MEGLIO, dal punto di vista del rilascio di terre arabili.
Quanto alle emissioni di CO2, gran parte della letterature è concorde che una dieta ad altissimo contenuto vegetale sia quella piu sostenibile. Ci verrebbe di mezzo un po' di pesce, almeno secondo alcune fonti: peccato che il pesce abbia altri problemi ecologici. Cfr. http://ajcn.nutrition.org/content/8...
"Beef is the least efficient way to produce protein, less efficient than vegetables that are not recognized for their high protein content, such as green beans or carrots. The most climate-efficient way to consume protein is to eat a mixture of cereals, legumes, and fish caught in a fuel-efficient way (see Figure 1). Unfortunately, the fish stock is under severe threat with many stocks that are over- or fully exploited (17), leaving environmentally conscious consumers with mainly vegetarian alternatives."
In generale, l'impatto di una dieta contenente carne è quasi sempre peggiore di quello di una dieta vegetariana e vegana: http://ajcn.nutrition.org/content/8...
"Results show that, for the combined differential production of 11 food items for which consumption differs among vegetarians and nonvegetarians, the nonvegetarian diet required 2.9 times more water, 2.5 times more primary energy, 13 times more fertilizer, and 1.4 times more pesticides than did the vegetarian diet. The greatest contribution to the differences came from the consumption of beef in the diet.”
Si potrebbe andare avanti; la questione è complessa, per carità, e ci sono numerosi margini di discussione accademica (a partire dalle ricadute economiche, e da quelle nutrizionali sulle classi economicamente più deboli, ad esempio). Ma non è fare debunking scientifico che mi interessa. Sono altre due cosette che vorrei invece buttare sul piatto.
La prima è che bisognerebbe studiare bene (se già non è stato fatto) il disprezzo che certi segmenti esternano verso i vegani -disprezzo che serpeggia in gran parte tra segmenti del pubblico che spesso si piccano di essere "razionali"- e il virtue signalling in merito. Perculare vegani sembra una specie di badge per segnalare al prossimo di stare da una certa parte, dove "parte" è un frame ideologico dove la patina di razionalpositivismo non è che un paletto tribale intorno al quale raccogliersi.
La seconda è che questo articolo non è semplicemente difettoso o di parte. Questo è un hatchet job dove si isolano informazioni dal loro reale contesto per porle in una narrativa che cerca di rassicurarti che quelli che mangiano piante sono tutti hippies scemi e tu che mangi wurstel sei uno figo e razionale e intelligente. Ci sono molte discussioni sensate e molte cose che si potrebbero dire pro o contro l'essere vegani, ma questo articolo non serve a ciò. Non è informazione. È una roba brutta, una roba sbagliata, una roba preoccupante. Non è neanche propaganda: è fondamentalmente un modo per rafforzare il reciproco consenso lisciando una narrazione interna di pancia, patinandola male di dati e di rispettabilità. È una roba fatta esclusivamente per essere rimpallata, condivisa e creare una trincea ideologica al di là di qualunque volontà di analisi reale dei fatti. È peggio delle fake news, perché non c'è nulla di banalmente "fake", c'è un metodo Travaglio di distorsione ad arte fatta escludendo contesti e suggerendone altri per creare una narrazione ad arte da una serie di dati disgiunti. Non è diverso da più o meno sapienti distorsioni che si fanno su vaccini, trivelle, ogm, climate change e così via. Solo che, siccome questo specifico frame ideologico è condiviso da molte persone che sono (o vorrebbero essere) normalmente razionali e intelligenti, le frega facilmente. Perché tutti noi siamo esseri umani, e se vediamo una narrativa a noi perfettamente congeniale facciamo cadere rapidamente le difese cognitive che dovrebbero metterci sull'attenti.
È un meccanismo che esiste da sempre e che esisterà sempre, per carità, niente mala tempora currunt. Solo vi prego di tenere a mente l'onestà intellettuale, e di esigerla sopratutto quando qualcosa pare supportare la nostra visione del mondo. Ci facciamo tutti un favore, soia o roastbeef non importa.

