Appello di 200 docenti universitari mandato a tutti i consiglieri da Lucia Tozzi per chiedere un radicale cambiamento di rotta a Milano.
Gentili consiglieri,
vi inviamo questo appello elaborato e firmato da più di 200 docenti universitari di Milano e di altre città italiane per chiedere un importante cambio di passo sulle scelte di sviluppo della città e i grandi interventi urbani.
"Appello per una radicale svolta urbanistica a Milano e in Italia"
I fatti gravissimi emersi dalle indagini della Procura di Milano sullo sviluppo urbano degli ultimi anni sono preoccupanti sia per le fattispecie emerse sia per le reazioni della politica e delle istituzioni milanesi e nazionali.
Quali che siano le responsabilità civili e penali dei molti indagati, che saranno accertate nel corso dei processi, e fatti salvi eventuali altri fatti che potranno emergere, è sempre più evidente che la trasformazione della città è stata governata in modo opaco, al di fuori delle regole democratiche e forzando le leggi urbanistiche.
A questo esito si è arrivati sia attraverso il depotenziamento delle norme a garanzia dell’interesse pubblico - che avrebbero potuto ostacolare la rapida realizzazione degli interventi e il massimo profitto degli investitori - sia attraverso l’aggiramento delle Leggi stesse e la creazione di norme ad hoc.
Nonostante le evidenze scaturite dalle inchieste, il Sindaco di Milano, la Giunta e una grande parte della classe dirigente locale e nazionale hanno espresso la sostanziale volontà di assicurare il proseguimento delle operazioni immobiliari e urbanistiche nate in questo contesto, sottoposte a procedure di approvazione nella migliore delle ipotesi poco ortodosse, in alcuni forse addirittura illegali. Ancora una volta si ribadisce che “Milano non si ferma”, e che il modello di sviluppo che rappresenta è immodificabile ed è giusto estenderlo all’intero territorio italiano.
Una continuità che non solo compromette il rispetto della legalità, il corretto funzionamento delle istituzioni democratiche e la redistribuzione della ricchezza, ma danneggia l’ambiente, la qualità urbana e la vita degli abitanti.
A Milano si è considerato normale trasformare la città per frammenti, senza un quadro strategico di visione e gestione pubblica: si è costruito all’interno degli isolati e nei cortili edifici di dimensioni incongrue, spesso al posto di laboratori, parcheggi, piccole residenze, giardini o aree che la natura aveva riconquistato. Si è rinunciato a una larga parte degli oneri di urbanizzazione e dei servizi dovuti (gli standard), che tali interventi avrebbero richiesto, e contemporaneamente è stata attuata una privatizzazione strisciante dei servizi e delle strutture pubbliche, come case, piscine e centri sportivi. Anche le grandi aree di trasformazione - come gli scali ferroviari e le aree industriali di Bovisa e Rogoredo - stanno prendendo forma al di fuori della visione d’insieme della città che spetterebbe al Piano. Nel frattempo, il consumo di suolo verde e agricolo continua, come dimostrano ogni anno i dati ISPRA.
Molti studi e ricerche, con analisi rigorose e documentate, dimostrano come la sostituzione dell’urbanistica con queste forme improprie di rigenerazione urbana - praticate a Milano e imitate in molte altre città italiane - abbia prodotto un’economia sproporzionatamente favorevole alla rendita e alla concentrazione della ricchezza. Questo processo ha aggravato le disuguaglianze sociali e i divari territoriali, ha indebolito la capacità di intervenire sui gravi e urgenti problemi della città, compromettendo sensibilmente la qualità della vita, a partire dal diritto all’abitare e dalla salute dei cittadini.
Alla luce di tali considerazioni proponiamo che questa sia l’occasione per un serio riesame delle scelte politiche e tecniche che guidano l’urbanistica milanese e, sempre più frequentemente, l’urbanistica del paese.
1. Per tali ragioni chiediamo all’amministrazione milanese e alle istituzioni politiche e di governo di fermare i grandi e medi progetti in corso per imprimere una direzione diversa, trasparente e democratica, alla trasformazione di quelle aree e della città in generale: da quelli dichiarati prioritari come la vendita dello stadio Meazza a San Siro, allo sviluppo per parti incoerenti degli ex scali ferroviari, a quelli avviati e controversi come la BEIC-Biblioteca Europea, la Goccia della Bovisa, il nuovo centro commerciale in piazzale Loreto e l’edificazione di grandi volumi sui binari della stazione Cadorna (FILI). È urgente e necessario aprire una discussione effettiva e democratica che tenga conto delle critiche politiche e civili, dei bisogni abitativi, sociali e ambientali espressi dalla popolazione milanese in questi anni, sin qui del tutto elusi, per decidere quali di questi progetti debbano andare avanti e in che modo.
