mercoledì 30 novembre 2016

Referendum. 4 12 Voto No per tutelare l'ambiente, i diritti e il voto

I Verdi di Ossona e la lista civica Cambiamo Ossona, invitano a votare No al Referendum del 4 dicembre 2016,
Dal Sito della Federazione dei VERDI
la lettera di Angelo Bonelli
a seguire appello per il NO dei Verdi della Lombardia


        "Alcuni giorni fa l’organizzazione mondiale metereologica -WMO- ha annunciato che la concentrazione di C02 in atmosfera ha superato le 400 parti per milioni. Un dato drammatico che indica come siamo entrati in una nuova era climatica che comprometterà il futuro del pianeta e delle generazioni che verranno. Di fronte ad una minaccia alla sicurezza globale del pianeta, i modi di produrre dovrebbero cambiare verso una loro conversione ecologica e le legislazioni adeguarsi a questo cambiamento epocale per garantire un futuro equo e sostenibile. Qualcuno dirà, cosa c’entra tutto questo con il referendum costituzionale che si terrà (forse ?) il 4 dicembre prossimo? C’entra e cercherò di spiegarlo. La riforma della Costituzione, che è la legge fondamentale dello Stato, avrebbe dovuto contenere nei suoi principi il tema di questa sfida epocale: la lotta al cambiamento climatico, il principio di precauzione, la sostenibilità ambientale, la tutela dei territori  e il diritto alla partecipazione nelle scelte che incidono sull’ambiente. La riforma costituzionale votata dal parlamento non solo ha perso un’occasione storica non inserendo in Costituzione i principi succitati, ma è portatrice di un modello economico che riproduce gli errori del passato come ad esempio quello delle grandi opere, che hanno prodotto solo debito, anziché quello della manutenzione e messa in sicurezza dal rischio sismico e idrogeologico e non è un caso che le grandi banche mondiali  o istituti finanziari come Jp Morgan, Goldman Sachs e Fitch, alcune delle quali responsabili della crisi dei subprime del 2008 e di aver inquinato con titoli tossici l’economia mondiale, sostengono il Si alla riforma costituzionale."
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http://www.verdi.it/comunicati/30508-voto-no-per-tutelare-lambiente-per-le-future-generazioni.html

