giovedì 28 agosto 2025

200 accademici. Appello per una radicale svolta urbanistica a Milano e in Italia

 Appello di 200 docenti universitari mandato a tutti i consiglieri da Lucia Tozzi per chiedere un radicale cambiamento di rotta a Milano. 

Gentili consiglieri,  

vi inviamo questo appello elaborato e firmato da più di 200 docenti universitari di Milano e di altre città italiane per chiedere un importante cambio di passo sulle scelte di sviluppo della città e i grandi interventi urbani.

"Appello per una radicale svolta urbanistica a Milano e in Italia"

I fatti gravissimi emersi dalle indagini della Procura di Milano sullo sviluppo urbano degli ultimi anni sono preoccupanti sia per le fattispecie emerse sia per le reazioni della politica e delle istituzioni milanesi e nazionali.  

Quali che siano le responsabilità civili e penali dei molti indagati, che saranno accertate nel corso dei processi, e fatti salvi eventuali altri fatti che potranno emergere, è sempre più evidente che la trasformazione della città è stata governata in modo opaco, al di fuori delle regole democratiche e forzando le leggi urbanistiche.

A questo esito si è arrivati sia attraverso il depotenziamento delle norme a garanzia dell’interesse pubblico - che avrebbero potuto ostacolare la rapida realizzazione degli interventi e il massimo profitto degli investitori - sia attraverso l’aggiramento delle Leggi stesse e la creazione di norme ad hoc.

Nonostante le evidenze scaturite dalle inchieste, il Sindaco di Milano, la Giunta e una grande parte della classe dirigente locale e nazionale hanno espresso la sostanziale volontà di assicurare il proseguimento delle operazioni immobiliari e urbanistiche nate in questo contesto, sottoposte a procedure di approvazione nella migliore delle ipotesi poco ortodosse, in alcuni forse addirittura illegali. Ancora una volta si ribadisce che “Milano non si ferma”, e che il modello di sviluppo che rappresenta è immodificabile ed è giusto estenderlo all’intero territorio italiano.

Una continuità che non solo compromette il rispetto della legalità, il corretto funzionamento delle istituzioni democratiche e la redistribuzione della ricchezza, ma danneggia l’ambiente, la qualità urbana e la vita degli abitanti.


A Milano si è considerato normale trasformare la città per frammenti, senza un quadro strategico di visione e gestione pubblica: si è costruito all’interno degli isolati e nei cortili edifici di dimensioni incongrue, spesso al posto di laboratori, parcheggi, piccole residenze, giardini o aree che la natura aveva riconquistato. Si è rinunciato a una larga parte degli oneri di urbanizzazione e dei servizi dovuti (gli standard), che tali interventi avrebbero richiesto, e contemporaneamente è stata attuata una privatizzazione strisciante dei servizi e delle strutture pubbliche, come case, piscine e centri sportivi. Anche le grandi aree di trasformazione - come gli scali ferroviari e le aree industriali di Bovisa e Rogoredo - stanno prendendo forma al di fuori della visione d’insieme della città che spetterebbe al Piano. Nel frattempo, il consumo di suolo verde e agricolo continua, come dimostrano ogni anno i dati ISPRA.


Molti studi e ricerche, con analisi rigorose e documentate, dimostrano come la sostituzione dell’urbanistica con queste forme improprie di rigenerazione urbana - praticate a Milano e imitate in molte altre città italiane - abbia prodotto un’economia sproporzionatamente favorevole alla rendita e alla concentrazione della ricchezza. Questo processo ha aggravato le disuguaglianze sociali e i divari territoriali, ha indebolito la capacità di intervenire sui gravi e urgenti problemi della città, compromettendo sensibilmente la qualità della vita, a partire dal diritto all’abitare e dalla salute dei cittadini.


Alla luce di tali considerazioni proponiamo che questa sia l’occasione per un serio riesame delle scelte politiche e tecniche che guidano l’urbanistica milanese e, sempre più frequentemente, l’urbanistica del paese. 


