mercoledì 2 dicembre 2020

di Comunicazione, organizzazione, politica e democrazia. 2 12 2020

Ieri sera, avanzavo una considerazione dopo aver visto un documentario e riletto alcuni documenti per un consiglio comunale.

Oggi, la notizia della "dipartita" poi smentita della Senatrice Partigiana Menapace, e come sia stata divulgata e recuperata la notizie, ci impone una riflessione, che provo a sintetizzare a fine articolo.

Echelon è storia. Ha indagato, anche il parlamento europeo; ci han fatto pure un film. Poi, ci saranno le declinazioni "locali".

Dati sensibili dell'amministrazione italiana, non in possesso di autorità italiane, ma di società private.
I leghisti se non ci fossero andrebbero inventati! Qua concentrati sul dito, mentre la luna scorre alta.
Un sito che è l'archivio, che decide chi è e chi non è. Nel mare magnum del web supera e oscura la banca dati pubblica del Senato della Repubblica, del Ministero dell'interno, della Camera dei Deputati, delle Regioni.
Un sito privato.
Le reti di telefonia sono private e straniere.
Per questo il primo atto del governo Conte 2, per salvaguardare la Sicurezza Nazionale italiana aveva fermato i contratti di telefonia/infrastrutture sul 5g.
Perché mettere degli incapaci, inesperti e senza etica e impulsivi era più facile governarli, basti ricordare conferenza stampa in discoteca sulla spiaggia.
Il blocco che da oltre un anno subisce il sito ecologisti del ticino.
Ma questo è già altro.
Quindi, i dati italiani, di spesa, di identità, sono in mano e in ambito divulgativo, a un sito privato, con dipendenti/collaboratori che hanno gravi precedenti e pericolose frequentazioni con potenze straniere, che nel tempo libero sono dediti alla disinformazione e all'estrema destra con strategie "simili" a Steve Bannon.
Secondo chi scrive, la leghista della mozione non dovrebbe aver presente il quadro completo, ma non c'è nulla da escludere.
Buon lavoro.
Viva l'Italia, viva la Repubblica,
viva la democrazia.
Evviva la Resistenza antifascista.
Evviva l'Italia Libera.
Evviva l'Europa dei Popoli

da wiki

Le origini[modifica | modifica wikitesto]

La commissione temporanea del Parlamento europeo descrive il sistema Echelon con queste parole:[6]

(EN)

«It seems likely, in view of the evidence and the consistent pattern of statements from a very wide range of individuals and organisations, including American sources, that its name is in fact ECHELON, although this is a relatively minor detail.»

(IT)

«Sembra probabile, viste le prove e le numerose dichiarazioni di molte persone e organizzazioni, tra cui anche le fonti degli Stati Uniti, che il suo nome sia, effettivamente, ECHELON, anche se questo è un dettaglio relativamente meno importante.»

(On the existence of a global system for the interception of private and commercial communications)

L'ex dipendente della NSA Margaret Newsham ha sostenuto di aver lavorato alla configurazione e all'installazione di software che costituisce il sistema ECHELON mentre lavorava alla Lockheed Martin, dal 1974 al 1984 a Sunnyvale in California e a Menwith Hill in Inghilterra.[7] In quel periodo, secondo Newsham, il nome in codice Echelon era anche il nome della rete dei computer della NSA. Lockheed lo chiamò P415. I software del programma erano chiamati Silkworth e SIRE. Un satellite chiamato Vortex serviva per intercettare le informazioni. Un'immagine, disponibile su internet, estrapolata da un lavoro di descrizione, mostra "Echelon" elencato insieme a molti altri nomi in codice.[8]

Creazione della struttura[modifica | modifica wikitesto]

L'infrastruttura satellitare è stata insediata all'inizio degli anni sessanta (nel periodo della guerra fredda) con la messa in orbita di un gran numero di satelliti spia, ognuno dei quali prese il nome di una differente generazione tecnologica corrispondente a una cosiddetta costellazione: ne sono alcuni esempi FerretCanyonRhyolite e Aquacade Ocelot.

Responsabile di questi progetti è stata la National Security Agency (NSA), la principale agenzia di spionaggio statunitense che agiva in collaborazione con la CIA e il supersegreto National Reconnaissance Office (NRO).

Dopo il tramonto della guerra fredda, negli anni novanta sono stati approntati dei sistemi tecnologicamente più evoluti, ovvero i satelliti spia di classe TrumpetLacrosseKH11Mercury e Mentor.

I centri elaborazione dati terrestri si trovano a Menwith Hill (Gran Bretagna), a Pine Gap (Australia) e presso la Misawa Air Base (HonshūGiappone). Il controllo esecutivo degli insediamenti è gestito dagli Stati Uniti. A questi siti va aggiunta l'Isola di Ascensione (isola situata nell'Oceano Atlantico), che rappresenta (o rappresentava) una base strategica non citata tra i siti ufficiali del progetto Echelon.[9]

Funzionamento[modifica | modifica wikitesto]

Echelon utilizza le intercettazioni dei cavi sottomarini del genere Aquacade e Magnum per controllare tramite i suoi più importanti centri di invio le trasmissioni di Internet, in particolare lo smistamento di messaggi e-mail.