DOCUMENTO PER IL “NO” NEL REFERENDUM SULLA RIFORMA COSTITUZIONALE E SULLA CONNESSA LEGGE ELETTORALE
http://www.verdilombardia.it/verdi-per-il-no/
1. I Verdi italiani che sottoscrivono il presente documento ritengono sbagliato e inaccettabile che il referendum sulla riforma costituzionale, previsto per il 4 dicembre 2016, venga tramutato in una sorta di plebiscito a favore del Presidente del Consiglio Renzi e del suo Governo. Qualunque sia il giudizio che qualunque forza politica e qualunque cittadino o cittadina abbia nei confronti del Governo Renzi, che può essere positivo o negativo o anche articolato rispetto ai singoli provvedimenti del suo programma, nel referendum deve prevalere esclusivamente il giudizio sull’insieme della riforma costituzionale approvata dalla maggioranza del Parlamento secondo le procedure previste dall’art. 138 della Costituzione. Il quale art. 138 prevede anche la possibilità di promuovere un referendum (senza quorum di validità) su ogni legge di revisione costituzionale, qualora tale legge non sia stata approvata nell’ultima lettura da entrambe le Camere con i due terzi dei propri componenti. La riforma costituzionale è stata approvata con maggioranze di poco superiori al 50% e condizionate anche dagli effetti “drogati” determinati dalla legge elettorale “Porcellum”, poi dichiarata incostituzionale dalla Corte costituzionale. Il prossimo referendum è stato promosso tanto dalle forze politiche di opposizione, quanto dalle forze politiche di maggioranza: nel primo caso si tratta di un referendum “oppositivo” e nel secondo caso di un referendum “confermativo”, a seconda delle intenzioni politiche dei proponenti. 2. I Verdi che sottoscrivono il presente documento condividono la necessità del referendum, ma intendono esprimersi soltanto sulla materia costituzionale, e sulla strettamente connessa (anche se non sottoposta a referendum) legge elettorale per la Camera dei deputati (il cosiddetto “Italicum”), che ne costituisce il logico completamento, anche se si tratta di legge ordinaria e non di legge costituzionale. Noi riteniamo che una riforma costituzionale non debba mai essere legata alle sorti di alcun Governo “pro tempore”, perché la Costituzione, anche se riformabile e riformata, è la legge fondamentale che riguarda tutti i cittadini e le cittadine e anche tutte le forze politiche, a prescindere dalle transeunti maggioranze politiche che sostengono di volta in volta uno specifico Governo, e deve avere la capacità e possibilità di una lunga durata e validità, al di là delle singole contingenze politiche. Il popolo sovrano si è già pronunciato due volte con un referendum popolare su complesse riforme costituzionali. Nel 2001 il referendum ha confermato la riforma del Titolo V della seconda parte della Costituzione proposta dal centrosinistra, mentre nel 2006 il referendum ha bocciato la più ampia riforma costituzionale proposta dal centrodestra nel 2005. Nel primo caso la riforma era stata votata dal Parlamento durante il Governo Amato e confermata nel referendum durante il Governo Berlusconi. Nel secondo caso la riforma era stata votata dal Parlamento durante il Governo Berlusconi ed era stata bocciata nel referendum durante il secondo Governo Prodi. In nessuno dei due casi precedenti, dunque, il pronunciamento referendario ha avuto alcuna ripercussione sulle sorti dei Governi in carica. 3. La riforma elettorale, approvata con ripetuti voti di fiducia ed entrata in vigore il 1° luglio 2016, è strettamente connessa alla riforma costituzionale pur se attualmente non sottoposta a referendum, mentre nel prossimo futuro, dopo il referendum, sarà sottoposta al giudizio della Corte costituzionale anche alla luce della sentenza n. 1 del 2014 sulla incostituzionalità di alcuni aspetti essenziali della precedente legge elettorale (il cosiddetto “Porcellum”). Noi riteniamo che l’”Italicum” sia una legge inaccettabile sotto diversi profili. In particolare riteniamo sbagliato: I. che il premio di maggioranza possa essere dato anche a chi non ha raggiunto il 50% dei voti espressi e quindi non condividiamo il doppio turno, che permetterà di ottenere il premio di maggioranza anche sulla base del consenso di una ristretta minoranza di elettori (nell’attuale sistema tripolare e con i crescenti tassi di assenteismo, potrebbe realisticamente trattarsi anche solo del 20-25% degli aventi diritto al voto); II. che sia esclusa la possibilità di formare coalizioni, come invece è previsto sia per le elezioni regionali che per le elezioni comunali, senza che questo abbia comportato problemi di governabilità a livello regionale e locale, permettendo anzi una più ampia rappresentatività e un più ampio pluralismo sia tra le forze di governo che tra quelle di opposizione; III. che siano previsti i capilista bloccati decisi dalle segreterie dei partiti, senza possibilità per gli elettori e le elettrici di esprimere su di loro il voto di preferenza, e che per di più sia prevista per i capilista la possibilità di candidature plurime (fino a dieci!), mettendo in questo modo esclusivamente nelle mani dei segretari di ciascun partito la scelta verticistica e autocratica degli eletti, espropriando le elettrici e gli elettori di ogni possibilità di scelta e ritornando a realizzare conseguentemente una Camera dei deputati in grande prevalenza di “nominati” e non di eletti; IV. che tutto questo comporti di fatto una modificazione surrettizia della forma di Governo, arrivando ad una “democrazia di investitura” ed espropriando sostanzialmente il Presidente della Repubblica del potere di scegliere il Presidente del Consiglio incaricato, come previsto dalla Costituzione, arrivando invece ad una sorta di “investitura” obbligata al “capo” sulla base dei risultati consentiti dalla legge elettorale. 4. Per quanto riguarda la riforma costituzionale, riconosciamo che un giudizio analitico può far emergere sia luci che ombre, ma riteniamo che, nel suo insieme, si tratti di una riforma non condivisibile per il suo impianto complessivo. Tra gli aspetti positivi possono essere citati, ad esempio, la più rigorosa disciplina della decretazione d’urgenza (inflazionata in modo crescente anno dopo anno e ormai giunta a livelli inaccettabili anche col Governo Renzi) e la soppressione del CNEL, organismo ormai totalmente obsoleto per una classe politica, sindacale e imprenditoriale “a fine carriera”, divenuto irrilevante rispetto alle finalità originariamente immaginate (ma mai pienamente realizzate) per un simile organismo. Tuttavia entrambi gli obiettivi avrebbero potuto essere raggiunti con singole leggi costituzionali “ad hoc”, che avrebbero realisticamente trovato il consenso della quasi totalità del Parlamento e comunque, in caso di vittoria dei NO nel referendum, potranno essere realizzati nel prossimo futuro appunto con singoli provvedimenti di natura costituzionale, anche nell’ambito temporale dell’attuale legislatura. 5. Tuttavia le ombre e gli aspetti critici della riforma prevalgono nettamente sui pochi aspetti positivi. Il superamento del bicameralismo perfetto o paritario, obiettivo pur condivisibile, è stato realizzato in modo confuso e pasticciato, sia sotto il profilo della composizione del futuro Senato, sia sotto il profilo delle sue competenze legislative e del suo rapporto con la Camera dei deputati e con il Governo. Appaiono inaccettabili e contradditorie tanto le modalità di elezione indiretta, del resto demandate ad una futura legge ordinaria di cui non si conoscono le caratteristiche, quanto la sua natura politica: i futuri senatori rappresenterebbero le rispettive forze politiche e non certo i territori. E per di più i cittadini e le cittadine sarebbero espropriati del loro potere sia di elettorato attivo che di elettorato passivo. Inoltre la ripartizione delle competenze legislative tra Camera e Senato è stata effettuata, con il nuovo art. 70, in modo talmente confuso e complesso, da rendere incomprensibile il testo alla grande maggioranza dei cittadini e da rendere probabili innumerevoli conflitti di competenza difficilmente risolubili se non ricorrendo alla Corte costituzionale. 6. Per quanto riguarda l’altro fondamentale aspetto della riforma, e cioè la modifica del Titolo V in materia di autonomie regionali, anziché individuare alcune limitate e specifiche correzioni rispetto alla riforma introdotta nel 2001 dalla maggioranza di centrosinistra e confermata dal referendum popolare, si è scelta la strada di un totale stravolgimento dell’impianto precedente. Anziché arrivare ad una forma di federalismo o di regionalismo ben articolato ed equilibrato, si è arrivati ad una vera “controriforma” con una fortissima ricentralizzazione dei poteri in capo allo Stato, svuotando di poteri, competenze e responsabilità il sistema delle Regioni a Statuto ordinario, inserendo inoltre una “clausola di supremazia” e congelando invece gli effetti della riforma stessa per quanto riguarda le cinque Regioni a Statuto speciale. In questo modo si mette in discussione anche il dettato dell’art.5 della Costituzione, che ne è uno dei princìpi fondamentali. Inoltre la riforma costituzionale triplica le firme necessarie per le leggi di iniziativa popolare e riduce il quorum di validità per i referendum popolari solo a prezzo di un forte aumento (da 500.00 a 800.000) delle firme necessarie per la loro promozione, a fronte delle enormi difficoltà per la certificazione delle firme dei cittadini. 7. Complessivamente il combinato disposto del testo della riforma costituzionale e della complementare legge elettorale darebbe vita ad un assetto costituzionale e istituzionale fortemente squilibrato sul lato della presunta “governabilità” e a scapito della altrettanto essenziale, e fondamentale in democrazia, rappresentatività. Non sarà la campagna demagogica e populista sui costi della politica a poter strumentalmente coprire gli squilibri politici e istituzionali, il surrettizio cambiamento della forma di Stato e della forma di Governo, le incoerenze e le numerose complicazioni del procedimento legislativo, le ripercussioni negative sul sistema delle garanzie costituzionali e dei “pesi e contrappesi”, che dovrebbero sempre caratterizzare una autentica democrazia politica e una democrazia costituzionale, quali erano state delineate dal disegno dei padri costituenti nella Costituzione vigente. 8. Per tutti questi motivi, i Verdi che sottoscrivono il presente documento decidono di prendere posizione per il NO nel referendum costituzionale, fermo restando che i referendum chiamano in causa in primo luogo il voto delle cittadine e dei cittadini nella loro autonomia di scelta, mentre il ruolo delle forze politiche dovrebbe essere principalmente di informazione e di orientamento verso il voto popolare. In ogni caso, noi eviteremo di schierarci in organismi e comitati, pur legittimi, che perseguano il duplice obiettivo della vittoria dei NO nel referendum (obiettivo ovviamente da noi condiviso per le motivazioni indicate), ma anche della caduta del Governo Renzi. A livello nazionale e locale, noi parteciperemo liberamente a quei comitati per il NO che si caratterizzino esclusivamente per la presa di posizione critica, informata e motivata sul merito della riforma costituzionale e della connessa legge elettorale. 9. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, e con lui la Ministra Boschi, a nostro parere sbagliano radicalmente nel mettere sullo stesso piano l’esito del referendum del prossimo 4 dicembre e le sorti del Governo. Se il Governo dovesse dimettersi, sarà per sua autonoma e discutibile scelta, non per la volontà delle elettrici e degli elettori, che sono chiamati a pronunciarsi sul merito della riforma costituzionale e non sulla ipotizzata sconfitta del Governo. In ogni caso, se per propria decisione cadesse il Governo Renzi, non ci sarà alcun obbligo o automatismo di scioglimento delle Camere, essendo questa una esclusiva responsabilità del Presidente della Repubblica, il quale, per dettato costituzionale, dovrà eventualmente o rinviare l’attuale Governo alle Camere (non avendo ricevuto da esse la sfiducia) oppure, dopo opportune consultazioni parlamentari, individuare un altro Presidente del Consiglio. Se prevarranno i NO, è falso inoltre affermare che si chiuderà il capitolo delle riforme. È invece un capitolo che si potrà tempestivamente riaprire già in questa legislatura, sia per quanto riguarda le leggi elettorali per la Camera e il Senato, sia con singole modifiche costituzionali per le parti più largamente condivise e, nella prossima legislatura, con un Parlamento più democraticamente legittimato rispetto a quello espresso dal “Porcellum”, con la capacità di elaborare una riforma più equilibrata, più condivisa e più largamente partecipata. Questo documento è stato presentato e discusso nel Consiglio Federale Nazionale e sottoscritto dalle seguenti Federazione Verdi regionali: TRENTINO, LOMBARDIA, EMILIA ROMAGNA, PIEMONTE, LIGURIA, VENETO, FRIULI VENEZIA GIULIA, TOSCANA, UMBRIA, LAZIO, PUGLIA, CALABRIA, BASILICATA, SICILIA, SARDEGNA. (Abruzzo e Molise non sono federazioni formalmente costituite)