2. Nello specifico, chiediamo che il Piano Casa sia radicalmente rivisto favorendo l’Edilizia Residenziale Pubblica piuttosto che quella Sociale (che a Milano si configura come una fascia dell’edilizia di mercato), la realizzazione di studentati pubblici e davvero accessibili, e che il Piano di Governo del Territorio in corso di elaborazione sia elaborato secondo priorità, obiettivi e principi di equità e redistribuzione materiale delle risorse.
3. Chiediamo, soprattutto, che le pressioni per deregolamentare la normativa urbanistica nazionale e il Testo unico dell’Edilizia attraverso la legge sulla Rigenerazione urbana e il nuovo Testo Unico siano respinte: crediamo, infatti, che esista attualmente una grande necessità di adeguare le regole al nuovo contesto globale, ma nel senso opposto a quello auspicato e formalizzato nelle bozze di legge elaborate in questi anni. Bisogna proporre nuove forme di pianificazione in grado di far fronte agli effetti del cambiamento climatico e del degrado ambientale, di tutelare l’interesse degli abitanti e la qualità ambientale e sociale dei luoghi dall’eccessiva rapacità degli investitori. Occorre ripristinare l’effettiva capacità degli enti pubblici di governare i processi di trasformazione dei territori e di vincolare le istituzioni pubbliche alla trasparenza e al mandato degli elettori.
È fondamentale una riforma organica della legge nazionale per bloccare il consumo di suolo e per rimuovere dai piani le previsioni non attuate o senza inizio delle procedure da cinque anni.
Serve una nuova urbanistica tesa alla giustizia spaziale e al riequilibrio territoriale, una nuova cultura civile e una vera sensibilità ambientale, per Milano, per le città e i territori del Paese.
Le firme:
Ilaria Agostini – Università di Bologna
Alfredo Alietti- Università di Ferrara
Luca Alteri, Università di Roma, Sapienza
Mariella Annese – Politecnico di Bari
Pierpaolo Ascari, Università di Bologna
Arianna Azzellino – Politecnico di Milano
Daniele Balicco - Università Roma Tre
Angela Barbanente – Politecnico di Bari
Filippo Barbera – Università di Torino
Alessandro Barile – Università di Roma
Matteo Basso – Università Iuav di Venezia
Emanuela Beacco - avvocato
Luca Beltrami Gadola – direttore Arcipelago Milano
Auretta Benedetti – università Bicocca
Tomà Berlanda - università di Torino
Alessandro Bertante NABA Milano
Paolo Berdini – Università Tor Vergata di Roma
Albrto Bertagna – università di Genova
Piero Bevilacqua – Università La Sapienza di Roma
Roberto Biscardini - Politecnico di Milano
Stefano Bocchi – Università degli studi di Milano
Paola Bonora – Università di Bologna
Paolo Borioni – Università La Sapienza di Roma
Gianni Bottalico – già presidente ACLI
Sergio Brenna – Politecnico di Milano
Paola Giuseppina Briata – Politecnico di Milano
Grazia Brunetta – Politecnico di Torino
Emma Buondonno – Università Federico II di Napoli
Roberto Budini Gattai – Università di Firenze
Alberto Budoni – Università la Sapienza di Roma
Ilaria Bussoni - Università di Padova
Francesca Cangelli – Università di Foggia
Michel Carlana – Università IUAV di Venezia
Davide Caselli – Università di Bergamo
Mimmo Cangiano – Università di Venezia
Renato Capozzi – Università Federico II di Napoli
Giovanni Carrosio – Università di Trieste
Gianfranco Cartei – Università di Firenze
Arianna Catenacci – Politecnico di Milano
Giovanni Caudo – Università di Roma Tre
Bibo Cecchini – Università di Sassari
Filippo Celata – Università di Roma La Sapienza
Carlo Cellamare – Università La Sapienza di Roma
Floriana Cerniglia – Università Cattolica di Milano
Claudia Cassatella – Politecnico di Torino
Francesco Chiodelli – Università di Torino