venerdì 15 settembre 2017

EuroMobilityWeek un esperimento nel milanese. Est Ticino senza mezzi pubblici

l'ho scritto di getto su fb, era sabato 9 settembre 2017 (nel 2000 c'erano ancora delle corse serali dell'atm)
sabato sera ho fatto un esperimento; da Ossona sono andato a Cuggiono per sentire l'esibizione del Coro d'Altrocanto in Villa Annoni. A piedi, sotto la pioggia, con un ombrello e via;
dopo tutto la distanza è di circa 6 km e tra i residenti di Ossona, Inveruno e Cuggiono, confidavo che qualcuno si sarebbe fermato a darmi un passaggio. cosi è stato, non sono arrivato nemmeno alla rotonda di Furato (1,5 km) e una coppia di conoscenti si son fermati per darmi un passaggio; è stata anche una piacevole occasione per scambiare due chiacchiere dopo anni. é stato un piccolo esperimento, e una testimonianza;
esperimento sulla "fiducia" nel prossimo; trovare un passaggio di sera sotto la pioggia non è cosi scontato;
testimonianza che, nell'industrializzato, sviluppato, etc, etc nella regione di 10 milioni di abitanti, a 20 km circa dalla metropoli europea #MILANO se non hai una macchina, praticamente si è costretti a un coprifuoco dopo le 20; i mezzi pubblici non esistono e niente, qualcuno, pare, parli di spendere i soldi dei lombardi per fare una autostrada in un parco, con un sito dell'UNESCO, mentre in #lombardia i ponti crollano per assenza di manutenzione e.. i mezzi pubblici erano più "comodi" nel 1950.
Ricordo che ormai 13 anni fa, proposi in una pubblica assemblea, il servizio di radiotaxipubblico come a Milano, come nei paesini sperduti dell'Irlanda, e come in quasi tutta Europa; ricordando che in Finlandia i bus sono gratuiti; ricordando che il 70% della spesa del trasporto pubblico, è coperto dalla fiscalità generale, e eliminando i (dis)servizi di controlleria e biglietteria, si ha una significativa riduzione dei costi.
Penso che qualcosa in lombardia non va, penso che da questo dobbiamo ripartire:
dalla bontà dei lombardi
e dalla voglia di servizi europei e di diritti europei
#psicogeografia #verdi
#derisione #gambadelegn #movibus #trenord #atm



due considerazioni alla serata sui viaggi in bicicletta, tra solidarietà e un video da piazza del Duomo di Milano per narrare un esempio positivo di policy a favore della mobilità sostenibile


giovedì 14 settembre 2017

I verdi in italia, perche non decolliamo a livelli europei? Ossona. mobbing e violenze

Prendendo spunto dal dibattito avviato sul portale web nazionale dei Verdi, sul perchè in Italia non arriviamo su tutto il territorio a risultati come in Germania, Austria, Olanda, Francia, Grecia e vari;
un "vecchio verde" che ora ci guarda da sopra le nuvole, l'aveva sintetizzata con "Hai presente la criminalità in Italia; in Germania e altrove non è cosi presente".
Non si può non citare la disinformazione e delegittimazione operata da certi media, con la creazione di notizie false e tendenziose, volte a minare la credibilità degli ecologisti.
Questione certamente significativa, senz'altro anche l'assenza di una visione olistica e il ruolo controproducente svolto da alcune associazioni ambientaliste e pseudotali, che sussumevano il pensiero verde per banalizzarlo e declinarlo in facile consenso elettorale, ma pressochè un nulla in merito alla sedimentazione culturale.
Penso sia importante, per me, per Ossona, per Milano, per la Lombardia, per l'Italia tutta, condividere i gravosi episodi di cui sono stato vittima e per fortuna son riuscito a documentare in maniera egregia, poi ve ne sono stati altri, che richiederebbero una narrazione a parte, e se volete, interni al centrosinistra, o meglio, a quelle forze che vorrebbero egemonizzare il centrosinistra, come alcuni, ordini professionali che sono emersi alla ribalta politica in pochissimo tempo e che prima avevano come riferimento politico i partiti della destra.