lunedì 21 novembre 2016

La Città Metropolitana e i controlli ambientali. Palazzo Isimbardi Milano 22 11 2016 h.16.30

30 anni fa, nascevano le liste Verdi, coordinate per la prima volta, ora, dopo 30 anni, nella ex provincia di Milano, un progetto analogo, per ridare voce ai territori e all'ecologismo, ormai, nuova incontrastata dottrina politica, che vede nella contraddizione in seno al sistema di produzione, mettendo tal sistema in discussione; rieccheggiano nell'aria le parole di Ivan Illich sulla "produzione di sprechi e di bisogni totalmente inutili e superflui" e "l'immensa accumulazione di merci" di Karl Marx.
Dove trova argine e si scontra il tutto? Sul passaggio successivo, quel superamento della merce da utile a vecchia e inutile, che rende rifiuto tutto; dove conferire i rifiuti?
In oltre, che senso ha un ente senza le gambe per camminare?
Come nel peggior romanzo distopico, dove alla tecnologia si unisce la distorsione della democrazia, che torna sui suoi passi a inventarsi censi e privilegi, di facciata, che non disturbano il manovratore e ad oggi, rischiano di non decidere e di non aver valore.
Di questo e altro, una prima pubblica occasione per parlarne con Alessandro Braga, consigliere metropolitano de La Città dei Comuni e gli altri consiglieri comunali della lista e cittadini interessati alla politica.
30 anni fa i Verdi, ora,
http://www.verdilombardia.it/30-anni-fa-nascevano-i-verdi/
siamo ancora qua, con la conferma della bontà del progetto e consapevoli dei limiti e dell'arroganza del potere economico e delle sue stragi; 185 ecologisti uccisi nel 2015 http://www.radiopopolare.it/…/la-strage-di-ambientalisti-d…/
Nota: La Città dei Comuni è un progetto in divenire nato per una esigenza di Democrazia da parte dei territori