1.     Per tali ragioni chiediamo all’amministrazione milanese e alle istituzioni politiche e di governo di fermare i grandi e medi progetti in corso per imprimere una direzione diversa, trasparente e democratica, alla trasformazione di quelle aree e della città in generale: da quelli dichiarati prioritari come la vendita dello stadio Meazza a San Siro, allo sviluppo per parti incoerenti degli ex scali ferroviari, a quelli avviati e controversi come la BEIC-Biblioteca Europea, la Goccia della Bovisa, il nuovo centro commerciale in piazzale Loreto e l’edificazione di grandi volumi sui binari della stazione Cadorna (FILI). È urgente e necessario aprire una discussione effettiva e democratica che tenga conto delle critiche politiche e civili, dei bisogni abitativi, sociali e ambientali espressi dalla popolazione milanese in questi anni, sin qui del tutto elusi, per decidere quali di questi progetti debbano andare avanti e in che modo.


2.     Nello specifico, chiediamo che il Piano Casa sia radicalmente rivisto favorendo l’Edilizia Residenziale Pubblica piuttosto che quella Sociale (che a Milano si configura come una fascia dell’edilizia di mercato), la realizzazione di studentati pubblici e davvero accessibili, e che il Piano di Governo del Territorio in corso di elaborazione sia elaborato secondo priorità, obiettivi e principi di equità e redistribuzione materiale delle risorse.


3.     Chiediamo, soprattutto, che le pressioni per deregolamentare la normativa urbanistica nazionale e il Testo unico dell’Edilizia attraverso la legge sulla Rigenerazione urbana e il nuovo Testo Unico siano respinte: crediamo, infatti, che esista attualmente una grande necessità di adeguare le regole al nuovo contesto globale, ma nel senso opposto a quello auspicato e formalizzato nelle bozze di legge elaborate in questi anni. Bisogna proporre nuove forme di pianificazione in grado di far fronte agli effetti del cambiamento climatico e del degrado ambientale, di tutelare l’interesse degli abitanti e la qualità ambientale e sociale dei luoghi dall’eccessiva rapacità degli investitori. Occorre ripristinare l’effettiva capacità degli enti pubblici di governare i processi di trasformazione dei territori e di vincolare le istituzioni pubbliche alla trasparenza e al mandato degli elettori.


È fondamentale una riforma organica della legge nazionale per bloccare il consumo di suolo e per rimuovere dai piani le previsioni non attuate o senza inizio delle procedure da cinque anni.


Serve una nuova urbanistica tesa alla giustizia spaziale e al riequilibrio territoriale, una nuova cultura civile e una vera sensibilità ambientale, per Milano, per le città e i territori del Paese.


Le firme:

