sabato 12 ottobre 2024

No tangenziale. Albairate 12.10.2024

 Video dirette su facebook quiMilano 


Un breve video dell'assemblea informativa di venerdì sera a Cassinetta di Lugagnano 

Dal fb di Domenico Finiguerra 

Consigliere di Milano Città Metropolitana per Alleanza Verdi Sinistra e Reti Civiche e Sindaco di Cassinetta di Lugagnano 

MEZZO MILLENNIO DI FERTILITÀ 

Da 23 anni, governi nazionale e lombardo, ANAS e comuni più grandi e allineati, vogliono realizzare un mostro d'asfalto in pieno Parco del Ticino, riserva della biosfera e nel Parco Agricolo Sud Milano. A ridosso del Naviglio Grande, a 200 metri dalle nostre bellezze storiche e architettoniche di Cassinetta di Lugagnano, in mezzo ad aziende agricole, sopra fontanili e rogge. Nell'ultimo pezzo ancora libero dal cemento della Città Metropolitana di Milano.

Ci hanno provato i governi di centrodestra, di centrosinistra, di vecchi e di nuovi partiti. Ci ha provato Berlusconi, poi Prodi, poi di nuovo Berlusconi, poi Monti, poi Letta, poi Renzi, poi Gentiloni, poi Conte 1 e 2, infine Draghi. Quest'ultimo con l'appoggio di tutti i partiti da Lega a PD, da Forza Italia a M5S, a Italia Viva e altri vari, ha nominato un Commissario Straordinario con poteri quasi assoluti per realizzare questo scempio.

Ed oggi Meloni, che doveva fare il contrario di Draghi, porta avanti la sua stessa agenda (su tutto, guerra compresa, ma questa è un'altra storia, forse).

Ci provano da 23 anni. 

E sono 23 anni che qui trovano resistenza.

Esposti, ricorsi, manifestazioni, petizioni, 14 Mila firme.

Il prossimo 23 ottobre ci sarà una nuova, ennesima, udienza al TAR del Lazio dove sarà discusso il nostro ricorso, dei Comuni di Cassinetta di Lugagnano e Albairate e dei comitati No Tangenziale, contro la nomina del Commissario Straordinario e contro il Progetto ANAS.

Ed intanto, oggi, abbiamo manifestato in tanti.

Cittadini, comitati, agricoltori, associazioni e sindaci (ringrazio tutti i colleghi che hanno voluto affiancarsi a Cassinetta e Albairate in questa comune battaglia).

Una manifestazione per dire NO alla devastazione del territorio, ad una superstrada che tra l'altro non va neanche a Milano.

Per dire NO a progetti mortiferi per la nostra agricoltura.

Per dire NO ad uno spreco immenso di risorse pubbliche per un progetto lievitato da 200 a 400 milioni di euro.

E per dire SI ad un servizio di trasporto pubblico locale civile.

Perché si vuole andare a 100 all'ora alla Malpensa ma non si riesce a garantire un autobus decente per studenti, lavoratori e pensionati.

Per dire SI alla messa in sicurezza delle strade esistenti, all'eliminazione di tutti i semafori. Perché quando sono guasti o spenti in direzione di Milano, si scorre.

Per dire SI ad un modello di società che non divora risorse e beni comuni, ma li tutela per le prossime generazioni.

La terra consumata è persa per sempre.

E questa terra è coltivata e fertile da almeno mezzo millennio.

#notangenziale





























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