lunedì 14 novembre 2016

30 ANNI FA NASCEVANO I VERDI ITALIANI

ANNI DI CONQUISTE ECOLOGISTE PER I DIRITTI, PER L’ECONOMIA CHE E’ DOVEROSO RICORDARE
da Angelo Bonelli  
30 anni fa, il 16 novembre del 1986, a Finale Ligure nascevano le liste Verdi: anni di importanti conquiste ecologiste per la società, la cultura, i diritti e l’economia del nostro paese. Conquiste che non hanno avuto quel giusto risalto e riconoscimento nel paese. C’è una domanda ricorrente che viene fatta da molti: ma i Verdi esistono ancora? Si esistono e pur essendo usciti dal 2008 dal parlamento, continuano ad essere presenti in molti territori e istituzioni locali, protagonisti di molte battaglie con oltre 100 tra consiglieri comunali e assessori, nonostante non siano presenti da oltre 10 anni nelle trasmissioni di informazione e nei talk show sia della televisione pubblica che privata.Le Liste Verdi sono state il primo tentativo riuscito, dopo gli anni del terrorismo in Italia, a ottenere rappresentanza istituzionale senza voler essere "partito". Questo è avvenuto grazie al contributo proveniente dalle positive esperienze delle università verdi, delle associazioni ambientaliste e dei gruppi pacifisti.
E' così che si è avviato il percorso che avrebbe portato i Verdi a farsi portavoce di istanze ecologiste e di un diverso modello di sviluppo economico non basato sulla crescita illimitata e il consumo bulimico delle risorse. E come trenta anni fa, ancora oggi quegli obiettivi rimangono sostanzialmente gli stessi. Ma con la presenza politica dei Verdi si possono sicuramente sottolineare e ricordare alcuni significativi obiettivi ottenuti per l’Italia e i suoi cittadini.
L’otto novembre del 1987 grazie a un referendum sostenuto da Verdi gli italiani dicono No la nucleare portando l’Italia a chiudere le centrali nucleari. Negli anni successivi grazie all’azione dei Verdi al governo si apre una fase nuova perché con il conto energia a sostegno delle energie rinnovabili l’Italia diventerà leader in Europa nella produzione di energie pulite nonostante il tentativo di molti governi compreso l’attuale di fermare le rinnovabili. Già nel 2012 l’Italia era prima con il 39% tra i grandi paesi Ue, a pari merito con la Spagna, per quota di energia rinnovabile nella produzione elettrica, davanti a Germania 24%. Oggi la quota di energia rinnovabile nella nostra produzione elettrica ha superato il 43%.
Il 3 giugno del 1990 i Verdi promuovono il referendum contro la caccia e l’uso dei pesticidi in agricoltura. Purtroppo il referendum non raggiunse il quorum a causa della campagna astensionistica attuata dalla lobby trasversale dei cacciatori e degli armieri. Ma quei temi referendari rimangono quanto mai attuali a partire dall’urgenza di garantire cibi sani, sicuri e liberi da veleni. Con la legge quadro sui parchi la 394/1991 voluta da quel piccolo e preparato, gruppo di parlamentari Verdi, l’Italia avrà un sistema di parchi nazionali e aree marine e conseguentemente parchi regionali mettendo sotto tutela e conservazione oltre 1,5 milioni di ettari di territorio. Una straordinaria operazione ambientale. Leggi come l’abolizione della pena di morte dal codice penale militare di guerra, i primi provvedimenti legislativi antismog la n.385/ 1989, per la difesa e il riassetto del suolo, la n.183/1989, la cessazione dell’impiego dell’amianto, la nuova normativa sulla caccia la 157/92, la razionalizzazione delle norme sui rifiuti, sull’inquinamento acustico, il divieto di trasformazione urbanistica delle aree percorse da incendi, lo stop agli Ogm in agricoltura per difendere il made in Italy enogastronomico, il conto energia per le rinnovabili, l’ecobonus per le ristrutturazioni edili in vigore dal 2007. Proprio l’ecobonus, voluto dai Verdi durante l’ultimo governo Prodi, ha dato un forte impulso all’economia nazionale e all’occupazione. Questa misura, ancora oggi in vigore, nel 2015 ha prodotto investimenti per 24.106 milioni di euro equivalenti a 351mila posti di lavoro fra occupazione diretta e indotta. L’elenco è lungo e dimostra come l’azione dei Verdi sia stata propositiva e costruttiva per il progresso del paese: sono stati detti ovviamente dei No assolutamente giusti che ancora oggi vengono ribaditi, come quello sul ponte sullo Stretto di Messina , 8 miliardi di euro di risorse che dovrebbero essere invece utilizzati per la messa in sicurezza dal rischio sismico e idrogeologico dell’Italia, o il no alle folli trivellazioni petrolifere che mettono a rischio i nostri mari e le nostre terre. "I cambiamenti climatici costituiscono una delle principali sfide attuali per l’umanità" scrive Papa Francesco nella Lettera Enciclica Laudato Si’ - Sulla cura della casa comune. Il messaggio del Papa arriva in un momento in cui le conseguenze drammatiche dei cambiamenti climatici sono sempre più gravi: saranno quasi 200 milioni i profughi climatici previsti dall’Onu entro il 2050 che fuggiranno da aree desertificate, carestie e guerre per il controllo delle risorse naturali. Alle sagge parole del Papa dobbiamo fare i conti con la preoccupante elezione di Trump a presidente degli Stati Uniti d’America che nel suo programma ha messo nero su bianco di voler mettere in discussione gli accordi sul clima e di costruire un‘America intollerante verso i più deboli. Anche in Europa e in Italia gli effetti dell’inquinamento e la crisi ambientale e climatica condizionano negativamente la vita della popolazione e dell’economia. Secondo l’organizzazione mondiale della sanità (Oms) e l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), «il costo economico dei circa 600.000 decessi prematuri e malattie provocate dall’inquinamento in Europa, raggiungevano, nel 2010, la cifra di 1.600 miliardi di dollari», ovvero 1.463 miliardi di euro. Un ammontare che equivale circa al 10% del P.i.l. dell’Unione Europea. L’Italia ha un governo che dal punto di vista delle politiche ambientali è certamente uno dei peggiori della storia della Repubblica: ha dato il via alla ripresa delle trivellazioni petrolifere, penalizzato le rinnovabili, approvato il decreto 91/2014 che sana l’inquinamento a mare e molto altro. C’è un’anomalia italiana che è quella di non avere avuto e di non avere un movimento Verde forte dal punto di vista elettorale come quello del Nord Europa. E’ un tema profondo questo, che evidenzia anche una differenza di visione della società e dei beni collettivi tra nord e sud Europa. Rimango profondamente convinto che a differenza del Nord Europa in Italia vi sia un deficit di etica della responsabilità. Ma la domanda è: l’Italia ha bisogno di una forza Verde, moderna e innovativa sganciata da vecchie logiche ideologiche, che sappia allearsi con chi mette al centro delle politiche di governo la conversione ecologica dell’economia e la lotta a tutte le povertà? E come deve organizzarsi e su quali basi? A questa domanda spero e auspico che si possa aprire una discussione anche critica ma propositiva per il bene del futuro del nostro paese. Mercoledì16 novembre alle ore 11 a piazza Montecitorio sarà presentato il libro dei 30 anni dei Verdi che ricorda tutte le leggi, le battaglie vecchie e nuove fatte per l’Italia. In ogni caso tanti auguri ai Verdi italiani.
Angelo Bonelli