Data l'enorme mole di dati sorvegliata, impossibile da analizzare da parte di esseri umani, per intercettare i messaggi "sospetti" (inviati via e-mail, telefonofax ecc.) viene utilizzato un sistema basato sull'identificazione di parole chiave e loro varianti, in grado anche di rintracciare l'impronta vocale di un individuo.

Non si sa molto su come funzioni il meccanismo e di quali coperture goda: quello che è certo è che nel 1997, in seguito al processo di due ragazze pacifiste, in alcuni documenti e testimonianze, la British Telecom ha fatto sapere che tre linee a fibre ottiche (con la capacità di centomila chiamate simultanee ciascuna), passavano per il nodo di Menwith Hill. La vicenda ha fatto capire che non si può amministrare una società di telecomunicazioni senza far parte del tavolo di Echelon. Gli accordi telefonici Echelon sono blindati, obbligano le compagnie telefoniche occidentali ad assegnare la sicurezza delle aziende a uomini del controspionaggio. In Italia, per esempio, Marco Bernardini, testimone chiave dell'inchiesta sui dossier illegali raccolti dalla Security Pirelli-Telecom, effettuò intercettazioni per conto di Echelon sull'Autorità Antitrust ed ebbe accesso ai dati di Vodafone e Wind.[10]

Su Echelon sono state sollevate, negli anni, numerose interpellanze al Parlamento europeo, il quale ha aperto nel 2001 una commissione temporanea sul caso.[5] Sempre il Parlamento europeo, alla vigilia degli attentati alle torri gemelle, deliberò una serie di contromisure per contrastare Echelon.[11]

In passato si è sospettato che il sistema possa essere stato utilizzato anche per scopi illeciti, come lo spionaggio industriale, a favore delle nazioni che lo controllano, a discapito delle aziende di altri Paesi, anche se a loro volta aderenti alla NATO.

Capacità operative[modifica | modifica wikitesto]

Il sistema era in grado di intercettare diversi tipi di comunicazioni, a seconda del mezzo utilizzato (ad esempio via radio, via satellite, via microonde, via onde radio o fibra ottica).[6] Durante la seconda guerra mondiale e fino agli anni '50 le onde radio ad alta frequenza (HF) venivano spesso utilizzate per comunicazioni militari e diplomatiche,[12] e potevano essere intercettate a grandi distanze.[6] La crescita di comunicazioni satellitari attraverso l'utilizzo di satelliti geostazionari degli anni '60 diede un'ulteriore possibilità di intercettare le comunicazioni. Sempre il Parlamento europeo nel 2001 dichiarò:

«Se gli stati aderenti all'UKUSA operano stazioni di ascolto in regioni di rilievo della terra, in via di principio possono intercettare tutte le telefonate, i fax e il traffico dati trasmessi attraverso questi satelliti»

([6])

Echelon in Italia[modifica | modifica wikitesto]

In Italia la notizia dell'esistenza della rete di monitoraggio globale Echelon è stata oggetto di un'inchiesta del giornalista Claudio Gatti pubblicata sul nr.12 del settimanale economico IL MONDO del 20 marzo 1998. Quarantadue giorni dopo, il Capo del Governo Romano Prodi ha risposto in Parlamento ad una interrogazione dell'onorevole Domenico Carratelli del Partito Popolare Italiano sostenendo che il Governo italiano non era a conoscenza dell'esistenza di tale sistema di intercettazione (Camera dei Deputati seduta nr. 346 del 24 aprile 1998).

Non è stato mai confermato un coinvolgimento in Echelon della base USA di Gioia del Colle, nota per le vicende legate alla cosiddetta strage di Ustica.

Panorama dell'impianto di Echelon a Menwith Hill nel 2005.

Recentemente si è accertato il coinvolgimento della base USAF, in collaborazione con la CIA, a San Vito dei Normanni presso Brindisi, non più operativa dal 1994.[13][14] Nella zona era visibile fino alla fine degli anni novanta la struttura dell'antenna Wullenweber installata, un'antenna di tipo AN/FLR-9, in gergo "gabbia degli elefanti", del tutto simile a quella presente presso la base navale di Rota, in Spagna[15]. La base di San Vito era diventata operativa durante la prima metà degli anni sessanta, con un raggio utile di intercettazione delle comunicazioni radio di 2.400 km. Dieci anni dopo la chiusura della base brindisina, nel 2004, è stata chiusa la base tedesca di Bad Aibling.[16]




L'informazione al tempo dei big data, che non sono neutri. Da ieri pomeriggio sappiamo di un ricovero. Le agenzie stampa pubblicano la notizia alle 10 questa mattina.
Alle 14 arriva una tragica notizia, che per fortuna alle 15 si rivela non vera. Nel frattempo, il flusso di dati è comunicazioni è partito, più rapido delle agenzie, visto il ritardo di ieri di 16 ore.

Se foste un servizio di intelligence ora stareste analizzando il flusso di quei dati.
Primo passo, secondo passo, creeereste delle bolle comunicative per capire i livelli relazionali.
Qualsiasi forza politica, deve per forza fare i conti su questa distopia contemporanea.

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