Francesca Cognetti – Politecnico di Milano
Laura Colini – Università IUAV di Venezia
Andrea Comboni - Università di Trento
Grazia Concilio – Politecnico di Milano
Giancarlo Consonni, Politecnico di Milano
Francesca Conti- Università di Roma La Sapienza
Alessandro Coppola – Politecnico di Milano
Giorgiomaria Cornelio Università Iuav di Venezia
Elisa Cristiana Cattaneo – Politecnico di Milano
Pierre Alain Croset, Politecnico di Milano
Joselle Dagnes – Università di Torino
Senzio Sergio D’Agata, Università Bicocca
Concetta D’Angeli - Università di Pisa
Alessandro Dama – Politecnico di Milano
Lidia De Candia – Università di Sassari
Francesco De Cristofaro - Università di Napoli Federico II
Silvia De Laude - Università di Roma La Sapienza
Sabina De Luca – Forum Uguaglianze e Diversità
Vezio De Lucia – Università la Sapienza di Roma
Antonio De Rossi – Politecnico di Torino
Lorenzo degli Esposti – Università di Genova
Alessandro Del Piano - urbanista
Antonio Di Gennaro – agronomo
Martino Doimo, Università Iuav di Venezia
Luigi de Falco – Presidente Italia Nostra Napoli
Paula de Jesus – LABUR – Laboratorio Urbanistica
Paolo De Nardis – Università La Sapienza- Roma
Giuseppe Episcopo - Università Roma Tre
Antonio Esposito – Università di Bologna
Romeo Farinella – Università di Ferrara
Davide Tommaso Ferrando – Università di Bolzano
Francesco Saverio Fera – Università di Bologna
Marco Ferrari - Università Iuav di Venezia
Cristiana Fiamingo – Università degli Studi di Milano
Pierfrancesco Fiore – Università di Salerno
Daniel Andrew Finch-Race – Università di Bologna
Mattia Fiore – Università di Bologna
Gianfranco Franz -Università di Ferrara
Alessia Franzese - Università Iuav di Venezia
Laura Fregolent – Università Iuav di Venezia
Emanuele Frixa – Università di Bologna
Andrea Fumagalli – Università di Pavia
Sara Gandini – IEO
Emanuele Garbin, Università Iuav di Venezia
Giuseppe Garzia – Università di Bologna
Francesco Gastaldi – Università Iuav di Venezia
Dario Gentili - Università Roma Tre
Maria Cristina Gibelli – Politecnico di Milano
Daniele Giglioli – Università di Trento
Roberto Gigliotti – Università di Bolzano
Corrado Giuliano - avvocato
Simone Gobbo, Università Iuav di Venezia
Giorgio Goggi – Politecnico di Milano
Paolo Gomarasca - Università Cattolica di Milano
Francesca Governa – Politecnico di Torino
Elena Granata – Politecnico di Milano
Claudio Greppi – Università di Siena
Massimiliano Guareschi – Università Bicocca
Giovanna Iacovone – Università della Basilicata
Carlo Iannello – Università di Napoli Federico II
Giovanni Laino – Università di Napoli Federico II
Arturo Sergio Lanzani – Politecnico di Milano
Tommaso Listo – Politecnico di Torino
Antonio Longo – Politecnico di Milano
Francesca Leder – Università di Ferrara
Alberto Lucarelli – Università di Napoli Federico II
Sabrina Lucarelli – Direttivo Riabitare l’Italia
Stefano Lucarelli – Università di Bergamo
Giovanni Maciocco – Università di Sassari
Paolo Maddalena – Vicepresidente emerito della Corte Costituzionale
Roberto Mancini – Università di Macerata
Sara Marini - Università Iuav di Venezia
Costanza Margiotta – Università di Padova
Sergio Marotta – Università Suor Orsola Benincasa
Anna Marson- Università Iuav di Venezia
Gianni Mastrolonardo – Università di Firenze
Alfio Mastropaolo – Università di Torino
Clara Mattei – New School for Social Research, NY
Ugo Mattei, Università di Torino
Arturo Mazzarella – università di Roma
Eugenio Mazzarella - Università di Napoli Federico II
Francesco Memo - scrittore
Livia Mercati- Università di Perugia
Carlo Moccia – Politecnico di Bari
Tomaso Montanari – università per stranieri di Siena
Raul Mordenti (Università di Roma Tor Vergata)