lunedì 7 novembre 2016

Carapelli Inveruno. per una memoria e il testo della mozione unitaria

Venerd' 4 novembre 2016 si è svolto un corteo dal sito produttivo Carapelli al teatro Brera di Inveruno, dove si è tenuto il consiglio comunale aperto; una scena già vista, verrebbe da dire; ma ripercorriamo brevemente le vicende che dovrebbero essere ormai note
Una breve intervista prima del corteo, a seguire il video della mozione unitaria del consiglio comunale, a seguire il consiglio comunale di 3 anni fa e la mozione presentata 3 anni fa; come dire, 
le istituzioni si muovono, 
la percezione da "Uomo della strada" sono due: 
la politica che a parte qualche eccezione, non sa cosa fare, a dir poco "stucchevoli e inappropriati" alcuni interventi nel consiglio comunale.
secondo punto, che è più di un termometro, fuori dal sito carapelli, non una bandiera o striscione che espongano e evidenzino la tragica situazione; e penso che l'aggettivo tragico sia fin troppo neutro per descrivere quello che si sta rischiano, non solo per i lavoratori ma per l'est ticino.




e il 2013
consiglio comunale aperto che illustra le criticità del settembre 2013

mercoledì 2 novembre 2016

Grazie Verdi Ambiente e Società. piccoli passi per un mondo migliore

emozionato e stanco, riporto la "sintesi" (che condivido in pieno) di
Valentina Calicchia, giovanissima, ma già, per me e non solo, una pietra miliare dell'Ecologismo Italiano; come saprete anche per me è stato un anno importante e denso, nella distante lombardia, ma dopotutto è Italia e le esperienze premiate simbolicamente, dal veneto alla campania, alla slovenia, sono la "sintesi" di un impegno a 360 gradi di VERDI AMBIENTE E SOCIETA';
ringraziandola per l'impegno e passione costante che mi fa pensare di "essere meno solo, e anzi, in ottima, ma distante compagnia", Grazie Vale!!
Da Valentina Calicchia di Verdi Ambiente e Società: "Ogni anno, dopo la cerimonia di consegna dei premi Verde Ambiente, quello che rimane, oltre la naturale stanchezza, è l'emozione e la consapevolezza di aver incontrato persone che da quel momento cambieranno il modo in cui percepisci il mondo in cui vivi. Ogni anno, cerchiamo di premiare chi, secondo criteri il più possibile oggettivi, ha lasciato un segno evidente dell'importanza dei temi che sta trattando: l'ambiente, la legalità, la storia.


venerdì 28 ottobre 2016

Comunicato a blog unificati. 3 in uno. si, no, ttip.

Comunicato a blog unificati

separare dividere assottigliare, discriminare
la politca è società, l'arte è società, la storia è società
Ma cos'è società?
Certo non una spa,
o meglio non solo e nemmeno un altra azione giuridica,
dei funerali del Maestro Dario Fo, quel che ha colpito, è stata ancora, la solita corsa a frammentare e dividere:
puoi far arte, ma non politica, se fai politica, metti da parte l'arte, e poi, se ci scappa l'economia, allora, ahi ahi, vai via!
Ragion per cui, i due blog, gibo7 e gilbertorossid non han “monetizzazioni”, ovvero quel meccanismo che darebbe ipotetiche remunerazioni e rimangono come un solco di luce/energia nell'etere del web
ad uso e consumo di chi vuole, se vuole.