Ilaria Agostini – Università di Bologna

Alfredo Alietti- Università di Ferrara

Luca Alteri, Università di Roma, Sapienza

Mariella Annese – Politecnico di Bari

Pierpaolo Ascari, Università di Bologna

Arianna Azzellino – Politecnico di Milano

Daniele Balicco - Università Roma Tre

Angela Barbanente – Politecnico di Bari

Filippo Barbera – Università di Torino

Alessandro Barile – Università di Roma

Matteo Basso – Università Iuav di Venezia

Emanuela Beacco - avvocato

Luca Beltrami Gadola – direttore Arcipelago Milano

Auretta Benedetti – università Bicocca

Tomà Berlanda - università di Torino

Alessandro Bertante NABA Milano

Paolo Berdini – Università Tor Vergata di Roma

Albrto Bertagna – università di Genova

Piero Bevilacqua – Università La Sapienza di Roma

Roberto Biscardini - Politecnico di Milano

Stefano Bocchi – Università degli studi di Milano

Paola Bonora – Università di Bologna

Paolo Borioni – Università La Sapienza di Roma

Gianni Bottalico – già presidente ACLI

Sergio Brenna – Politecnico di Milano

Paola Giuseppina Briata – Politecnico di Milano

Grazia Brunetta – Politecnico di Torino

Emma Buondonno – Università Federico II di Napoli

Roberto Budini Gattai – Università di Firenze

Alberto Budoni – Università la Sapienza di Roma

Ilaria Bussoni - Università di Padova

Francesca Cangelli – Università di Foggia

Michel Carlana – Università IUAV di Venezia

Davide Caselli – Università di Bergamo

Mimmo Cangiano – Università di Venezia

Renato Capozzi – Università Federico II di Napoli

Giovanni Carrosio – Università di Trieste

Gianfranco Cartei – Università di Firenze

Arianna Catenacci – Politecnico di Milano

Giovanni Caudo – Università di Roma Tre

Bibo Cecchini – Università di Sassari

Filippo Celata – Università di Roma La Sapienza

Carlo Cellamare – Università La Sapienza di Roma

Floriana Cerniglia – Università Cattolica di Milano

Claudia Cassatella – Politecnico di Torino

Francesco Chiodelli – Università di Torino

Francesca Cognetti – Politecnico di Milano

Laura Colini – Università IUAV di Venezia

Andrea Comboni - Università di Trento

Grazia Concilio – Politecnico di Milano

Giancarlo Consonni, Politecnico di Milano

Francesca Conti- Università di Roma La Sapienza

Alessandro Coppola – Politecnico di Milano

Giorgiomaria Cornelio Università Iuav di Venezia

Elisa Cristiana Cattaneo – Politecnico di Milano

Pierre Alain Croset, Politecnico di Milano

Joselle Dagnes – Università di Torino

Senzio Sergio D’Agata, Università Bicocca

Concetta D’Angeli - Università di Pisa

Alessandro Dama – Politecnico di Milano

Lidia De Candia – Università di Sassari

Francesco De Cristofaro - Università di Napoli Federico II

Silvia De Laude - Università di Roma La Sapienza

Sabina De Luca – Forum Uguaglianze e Diversità

Vezio De Lucia – Università la Sapienza di Roma

Antonio De Rossi – Politecnico di Torino

Lorenzo degli Esposti – Università di Genova

Alessandro Del Piano - urbanista

Antonio Di Gennaro – agronomo

Martino Doimo, Università Iuav di Venezia

Luigi de Falco – Presidente Italia Nostra Napoli

Paula de Jesus – LABUR – Laboratorio Urbanistica

Paolo De Nardis – Università La Sapienza- Roma

Giuseppe Episcopo - Università Roma Tre

Antonio Esposito – Università di Bologna

Romeo Farinella – Università di Ferrara

Davide Tommaso Ferrando – Università di Bolzano

Francesco Saverio Fera – Università di Bologna

Marco Ferrari - Università Iuav di Venezia

Cristiana Fiamingo – Università degli Studi di Milano

Pierfrancesco Fiore – Università di Salerno

Daniel Andrew Finch-Race – Università di Bologna

Mattia Fiore – Università di Bologna

Gianfranco Franz -Università di Ferrara

Alessia Franzese - Università Iuav di Venezia

Laura Fregolent – Università Iuav di Venezia

Emanuele Frixa – Università di Bologna

Andrea Fumagalli – Università di Pavia

Sara Gandini – IEO

Emanuele Garbin, Università Iuav di Venezia

Giuseppe Garzia – Università di Bologna

Francesco Gastaldi – Università Iuav di Venezia

Dario Gentili - Università Roma Tre

Maria Cristina Gibelli – Politecnico di Milano

Daniele Giglioli – Università di Trento

Roberto Gigliotti – Università di Bolzano

Corrado Giuliano - avvocato

Simone Gobbo, Università Iuav di Venezia

Giorgio Goggi – Politecnico di Milano

Paolo Gomarasca - Università Cattolica di Milano

Francesca Governa – Politecnico di Torino

Elena Granata – Politecnico di Milano

Claudio Greppi – Università di Siena

Massimiliano Guareschi – Università Bicocca

Giovanna Iacovone – Università della Basilicata

Carlo Iannello – Università di Napoli Federico II

Giovanni Laino – Università di Napoli Federico II

Arturo Sergio Lanzani – Politecnico di Milano

Tommaso Listo – Politecnico di Torino

Antonio Longo – Politecnico di Milano

Francesca Leder – Università di Ferrara

Alberto Lucarelli – Università di Napoli Federico II

Sabrina Lucarelli – Direttivo Riabitare l’Italia

Stefano Lucarelli – Università di Bergamo

Giovanni Maciocco – Università di Sassari

Paolo Maddalena – Vicepresidente emerito della Corte Costituzionale

Roberto Mancini – Università di Macerata

Sara Marini - Università Iuav di Venezia

Costanza Margiotta – Università di Padova

Sergio Marotta – Università Suor Orsola Benincasa

Anna Marson- Università Iuav di Venezia

Gianni Mastrolonardo – Università di Firenze

Alfio Mastropaolo – Università di Torino

Clara Mattei – New School for Social Research, NY

Ugo Mattei, Università di Torino

Arturo Mazzarella – università di Roma

Eugenio Mazzarella - Università di Napoli Federico II

Francesco Memo - scrittore

Livia Mercati- Università di Perugia

Carlo Moccia – Politecnico di Bari

Tomaso Montanari – università per stranieri di Siena

Raul Mordenti (Università di Roma Tor Vergata)

