lunedì 6 marzo 2023

Appello dei pediatri contro l’inquinamento dell’aria.

da Genitori antismog

 Alcune tra le maggiori associazioni di pediatria hanno scritto ieri ai Sindaci italiani chiedendo loro di mettere in atto azioni incisive per ridurre o rimuovere il danno prodotto alla salute dei bambini dagli insostenibili livelli di inquinamento atmosferico.

 

Le evidenze scientifiche in merito sono chiare e rendono ineludibile - a rischio di gravi responsabilità a carico di chi amministra - la richiesta dei pediatri di adottare nelle città italiane, come è già accaduto in molte città d’Europa, misure che promuovano i comportamenti individuali sostenibili disincentivando quelli dannosi per la salute e il bene pubblico, l’attivazione di limiti alla circolazione dei veicoli inquinanti (ZTL), la pedonalizzazione e/o la creazione di zone a bassa velocità 20 Km/h in prossimità degli isolati degli edifici scolastici, città a 30 km/h, la creazione di percorsi ciclabili e lo sviluppo di spazi verdi nelle aree urbane.

 

“L’esposizione precoce all’inquinamento atmosferico è collegata a esiti negativi durante la vita fetale e alla nascita, all’aumento della mortalità infantile, a disturbi dello sviluppo neurologico, all’obesità infantile, alla compromissione della funzione polmonare, all’asma e all’otite media” e - scrivono i pediatri - “rileva un possibile impatto sulla salute anche in età adulta e, addirittura, transgenerazionale”.



Egr. Dott. Antonio Decaro, presidente Anci,

Gentili Sindaci


Appello dei medici pediatri contro l’inquinamento dell’aria


MILANO, 01/03/2023 - L’inquinamento atmosferico rappresenta la più importante minaccia

ambientale per la salute pubblica. Molti dei componenti o fattori in gioco nell’inquinamento

atmosferico sono responsabili anche del cambiamento climatico, che a sua volta ha un

impatto sulla salute della popolazione e causa numerosi effetti avversi (1). I costi sociali

dell’inquinamento atmosferico sono di conseguenza altissimi, come mostrano i dati

presentati nell’ultimo rapporto dell’European Public Health Alliance (EPHA) su 432 città

europee in 30 Paesi. Comprendono anche le spese sanitarie dirette legate, ad esempio, alla

ridotta aspettativa di vita. Nel 2018 i costi quantificati nel rapporto erano più di 166 miliardi

di euro; in media ogni abitante di una città europea ha subito una perdita di benessere di

oltre 1.250 euro all’anno, che equivale al 3,9% del reddito delle città (2).

Per quanto riguarda la salute, la popolazione in età pediatrica risulta essere maggiormente

suscettibile agli effetti legati all’esposizione a inquinanti atmosferici, a causa di una

combinazione di fattori biologici, comportamentali e ambientali. I bambini sono

particolarmente vulnerabili durante lo sviluppo fetale e nei loro primi anni, quando i loro

organi, i polmoni e il sistema nervoso centrale sono ancora in fase di maturazione. Inoltre,

possono passare molto tempo all’aperto, con lunghi periodi di esposizione agli inquinanti.

L’evidenza scientifica degli effetti negativi dell’inquinamento atmosferico sulla salute

dei bambini è chiara e convincente, e rileva un possibile impatto sulla salute anche in età

adulta e, addirittura, transgenerazionale (3).

I risultati delle revisioni (4) confermano che il feto e il bambino in via di sviluppo sono

particolarmente vulnerabili. L’esposizione precoce all’inquinamento atmosferico è

collegata a esiti negativi durante la vita fetale e alla nascita, all’aumento della mortalità

infantile, a disturbi dello sviluppo neurologico, all’obesità infantile, alla


compromissione della funzione polmonare, all’asma e all’otite media. Le prove

scientifiche sono quindi già sufficienti per adottare da subito misure chiare e concrete per

ridurre l’esposizione all’inquinamento atmosferico della popolazione.


Cosa chiediamo

Le nostre associazioni – Associazione Culturale Pediatri (ACP), Società Italiana Pediatria

(SIP), Società Italiana Nutrizione Pediatrica (SINUPE), assieme a Pensiero Scientifico

Editore e Think2it – già da tempo impegnate nella diffusione di conoscenza su questo tema,

chiedono ai Comuni italiani di mettere in atto azioni che possano ridurre o rimuovere il

danno. Recenti documenti (5) e (6) forniscono evidenze sugli interventi risultati più efficaci

per migliorare la qualità dell’aria outdoor e per ridurre l’esposizione all’inquinamento

atmosferico, anche a livello individuale (una sintesi delle principali conclusioni di questi

due documenti è riportata qui).

Si tratta di promuovere comportamentali individuali sostenibili da parte della popolazione,

tramite interventi della politica sulle infrastrutture: adozione di limiti alla circolazione dei

veicoli inquinanti nelle città (ZTL), pedonalizzazione o creazione di zone a bassa velocità

20 Km/h in prossimità degli isolati degli edifici scolastici, città a 30 km/h, creazione di

percorsi ciclabili, sviluppo di spazi verdi nelle aree urbane, alla luce delle esperienze

pregresse e dei risultati raggiunti in Europa e nel mondo, secondo i dati scientifici a nostra

disposizione, come indicato nell’allegato “Suggerimenti d’intervento”.

Nell’avanzare questa richiesta, confermiamo la nostra disponibilità a diffondere le evidenze

disponibili su questo tema cruciale per il benessere della nostra società, sia localmente che

a livello nazionale.

REFERENZE 1. World Health Organization. WHO Global Strategy on Health, Environment and Climate

Change. The transformation needed to improve lives and wellbeing sustainably through healthy

environments. Geneva 2020 (A72/15) (https:/ www.who.int/phe/publications/global-strategy/en/) 2. CE Delft

for the European Public Health Alliance (EPHA). Health costs of air pollution in European cities and the


linkage with transport. 2020 (https:/epha.org/wp-content/uploads/2020/10/final-health-costs-of-air-pollution-

ineuropean-cities-and-the- linkage-with-transport.pdf) 3. World Health Organization. Air pollution and child


health: prescribing clean air. Geneva 2018 (WHO/CED/PHE/18.01)

(https:/www.who.int/publications/i/item/air-pollution-and-child-health) 4. Progetto CCM 2017 “Coorti di

nuovi nati, esposizioni ambientali e promozione della salute nei primi 1000 giorni di vita: integrazione dei dati


di esposizione con dati molecolari ed epigenetici” (https:/millegiorni.info/documenti-scientifici/sintesi-delle-

revisioni/) 5. Public Health England. Review of interventions to improve outdoor air quality and public health.


2019 (https:/www.gov. uk/government/publications/improving-outdoor-air-quality-and-health-review-of-

interventions) 6. World Health Organization. Personal Interventions and Risk Communication on Air


Pollution. Geneva 2020 (https:/ apps.who.int/iris/handle/10665/333781) 7. Ministero della Salute. Piano

Nazionale Prevenzione 2014-2018 7. Ministero della Salute. Piano Nazionale Prevenzione 2020-2025 8. Royal

College of Paediatrics and Child Health. Outdoor air quality in the UK. 2020 (https:/www.rcpch.ac.uk/

resources/outdoor- air-quality-uk-position-statement)


Per informazioni - Michela Dell’Amico – Ufficio stampa ACP ufficiostampa@acp.it -

michela.amico@gmail.com +39 328 32 52 379

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