martedì 12 settembre 2017

Il ruolo dei Verdi e dell'Ecologismo nel rilancio dell'Italia e di un Europa dei Popoli

per un Europa delle comunità e dei popoli che dialogano 
e non delle banche e dei poteri che opprimono   A.Langer

L'8 settembre, Paolo Galletti ha proposto sul sito della Federazione dei Verdi, uno spunto di analisi e riflessione per dare avvio a un dibattito sul ruolo e sul "perchè" dei Verdi e dell'ecologismo in Italia.
Mi pare opportuno rilanciarlo anche da questo blog, a seguire le mie brevissime "pre-considerazioni"

Finché un vegetariano non sarà naturalmente biologico ed un biologico non si sentirà parte di una sola razza umana non sarà possibile un movimento verde forte anche in Italia.

L’ecologismo italiano è un gigante culturale ma un nano politico?
No. Oggi la cultura ecologista è implosa, è stata smembrata in elementi sparsi,non collegati, utilizzabili per scopi particolari riduzionisti o integralisti. E’ venuta meno la visione olistica che caratterizzò negli anni ottanta le Università Verdi e che ispirò il referendum contro i pesticidi, mettendo in relazione agricolturaalimentazionesalute.

sabato 9 settembre 2017

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI Accompagnando Vittorio. Pedalatalonga da Rho a Strasburgo

Questa mattina ho avuto il piacere e onore di accompagnare per un piccolo tratto Vittorio, nella sua epica impresa; al link trovate altre informazioni sulla PedalataLonga da Rho a Strasburgo per i diritti umani.
Mi pare opportuno, nello spirito dell'impresa, ridare pubblicazione della dichiarazione universale dei Diritti Umani.
La presentazione di Vittorio
brevissima intervista "pedalante"
Il 10 dicembre 1948, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, il cui testo completo è stampato nelle pagine seguenti. Dopo questa solenne deliberazione, l'Assemblea delle Nazioni Unite diede istruzioni al Segretario Generale di provvedere a diffondere ampiamente questa Dichiarazione e, a tal fine, di pubblicarne e distribuirne il testo non soltanto nelle cinque lingue ufficiali dell'Organizzazione internazionale, ma anche in quante altre lingue fosse possibile usando ogni mezzo a sua disposizione. Il testo ufficiale della Dichiarazione è disponibile nelle lingue ufficiali delle Nazioni Unite, cioè cinese, francese, inglese, russo e spagnolo.

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI

Preambolo

Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;

giovedì 7 settembre 2017

Milano. Al Comandante Visone. Intitolazione della piazza nel quartiere di Cascina Merlata a Giovanni Pesce

Intitolazione della piazza nel quartiere di Cascina Merlata a Giovanni Pesce
Venerdì 8 settembre alle ore 18,00 si svolgerà nel quartiere Cascina Merlata la cerimonia di intitolazione della piazza a Giovanni Pesce, comandante partigiano, Medaglia d'oro al Valor Militare, esponente autorevole del Comitato nazionale dell’ANPI sin dalla sua costituzione. 
L'intitolazione è stata decisa dalla Amministrazione Comunale di Milano, su proposta avanzata dall'ANPI Provinciale di Milano. 



Riprende con slancio la campagna “Ero straniero – L’umanità che fa bene”

Ricevo e volentieri do pubblicazione; soprattutto alla luce delle ambiguità delle ACLI di Ossona e al fatto che in comune a Ossona non si può firmare e han fatto lo scherzetto di non mettermi tra gli "Autenticatori".
(ridiamo per non piangere della loro miseria umana) link articolo. ero-straniero-lumanita-che-fa-bene.html

Riprende con slancio la campagna “Ero straniero – L’umanità che fa bene”

Dopo la pausa estiva riprendono le attività del coordinamento Est Ticino della campagna “Ero straniero – L’umanità che fa bene”.

Come è noto, in questi ultimi anni il fenomeno dell’arrivo nel nostro paese di migranti e di rifugiati provenienti da varie parti del mondo è diventato di grande rilevanza sociale e l’intera società si interroga su come affrontarlo.

