Fiera Agricola di Abbiategrasso 2025
https://www.notangenziale.org/la-fiera-degli-espropri/
Nel territorio agricolo sta avvenendo un fatto molto grave!
Dopo venticinque anni di resistenza e controinformazione sono stati notificati i decreti di esproprio alle aziende agricole, ai Comuni, e ai privati cittadini della Tratta C “Ozzero-Albairate”.
Abbiamo assistito all’inaugurazione della Fiera agricola di Abbiategrasso e nonostante i proclami e l’autocelebrazione degli amministratori di Abbiategrasso, le azioni, le decisioni e le opere che sono state intraprese ormai da anni, stridono enormemente con la volontà di tutelare e conservare il territorio dei due parchi, Ticino e Sud Milano. Il Sindaco Cesare Nai, Roberto Albetti, Valter Bertani, Ismaele Rognoni, Alberto Maerna, Silvia Sardone, Silvia Scurati, Massimo Garavaglia, sono sfilati in fretta davanti al nostro presidio, paladini dell’agricoltura.
Nessun contatto con la terra e con chi la coltiva.
Così il Senatore della Repubblica Italiana, Massimo Garavaglia, ha risposto alla domanda fatta da Marco Aziani, Direttore del settimanale Ordine e Libertà, “ci dica qualcosa in riferimento al consumo del suolo”: “Sono venuto in moto perché non essendoci ancora la strada non volevo essere in ritardo quindi sono venuto in moto, altrimenti per fare 10 km – 11 km ci voleva mezz’ora” Si sente un “Bravo Massimo” e grandi risate dalle autorità presenti.
È evidente l’interesse alla realizzazione del Progetto ANAS e non quello di proteggere l’Agricoltura e il consumo di suolo. Ma il progetto Anas, Ozzero-Magenta, il Parco Commerciale, i prossimi a venire, i Data Center portano ad essere Abbiategrasso capitale del consumo di suolo agricolo.
Nelle Fiere agricole a cui partecipavamo con i nostri animali capitava che il vigile del Comune venisse personalmente nelle stalle a sollecitare la nostra presenza. Se è vero che il mondo è cambiato e le Fiere Agricole prendono nuove strade, non accettiamo però che si parli banalizzando parole come tutela del territorio, natura o biodiversità.
L’8 ottobre è avvenuta l’immissione di possesso sui terreni delle aziende di Albairate interessate a questo progetto infrastrutturale vecchio di 25 anni. L’esproprio è un atto violento, nel giro di mezz’ora non sei più proprietario della tua terra o di quella che hai coltivato per decenni con la tua famiglia da affittuario. Ci hanno detto: nel pomeriggio picchettiamo, poi si bonificano le campagne da eventuali residui bellici e a breve recintiamo con le reti rosse. Ad Albairate il Sindaco e i tecnici comunali si sono stretti alla comunità degli agricoltori e insieme stiamo elaborando strategie per limitare i danni al reticolo idrico e ai passaggi poderali. Le Associazioni agricole, grazie a un impegno comune dei suoi iscritti, sul progetto Anas hanno sempre fatto fronte comune. Un esempio abbastanza raro, ma che qui, nel nostro territorio, ha visto prevalere la difesa dei beni comuni, con documenti, comunicati, manifestazioni unitarie. In tutti questi anni molti agricoltori hanno collaborato, per “davvero” per tutelare l’agricoltura periurbana, progettando e creando Consorzi agrituristici e Distretti agricoli con tante aziende del territorio, gli agronomi, gli architetti del paesaggio e i tecnici delle associazioni agricole.
Sappiamo che tanti agricoltori stanno soffrendo, molti pensavano che la strada non si sarebbe mai fatta, altri da affittuari non possono che assistere al fatto compiuto, ma felici saranno le Società Immobiliari che sul “progresso” portato da questa infrastruttura avevano scommesso, acquistando terreni agricoli nel Comune di Abbiategrasso.
I Comuni favorevoli hanno peccato gravemente nell’informare i cittadini sull’impatto e sui fini dell’opera, perché il Progetto Anas trattasi di una superstrada a grande traffico in aree protette da due parchi, inclusa una Riserva della Biosfera, MAB dell’Unesco, inserita nella Rete ecologica Regionale e nelle aree prioritarie per la biodiversità in Lombardia.
Assistendo alla disfatta politica e all’incapacità di costituire tavoli di lavoro tra le amministrazioni che risolvessero i problemi di mobilità con progetti di riqualificazione e modernizzazione delle strade esistenti ci sembra importante ricordare che la Ozzero-Magenta dal 2014 ha perso il suo fine legittimo, perché per il collegamento tra Milano e Malpensa probabilmente per la contrarietà diffusa dei Comuni, la tratta verso Milano è stata stralciata, la S.S. 114 che abbiamo sempre chiesto venisse riqualificata, con la semplice eliminazione dei semafori e la creazione di rotonde e un sottopasso al Garden Viridea, la creazione di uno svincolo al posto del semaforo nell’immissione sulla tangenziale ovest a Baggio rimarrà così com’è anche perché in uno dei suoi lati si sta realizzando una pista ciclabile.
Sempre ammesso che venga realizzato in tempi brevi il ponte da seicento metri sul Naviglio di Leonardo, strada Vigevanese e stazione ferroviaria, il traffico veicolare si immetterà a imbuto sulla SP 114.
Intanto il mondo è cambiato, il territorio è cambiato, ha esigenze di mobilità profondamente mutate e le crisi ambientali e climatiche si sono notevolmente aggravate. Il consumo di suolo ha raggiunto valori indicibili e fuori controllo.
Ma l’aspetto più grave del complessivo progetto ANAS, nato per realizzare il secondo anello delle Tangenziali di Milano, è che comprende in futuro la trasformazione della tratta “A” Albairate- Magenta in una autostrada a pagamento e la realizzazione della TOEM (Tangenziale Ovest Esterna di Milano).
Questo vuol dire che parlare di Fiera agricola ad Abbiategrasso risulterà sempre più insensato.
Comitati No Tangenziale del Parco del Ticino e Parco Agricolo Sud Milano
Legambiente Circolo Terre di Parchi – Abbiategrasso
Associazione Parco Agricolo Sud Milano
video inaugurazione fiera QuiMIlano
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