giovedì 1 agosto 2024

Sahara Occidentale: Emmanuel Macron tradisce la posizione storica della Francia

 Comunicato stampa dei Verdi francesi.

È nel quadro di una lettera indirizzata, il 29 luglio 2024, al re del Marocco, in occasione dei suoi 25 anni di regno, che il Presidente della Repubblica ha scelto di distaccarsi dal quadro del diritto internazionale che impone l'ONU di organizzare un referendum di autodeterminazione per sostenere il piano marocchino che prevede un'ampia autonomia territoriale all'interno del regno marocchino. Questo piano ignora quindi le legittime aspirazioni del popolo Saharawi che deve mantenere il controllo del proprio destino.

Per gli ambientalisti la situazione nel Sahara Occidentale è chiara. Questo territorio, considerato territorio non autonomo dall’ONU e da tutte le istituzioni internazionali, non può essere posto sotto la sovranità marocchina senza la costruzione di una soluzione politica giusta, duratura e reciprocamente accettabile.


Ricordiamo che la Corte di giustizia dell'Unione europea (sentenze del 21 dicembre 2016, 27 febbraio 2018, 19 luglio 2018, 30 novembre 2018 e 29 settembre 2021) ricorda che il Sahara Occidentale ha uno “status separato e distinto” in relazione al territorio marocchino e che riguarda il diritto all’autodeterminazione del popolo Saharawi.

È in questo contesto che gli ambientalisti si sono opposti agli accordi commerciali tra il Marocco e l’Unione Europea su pesca e agricoltura nel 2021. Accordi che sono stati annullati anche dalla giustizia europea per mancato rispetto del consenso del popolo sahrawi.

Costanti nei nostri impegni per la libertà dei popoli all’autodeterminazione, il rispetto del diritto internazionale, contro il nazionalismo e il colonialismo, gli ambientalisti condannano fermamente questa posizione “individuale” del presidente Emmanuel Macron che va contro la posizione storica del nostro Paese, diritto internazionale e accordi attuali tra il Marocco e il Fronte Polisario.


Di conseguenza e in continuità con le nostre posizioni passate:


Chiediamo al Presidente della Repubblica di rispettare le nostre istituzioni e di far valere la legge sugli interessi economici collettivi e/o individuali.

Chiediamo la rigorosa attuazione degli accordi di cessate il fuoco del 1991 tra il Regno del Marocco e il Fronte Polisario.

Riaffermiamo il nostro impegno per il diritto delle persone all’autodeterminazione.

Chiediamo all'ONU di fare tutto il possibile per organizzare un referendum sull'autodeterminazione nel Sahara Occidentale.

Chiediamo il rispetto delle sentenze della Corte di Giustizia dell'Unione Europea.

Sophie Bussière e Aminata Niakaté, portavoce nazionali

La commissione transnazionale Gli Ecologisti



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