Purtroppo, a nostro giudizio anche a causa di una visione semplicistica e distorta portata avanti incessantemente da molti dei mezzi di comunicazione di massa, in buona parte della popolazione si stanno sviluppando sentimenti di insofferenza e in qualche caso persino di odio.

La campagna nazionale “Ero Straniero – L’umanità che fa bene” vorrebbe provare a cambiare il racconto, approfondendo il tema, cercando di comprenderlo e di affrontarlo come un’opportunità positiva, puntando su accoglienza, lavoro e inclusione, per vincere davvero la sfida dell’immigrazione.

Un’ottima occasione di approfondimento sarà la serata organizzata a Corbetta per giovedì 15 settembre alle ore 21 presso la Sala don SACCHI, P.zza Canonica 5; relatori saranno Laura De Carlo, consulente legale Casa della Carità e Alberto Fossati, docente di Diritto Pubblico Università Cattolica di Milano (si allega locandina).

La campagna propone inoltre la raccolta firme per un progetto di legge di iniziativa popolare finalizzato a cambiare la normativa vigente sui flussi migratori.

A livello locale, grazie ai banchetti organizzati a Sedriano, Inveruno, Magenta, Cornaredo e Ossona sono state già raccolte circa 300 firme e numerosi sono i banchetti già programmati per i prossimi giorni:
  • domenica 10/9, in occasione della festa di MURI "Mondi in tavola" (dalle ore 12,30 alle 17,30, presso il Refettorio di comunità di Non di solo pane, Via Moncenisio 29 a Magenta)
  • sabato 16/9, in occasione di SolidarItalia, cena di solidarietà quest’anno dedicata ai bambini siriani profughi in Turchia (dalle ore 19,30 alle ore 22,30, presso Oratorio “S. Luigi” – Via S. Remigio, Sedriano)
  • sabato 16/9 in piazza 1° Maggio e domenica 17/9 in Piazza del Popolo a Corbetta
  • inoltre possibile firmare presso gli uffici comunali dei comuni di: Bareggio, Corbetta, Magenta, S. Stefano,
Sedriano, Settimo Milanese, Vittuone.

Altre iniziative sono in corso di programmazione in tutti i paesi dell’Est Ticino.

Ad oggi i gruppi aderenti sono:

  • ACLI
  • Comitato intercomunale per la Pace
  • ANPI
  • Verdi del Ticino, Cambiamo Ossona/VERDI, Verdi Regionali
  • PD Corbetta
  • Scuola senza frontiere di Corbetta
  • Ecoistituto della Valle del Ticino
  • SPI CGIL Cornaredo
  • Sinistra Italiana Ovest Milano
  • Sinistra di Sedriano
  • Le Rose di Gertrude, Magenta
  • PRC Magenta
  • PD Magenta
  • CGIL Abbiategrasso
  • Ciridì – Teatri in movimento, Magenta
  • MURI – Mischia Unisci Radici e Identità, Magenta

Chi volesse aderire al coordinamento può scrivere all’indirizzo mail erostranieroestticino@gmail.com.


A seguire il video del Convegno proposto e organizzato dai Verdi della Lombardia
Interventi del Delegato dell'Arcivescovo di Milano e di altre importanti personalità.