Cristina Morini - Effimera
Andrea Morniroli – Economia Fondamentale
Stefano Munarin – Università Iuav di Venezia
Francesco Musco – Università Iuav di Venezia
Mario Angelo Neve – Università di Bologna
Elena Ostanel – Università Iuav di Venezia
Sergio Pace – Politecnico di Torino
Daniela Padoan – Presidente di Giustizia e Libertà
Francesco Pallante – Università di Torino
Pancho Pardi – Università di Firenze
Marco Parisi – Università del Molise
Rita Paris- direttore Parco Archeologico dell’Appia Antica
Rossano Pazzagli – Università del Molise
Agostino Petrillo - Politecnico di Milano
Marco Peverini – Politecnico di Milano
Massimo Pica Ciamarra – Università di Napoli Federico II, International Academy of Architecture,
Emanuele Piccardo – Università di Genova
Vanessa Pietrantonio - Università di Bologna
Paolo Pileri- Politecnico di Milano
Valeria Pinto – Università di Napoli Federico II
Michelangelo Pivetta, Università di Firenze
Pierluigi Portaluri – Università del Salento
Alessandro Portelli – Università di Roma La Sapienza
Stefano Portelli – Università di Roma Tre
Geminello Preterossi – Università di Salerno
Matteo Proto- Università di Bologna
Gabriella Pultrone – Università Mediterranea di Reggio Calabria
Carlo Quintelli - Università di Parma
Federico Rahola – Università di Genova
Gundula Rakowitz - Università Iuav di Venezia
Cristina Renzoni – Politecnico di Milano
Laura Rescia - Università di Torino
Francesco Rispoli – Università di Napoli Federico II
Aurora Riviezzo – Politecnico di Torino
Luisa Rossi – Università degli studi di Parma
Ugo Rossi – Gran Sasso Science Institute dell’Aquila
Renzo Luigi Rosso – CNR – IRPI, Politecnico di Milano
Luca Ruali - Università Iuav di Venezia
Lorenzo Sacconi – Università Statale di Milano
Laura Saija – Università di Catania
Angelo Salento – Università del Salento
Isaia Sales – Università Suor Orsola Benincasa
Carlo Salone – Università di Torino
Battista Sangineto - Università della Calabria
Giuseppe Scaglione – Università di Trento
Enzo Scandurra – Università di Roma
Giuseppe Scandurra – Università di Ferrara
Andrea Schiavone - LABUR - Laboratorio Urbanistica
Rocco Sciarrone – università di Torino
Giovanni Semi – Politecnico di Torino
Salvatore Settis – Scuola Normale Superiore, Università di Pisa
Luca Skansi – Politecnico di Milano
Paolo Sordi (Università eCampus; Università di Roma Tor Vergata)
Laura Tedesco – Università Iuav di Venezia
Fabio Terribile – Università di Napoli Federico II
Vincenzo Tondi della Mura – Università del Salento
Graziella Tonon - Politecnico di Milano
Simone Tosi – Università Bicocca
Lucia Tozzi – Università di Bologna
Francesco Trane – Università di Ferrara
Maria Cristina Treu, Politecnico di Milano
Simone Tulumello – università di Lisbona
Paolo Urbani – Università La Sapienza di Roma
Sergio Vacca – Università di Sassari
Giorgio Vacchiano – Università Statale Milano
Pietro Valle – Politecnico di Milano
Francesco Vallerani – Università Ca Foscari di Venezia
Daniele Vannetiello – Università di Bologna
Mauro Varotto – Università di Padova
Matteo Vegetti – Università di Mendrisio
Sergio Vellante – Università della Campania Luigi Vanvitelli
Massimo Venturi Ferriolo – Politecnico di Milano
Gianfranco Viesti – Università di Bari
Marco Vigliotti – Università La Sapienza di Roma
Tiziana Villani – Università La Sapienza di Roma
Federica Visconti – Università di Napoli
Chiara Visintin – Biblioteca Arcivio Emilio Sereni
Daniele Vitale – Politecnico di Milano
Alessandro Volpi- Università di Pisa
Federico Zanfi - Politecnico di Milano
Alberto Ziparo – università di Firenze
Iacopo Zetti, università di Firenze
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