Pensiero della notte, aprir una libreria

e il mio intervento sul TTIP, dopo due brevissimi saluti alle iniziative referendarie, una sul Si con la mitica Patrizia Toia e i sempreverdi amici dei DS, già PC e margehrita, già popolari e democristiani, ora PD, in quel di Ossona e l'altra per il no, con altri amici e compagni di vecchia data in quel di Magenta e poi, quasi volando, a Rho, per una serata promossa dai gruppi di acquisto solidale (i GAS!) sul TTIP
ricapitolando, solo con gli acronimi e sigle, ci sarebbe da far impazzire un Tony Buzan della memoria!
Ma arriviamo ai concetti, e perchè, lo devo agli organizzatori degli eventi, sono passato e scivolato fino al convegnoincontro sul TTIP
il tema di fondo, è sempre lo stesso: la società, quale idea, quale forma e perchè?

una parola da mettere avanti PROPEDEUTICITA'
non puoi far questo, se prima non fai quello

conoscere la storia, gli ingredienti della storia, la forma di “cottura” e interpretazione e rielaborazione della storia, con occhi economici, microeconomici e marcoeconomici, ma senza scordarsi quelli geopolitici e senza scordar quelli geografici, poi, condiamoli con letteratura, teologia e semiologia, senza farci mancare un briciolo di antropologia,

riforma costituzionale!
Le ragioni del si, perchè il tempo passa, e.. perchè ho fatto un seminario di 4 lezioni con vari politologi europei e siamo ancora li, concludevano loro stessi, che forse, le costituzioni, son prima da applicare, prima di cambiarle, però, almeno se ne parla.

Le ragioni del no, come detto sopra, forse sarebbero da applicare, e almeno parlarne
scusandomi, non voglio banalizzare ma voglio arrivare alla sintesi del post; e si, tesi, antitesi e sintesi; con la citazione teologica direi, quasi sincretico!

Ttip, perchè puoi parlare di riso e pasta, o anche di minestra, ma se poi di legge, ti impongono solo la bistecca, hai voglia a parlar del primo, che questi l'han già cancellato e pensano solo al secondo (e a chi lo vende e serve e ci guadagna)

Ragion per cui, parlar d'Europa, di Politica, in quel di un consiglio comunale, non è distrazione ma la cosa più importante e nobile, magari, complessa e difficile, ma si studia per affrontare e superare queste complessità e perchè a quello si è chiamati, e in teoria votati, non per simpatia e accondiscendenza, ma si direbbe "competenza".

TTIP una sorta di costituzione mondiale.

Un concetto da riprendere, visto che le leggi, non arrivano da altri pianeti (forse si, ma qua si apre il filone esopolitico che tratterò nel futuro blog, “gibo nell'iperspazio”) e quindi ri-citare il vecchio saggio che sentenziava:  
le leggi sono la “cristallizzazione dei rapporti di forza tra i soggetti che si contendono il predominio” onde evitarne guerre e violenze.

Più che cercar di narrar verità, ho cercato musicalità nelle parole e nei versi.
Mica vi posso togliere il gusto di recarVi in biblioteca a cercar fior di volumi e saggi!


A voi, la favola dell'impegno civico, in versione youtube (Eco scriveva cose assai interessanti su questo cyberspazio, e vi invito alla sua lettura; tra l'alto molto divertenti)
(ovviamnete scorrendo nelle pagine web dei blog torvate approfondimenti e video, per questo non riassumo in un articoletto i vari temi accennati; solo sul ttip, mi pare, di aver registrato circa 6 ore di interventi, e sulla costituzione in rete ne trovate molte di più; un solo consiglio, seguire gli argomenti e la democrazia, serve per la democrazia, l'economia per l'economia e via di seguito, chi tende a confonderli, forse ha qualche interesse che nasconde)

A mille...

per il Parco del Roccolo e una politica regionale di gestione dei rifiuti

Importante e riuscita assemblea in quel di Busto Garolfo, presenti i Sindaci in rappresentanza dei territori dell'est ticino, dall'altomilanese, al magentino-abbiatense; importante intervento che ha "spolverato" le ambiguità messe in campo da, diciamo, "inesperti" della politica e della "normativa giuridica sulle competenze", da parte del Delegato Metropolitano a Parchi e Ambiente, Pietro Mezzi, il quale, verso fine assemblea è intervenuto, augurandosi che il "polso della situazione", torni, com'è di competenza agli organi politici e non ai tecnici che, va da sè, eseguono le indicazioni dei decisori politici.

martedì 18 ottobre 2016

UN TERRITORIO UNITO contro la discarica nel Parco del Roccolo

riceviamo e pubblichiamo;
con la piccola ma doverosa premessa che, va bene l'azione giuridica, ma qua è la politica che dve fare la politica e trovare di chi sono le responsabilità, ovvero di Regione Lombardia e del suo non voler cambiare il piano Cave e piano Discariche; e anche e soprattutto del PARCO DEL ROCCOLO e delle amministrazioni che lo compongono e sostengono, in quanto, dal 1985 non sono riuscite a coordinarsi e a far nascere un Parco che sia un vero Parco, ovvero con tutele e una soluzione politica di continuità e coerenza; certo, un lavoro arduo, ma a parte alcuni amministratori illuminati, pensiamo di non offendere nessuno a dire che le priorità dei comuni sono state altre.
In sintesi, i cittadini dell'Est Ticino, dei comuni del parco e non solo, dal 1985 chiedono un PARCO, che sia tale, non un soggetto che vive solo qualche giorno all'anno e che non ha autonomia decisionale e rimane comeuna semplice appendice (a peso) di alucne amministrazioni, o come una medaglietta di scarsa importanza.
Per ricostruire le vicende del parco, vi rimando ai video delle assemblee degli ultimi anni che ci han visto vincitori contro l'ipotesi di un Lager di Galline e sempre attenti sulle altre tematiche;
Colgo occasione anche per invitarVi alla presentazione del libro: Sentieri Proletari al Presidio No discarica tra Casorezzo e Busto Garolfo
http://cambiamoossona.blogspot.it/2016/10/sentieri-proletari-libro-mercoledi-19.html


ASSEMBLEA PUBBLICA
lunedì 24 ottobre, alle ore 21,00
Sala Don Besana, via Manzoni 51,  Busto Garolfo

mercoledì 12 ottobre 2016

La Città dei Comuni elegge Alessandro Braga. Grazie a tutti!