Intevento di Gilberto Rossi

martedì 5 settembre 2017

Ero Straniero, l'umanità che fa bene. proposta di legge di iniziativa popolare

Ad Ossona un gravissimo episodio antidemocratico; non si sta permettendo ai cittadini di firmare.
A prescindere dalla proposta è un fatto gravissimo.
Al link sotto il mio video di denuncia a nome dei Verdi del Ticino; aggiungo che da referente dei Verdi di zona per questo tema, è "allucinante" per non dire "demenziale" che il (poco) responsabile delle ACLI di Ossona, non abbia inserito il mio nome tra gli autenticatori, visto che sono anche Consigliere Comunale e questa mia disponibilità, era stata comunicata circa un mese fa.
ecologisticivici.lombardia/videos
Per saperne di più sulla proposta di legge di iniziativa popolare, vi rimando all'articolo del quotidiano Avvenire del 12 aprile 2017 (abbiamo aspettato, come Verdi, per fare tutto insieme, e poi, capitano le vicende sopra descritte e pare francamente troppo)
Integrazione fa rima con occupazione. E così è dal lavoro che si può partire per una nuova politica sulle migrazioni. Parte da questo concetto la legge di iniziativa popolare, presentata oggi al Senato nell’ambito della campagna Ero straniero-L'umanità che fa bene, per cambiare le politiche sull'immigrazione in Italia e la narrazione mediatica. Una proposta di legge che sarà depositata domani in Cassazione, per cui da oggi si iniziano a raccogliere le firme. Obiettivo: per superare la legge Bossi-Fini, evitare situazioni di irregolarità e puntare su accoglienza, lavoro e inclusione. Tra i promotori un fronte vasto e trasversale della società civile che lavora sul campo, uniti da un obiettivo comune: governare i flussi migratori in modo efficace trasformandoli in opportunità per il Paese: Radicali Italiani, Fondazione Casa della Carità Angelo Abriani, Acli, Arci, Asgi, Centro Astalli, Cnca, A buon diritto, numerose parrocchie, associazioni, 60 sindaci italiani e ogni giorno l'elenco si allarga sempre di più. Ha anche il sostegno di Caritas italiana, Migrantes e Comunità di Sant’Egidio.
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/parte-la-campagna-ero-straniero-l-umanita-che-fa-bene

A che punto siamo?
Vi invito alla visione di questo breve video dove Cosimo Palazzo Direttore Area Emergenze Sociali, Diritti e Inclusione –Direzione Politiche Sociali - comune di milano espone l'operato del comune di MIlano.
Seminario Europa le policy per i rifugiati. Cosimo Palazzo


Per approfondire il tema, vi rimando al video del convegno organizzato dai Verdi della Lombardia
(convegno visto da 1500 persone nel corso della diretta Facebook)
VIDEO Convegno: immigrazione: problema o risorsa? 10 6 2017

Il mio intervento nel corso del convegno
VIDEO dal convegno Immigrazione: problema o risorsa? G.R. Verdi

Fermiamo la caccia. La Lettera di A.Bonelli al Ministro Galletti

dal sito dei Verdi
E’ un silenzio angosciante. Quello del ministro dell’Ambiente Galletti che non risponde alle richieste dei Verdi e delle maggiori associazioni ambientaliste che hanno chiesto lo stop dell’attività venatoria ai sensi dell’art.8 comma 4 legge 5 giugno 2003 n.131 e del secondo comma dell’art.120 della Costituzione.
Ad oggi, secondo i dati del sistema Copernicus che monitora gli incendi in Europa, siamo arrivati a quasi 127 mila ettari distrutti dal fuoco che hanno portato alla morte di oltre 50 milioni di animali. Il fuoco ha distrutto aree naturali, alterato e compromesso la catena alimentare di molte specie che non troveranno più cibo con cui alimentarsi.
Di fronte a questa tragedia ecologica il ministro dell’Ambiente, che ha il potere di intervenire, rimane in silenzio consentendo che si possa sparare in queste condizioni alla fauna e l’avifauna che sono stremati dagli incendi, dalla siccità e alla ricerca di cibo. Il silenzio del ministro è ancor più angosciante se pensiamo che proprio l’organismo tecnico scientifico del ministero dell’Ambiente, l’Ispra, ha chiesto la sospensione della caccia.
Le Regioni non hanno considerato il parere dell’Ispra – spiega l’ecologista – e hanno autorizzato addirittura le pre-aperture: gli animali non contano nulla perché anche di fronte a questa tragedia contano gli interessi degli armieri e i voti dei cacciatori.
Chiedo al ministro dell’Ambiente di uscire dal suo silenzio e di rispondere perché non si dimentichi che lui è il ministro dell’Ambiente non della Caccia.
http://verdi.it/sulla-caccia-il-silenzio-angosciante-di-galletti/