Il 30 dicembre, l'ennesimo morto sul lavoro, un altro ciclofattorino, dopo i morti sulle strade che in questi ultimi anni, da quando Milano è diventata il paradiso dei costruttori con conseguente aumento del traffico pesante. Le vicende sono note, qui riporto il breve reportage dell'iniziativa di martedì sera, con il video per QUIMILANO.
A mio avviso, proporre la regolamentazione di un "lavoro povero" che non dà "valore aggiunto alla società", ma è solo un vizio e una comodità per "svogliati", non può essere la soluzione. Oltremodo è inquietante come sia stato reintrodotto il "cottimo", per instaurare una guerra tra poveri, e il pensiero volge a Gianmaria Volonté e al film "la classe operaia va in paradiso".
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