Elezioni Metropolitane di Milano; elezioni di secondo livello, sapete già la mia posizione e quella dei Verdi, ovvero, si deve ridare il voto a TUTTI i cittadini della Città Metropolitana di Milano, ovvero quell'ente che sostituisce la Provincia di Milano e pare superfluo ripetere come è l'organo istituzionale più utile e vicino al territorio e alle istanze territoriali; nonostante le competenze che Regione Lombardia ha avocato a se con la legge Regionale di fine novembre 2015.
Elezioni Metropolitane, importante e significativo risultato della
Lista Civica  LA CITTA' DEI COMUNI  http://lacittadeicomuni.blogspot.it/
che riesce a eleggere un consigliere metropolitano, nella persona di Alessandro Braga e più che il singolo eletto ha dimostrato, raccogliendo le firme necessarie per presentare la lista, che i territori della ex provincia di Milano, non si rassegnano a venir considerati cittadini di serie B, anzi.
La lista Città dei Comuni ha anche, a mio avviso, spostato l'equilibrio del Partito Democratico che dopo le prime ipotesi di presentare una lista singola e monopartito (cosi le voci di corridoio) ha presentato una lista di centrosinistra, dove il più votato è stato l'Ex Assessore Provinciale dei Verdi, l'ottimo e competente Architetto Pietro Mezzi; altro "ambientalista" nella lista di centrosinistra, eletto come riferimento per l'area Martesana è il bravissimo e seguitissimo Sindaco di Cassano d'Adda, Roberto Maviglia; chiaro come il sole, se non ci fosse stata la lista La Città dei Comuni, il rischio di "Milanocentrismo" sarebbe stato più forte.
Importanti risultati per tutti i candidati della lista LA CITTA' DEI COMUNI, come una novella bussola, ci siamo espressi per dar voce ai territori e nei suoi assi cardinali.
La città dei comuni è stata viva espresisone di quel Civismo serio e competente che guarda al mondo della società civile e degli interessi collettivi, non al finto civismo di chi, incompetente di politica, per coltivare i propri particolari interessi, e approfittando del momento infelice dei Partiti, si maschera da civico e fa i propri interessi, dimenticando le istituzioni pubbliche.
Unimportante riconoscimento alla Federazione dei Verdi e i circoli dell'est ticino, che han visto nella mia persona un candidato da sostenere, e ai gruppi civici di sinistra, da Inzago Bene Comune e alle liste civiche di sinistra che si sono impegnate in questo importante risultato, oltre ovviamente a chi ha voluto mandare segnali al Partito Democratico di riscoprire le sue origini di sinistra e di non cadere nelle derive personalistiche del premier, come sta avvenendo per il Referendum Costituzionale del 4 dicembre.

Sono molto soddisfatto del mio risultato personale, essendomi impegnato più per promuovere la lista che la mia candidatura, lo ritengo un traguardo notevole e oltre ogni aspettativa, ho senz'altro pagato l'ingenuità di non esplicitare un richiamo alla preferenza personale, ma, mi conoscete, per me la politica sono idee, proposte e sogni (di cultura, di pace, di ecologia, di evoluzione),e non certo cariche e ruoli; importanti anch'essi, ma che nella mia genuinità e bontà, non riesco ancora a vedere come riferimento e preferisco impegnarmi nel proporre momenti di cultura.
Il mio voto "cifra individuale ponderata" è stato 4515.  La ponderazione di lista è 4102, quindi ho raccolto ben 413 punti, considerando che sono stati espressione per lo più dei piccoli centri, dove ad esempio, un voto di un consigliere valeva 5 punti, è stato senz'altro un risultato che mi riempie di gratitudine verso tutti i colleghi consiglieri e significa un importante riconoscimento per il mio ruolo da Consigliere Comunale e viste le mail di congratulazioni anche da EcoAttivista e VideoMaker e "giornalista ambientale".

Con sincera emozione, colgo l'occasione per ringraziare Voi tutti che mi seguite.
Voglio ringraziare pubblicamente anche tutti i sostenitori della lista civica La Città dei Comuni,
Grazie

Gilberto


per informazioni vi rimando al sito de LA CITTA' DEI COMUNI
http://lacittadeicomuni.blogspot.it/2016/10/com-stampa-la-citta-dei-comuni-in.html

e della Città Metropolitana di Milano
http://www.cittametropolitana.mi.it/export/sites/default/portale/chi_governa/consiglio_metropolitano/verbale-proclamazione-eletti.pdf

martedì 11 ottobre 2016

diamo voce al Parco del TIcino e al Parco del Roccolo.

