lunedì 15 marzo 2021

Proposte programmatiche a favore delle realtà VERDI della Lombardia. Acqua e suolo.

Proposte programmatiche a favore delle realtà VERDI della Lombardia.  
da:  Mozione 3 di Gilberto Rossi  Portavoce Verdi del Ticino 

 qui una riflessione sull' acqua.

1. Regione Lombardia, deve farsi sentire e prendere posizione per la tutela del Fiume Ticino e del livello minimo delle acque, con la Confederazione Elvetica; un problema che ciclicamente si ripete ogni anno più volte.
2. Basta deroghe agli scarichi nei fiumi, nei canali. Si deve fare un censimento a tutti i livelli, degli scarichi nei corsi d'acqua. Ridare centralità alle commissioni ambientali Regionali, Metropolitane e provinciali, Comunali e dei consorzi sovracomunali, sia per i parchi locali e per i parchi regionali.
3. Riprendere lo spirito fondativo dei Parchi Lombardi, in paritcolare del primo parco regionale FLUVIALE: il parco del Ticino, e studiare una riorganizzazione delle aree protette, in ottica bioregionalista, attibuendo la centralistà alle caratteristiche geografiche; esempio, il Parco della valle fluviale del Fiume Ticino è l'esempio compiuto, in parte, poi, abbiamo l'esempio per l'Olona, "attraversato" da più PLIS parchi locali di interesse sovracomunale.
4. un sistema di monitoraggio della qualità dele acque, indipendente e a rotazione per evitare i tristi precedenti che tutti conosciamo. (ARPA si è dimostrata una buona intuizione ma non sufficiente al fine delle verifiche e delle sanzioni)
 
parliamo di Suolo e territorio
1. Consumo di suolo zero. Questo è l'incipit che ci muove, come Verdi. Ma non è tutto oro quel che luccica: abbiamo visto vari recuperi di aree dismesse che potevano venir rinaturalizzate e bonificate, trovare invece forme speculative. 
una parentesi, meritano gli scali ferroviari milanesi, avrete notato chwe non hop scritto ex scali, ma scali, appunto, perchè, dal progetto Verde di Circle Line urbana ferroviaria, e di hub per le ferrovie lombarde, si è risolto, se non riusciremo a fermarli, in un progetto fortemente speculativo e con palazzine e cemento, a fronte di poco spazio verde, al posto dei binari che, è evidente, non erano certo dei palazzi di 10 piani (e dovremmo aggiungere il discorso sulla gentirfication)
2. Aree industriali dismesse. Imporre il consumo di suolo zero, come paletto per alleanze politiche e progettuali coi Verdi, andando a proporre una legge, a livello nazionale, regionale e a livello comunale, agire con un Regolamento Edilizio, nei margini concessi dalla legge regionale lombarda n.12 del 2005, dove si imponga la bonifica e il ripristino ambientale a fine vita delle strutture, in sintesi, una sorta di TFR degli immobili industriali, cioè un piano di accantonamento di liquidità delle aziende per il ripristino ambientale in caso di dismissione dell'impianto. (Esiste già in Germania una legge cosi voluta dai verdi e approvata dal Bundestag (parlamento federale tedesco).
3. Valorizzare lo strumento delle CONFERENZE DEI SERVIZI, con maggiore trasparenza, includendo nella partecipazione, non solo a livello consultivo ma anche decisionale degli enti parco, e degli enti sovracomunali.
4. Nella progettazione territoriale non si può scindere anche la distribuzione delle infrastrutture per la mobilità. 
4a. No alla tangenziale nel parco del ticino, no alla variante di Pontenuvo (magenta), no a circonvallazioni di paesi dove si possono trovare altre soluzioni per il traffico.
4b. si alla promozione del trasporto pubblico locale. potenziamento della rete ferroviaria dove sono presenti solo un binario; es, la Milano Mortara. 
4c. no al terzo e quarto binario da Rho a Parabiago, perchè non sono necessari, e per i pendolari basterebbe aggiungere, o meglio, ripristinare le carrozze tolte; cioè 9 carrozze, e non 5.
4d. INTERMODALITà mettendo a sistema le linee ferroviarie suburbane con la rete dei trasporti stradali bus. Esempio, potenziare e istituire autobus, anche a chiamata, in direzione delle stazioni suburbane.

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