Cristina Morini - Effimera

Andrea Morniroli – Economia Fondamentale

Stefano Munarin – Università Iuav di Venezia

Francesco Musco – Università Iuav di Venezia

Mario Angelo Neve – Università di Bologna

Elena Ostanel – Università Iuav di Venezia

Sergio Pace – Politecnico di Torino

Daniela Padoan – Presidente di Giustizia e Libertà

Francesco Pallante – Università di Torino

Pancho Pardi – Università di Firenze

Marco Parisi – Università del Molise

Rita Paris- direttore Parco Archeologico dell’Appia Antica

Rossano Pazzagli – Università del Molise

Agostino Petrillo - Politecnico di Milano

Marco Peverini – Politecnico di Milano

Massimo Pica Ciamarra – Università di Napoli Federico II, International Academy of Architecture,

Emanuele Piccardo – Università di Genova

Vanessa Pietrantonio - Università di Bologna

Paolo Pileri- Politecnico di Milano

Valeria Pinto – Università di Napoli Federico II

Michelangelo Pivetta, Università di Firenze

Pierluigi Portaluri – Università del Salento

Alessandro Portelli – Università di Roma La Sapienza

Stefano Portelli – Università di Roma Tre

Geminello Preterossi – Università di Salerno

Matteo Proto- Università di Bologna

Gabriella Pultrone – Università Mediterranea di Reggio Calabria

Carlo Quintelli - Università di Parma

Federico Rahola – Università di Genova

Gundula Rakowitz - Università Iuav di Venezia

Cristina Renzoni – Politecnico di Milano

Laura Rescia - Università di Torino

Francesco Rispoli – Università di Napoli Federico II

Aurora Riviezzo – Politecnico di Torino

Luisa Rossi – Università degli studi di Parma

Ugo Rossi – Gran Sasso Science Institute dell’Aquila

Renzo Luigi Rosso – CNR – IRPI, Politecnico di Milano

Luca Ruali - Università Iuav di Venezia

Lorenzo Sacconi – Università Statale di Milano

Laura Saija – Università di Catania

Angelo Salento – Università del Salento

Isaia Sales – Università Suor Orsola Benincasa

Carlo Salone – Università di Torino

Battista Sangineto  - Università della Calabria

Giuseppe Scaglione – Università di Trento

Enzo Scandurra – Università di Roma

Giuseppe Scandurra – Università di Ferrara

Andrea Schiavone - LABUR - Laboratorio Urbanistica

Rocco Sciarrone – università di Torino

Giovanni Semi – Politecnico di Torino

Salvatore Settis – Scuola Normale Superiore, Università di Pisa

Luca Skansi – Politecnico di Milano

Paolo Sordi (Università eCampus; Università di Roma Tor Vergata)

Laura Tedesco – Università Iuav di Venezia

Fabio Terribile – Università di Napoli Federico II

Vincenzo Tondi della Mura – Università del Salento

Graziella Tonon - Politecnico di Milano

Simone Tosi – Università Bicocca

Lucia Tozzi – Università di Bologna

Francesco Trane – Università di Ferrara

Maria Cristina Treu, Politecnico di Milano

Simone Tulumello – università di Lisbona

Paolo Urbani – Università La Sapienza di Roma

Sergio Vacca – Università di Sassari

Giorgio Vacchiano – Università Statale Milano

Pietro Valle – Politecnico di Milano

Francesco Vallerani – Università Ca Foscari di Venezia

Daniele Vannetiello – Università di Bologna

Mauro Varotto – Università di Padova

Matteo Vegetti – Università di Mendrisio

Sergio Vellante – Università della Campania Luigi Vanvitelli

Massimo Venturi Ferriolo – Politecnico di Milano

Gianfranco Viesti – Università di Bari

Marco Vigliotti – Università La Sapienza di Roma

Tiziana Villani – Università La Sapienza di Roma

Federica Visconti – Università di Napoli

Chiara Visintin – Biblioteca Arcivio Emilio Sereni

Daniele Vitale – Politecnico di Milano

Alessandro Volpi- Università di Pisa

Federico Zanfi - Politecnico di Milano

Alberto Ziparo – università di Firenze

Iacopo Zetti, università di Firenze














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