due parchi, due entità, pare, incomunicanti, molto diverse, uno, un parco regionale e l'altro un parco sovracomunale; in comune, una sorta di "dimenticanza"
il Ticino, il tema delle acque 
il Roccolo , il tema del suolo
e Milano, la Milano Metropolitana, ancora in difficoltà per la qualità dell'aria
in tutto questo, l'energia, il cosiddetto fuoco, il quarto elemento, trova la sintesi, tra gestione elle acque (idroelettrico) e consumo del suolo e mobilità; invece di promuovere mezzi pubblici comodi, puntuali e funzionali, alcuni, pensano a mostri d'asfalto.
un Saluto dal Fiume e 

un saluto dal Parco del Roccolo


martedì 20 settembre 2016

Elezioni Consiglio Metropolitano di Milano Città Metropolitana

Il 9 ottobre, i consiglieri Comunali e Sindaci dei comuni della Città Metropolitana di Milano, sono convocati a Palazzo Isimbardi per eleggere i nuovi componenti del Consiglio Metropolitano di Milano;
si tratta di elezioni di secondo livello;
La lista Civica Ecologista Cambiamo Ossona e le liste civiche di opposizione dell'Est Ticino han deciso di candidarmi in loro rappresentanza all'interno della "Lista Civica   La Città dei Comuni"; colgo occasione per ringraziarli pubblicamente per la fiducia riposta in me, rimarcando che, vista la complessità e difficoltà insita in queste elezioni di secondo livello, che prevedeono il voto ponderato a seconda delle dimensioni demografiche dei singoli comuni, non sarà tanto il singolo consiliere se verrà eletto, quanto il progetto politico, volto a dare voce ai piccoli comuni e a chiedere una organicità e rappresentanza di tutto il progetto di Milano Città Metropolitana.
Tornando agli arbori della Democrazia, giova ricordare che "le istituzioni siamo noi, e sta a noi farle vivere"; quindi un progetto per proporre e per creare una visione e una responsabilità di governo Metropolitana che vada oltre i singoli comuni, come in tutte le città metropolitane del globo.
SalutandoVi, vi rimando ai link della lista civica  CAMBIAMO OSSONA
http://cambiamoossona.blogspot.it/2016/09/milano-citta-metropolitana-cambiamo.html
e della LISTA CIVICA   LA CITTA' DEI COMUNI
 http://lacittadeicomuni.blogspot.it/
per avere maggiori informazioni

questa l'illustrazione del Prgetto civico  La Città dei Comuni, dopo la presentazione della lista, a cura di Fiorello Cortiana, Alberto Pacchioni e Massimo Gatti

il simbolo della lista civica  LA CITTA' DEI COMUNI




lunedì 19 settembre 2016

Elezioni Berlino, risultati e analisi. (seri e sinceri)

salutando con favore i risultati elettorali di Berlino,
per chi legge il tedesco il link dei GRUNEN
http://www.gruene.de/ueber-uns/2016/neustart-mit-gruen.html?pk_campaign=agh16-berlin-hero

per l'analisi italiana dal Corriere
http://www.corriere.it/esteri/16_settembre_18/berlino-voto-nuova-batosta-merkel-partito-anti-immigrati-entra-parlamento-locale-205c2470-7db6-11e6-a52b-23618613e7e7.shtml

mi sento di condividere la lucida analisi di Marco Boato, che condivido in toto

Il risultato dei Verdi di Berlino è molto buono, anche se non mi rallegra la sconfitta grave di Spd (che conserva la guida del governo di Berlino, tuttavia) e della Cdu, dovuta soprattutto all'aggressività della AfD sul tema degli immigrati, sul quale io sono solidale con la Merkel. Ora la 'grosse Koalition' Spd-Cdu non ha più la maggioranza per governare. Le due alternative sono: o un governo Spd-Verdi-Linke ('rosso-verde-rosso', dicono in Germania) oppure un governo Spd-Cdu-Verdi. In ogni caso i Verdi sono ora indispensabili per qualunque maggioranza a Berlino. Complimenti e auguri!

giovedì 15 settembre 2016

emergenza ticino. davvero emergenza?

solo due righe sull'emergenza TICINO,
emergenza che potrebbe non esser tale
da VARESE NEWS
E’ mezzogiorno di lunedì 5 settembre. Il termometro segna i 30 gradi e non c’è una nuvola in cielo. Improvvisamente però il livello dell’acqua che entra nel lago Maggiore inizia a salire, raddoppiando la portata una manciata di ore. Ma poi, sempre all’improvviso, quel flusso si arresta. E così nel giro di mezzora l’acqua passa da 130 metri cubi al secondo a meno di 100 con un crollo verticale che è stato registrato dal sistema di rilevatori presenti sul bacino
«Quella chiaramente non è pioggia -commenta il vicepresidente del Parco del Ticino, Luigi Duse- ma è l’acqua di qualche invaso alpino che è stato aperto, probabilmente per fornire l’energia a qualche centrale elettrica». Una situazione che si è verificata anche nei giorni successivi con vere e proprie ondate di piena e che porta il Parco all’amara considerazione che «l’acqua per salvare il lago Maggiore e Ticino da qualche parte c’è, solo che viene usata per scopi diversi». I tecnici dell’ente stimano infatti che la capacità complessiva del Verbano e di tutti i bacini naturali e artificiali che lì affluiscono e di oltre 100 miliardi di litri e una parte questi, specialmente in territorio svizzero, sono ancora ricchi di riserve idriche.
http://www.varesenews.it/2016/09/lacqua-per-salvare-ticino-e-lago-maggiore-ce-volendo/550279/

scrivere di vita e di morte. un silenzio mancante e sproloqui assordanti

i social network per indurci ad esprimerci di getto, ci chiedono in prima scheramta
"a cosa stai pensando"
e allora via di getto, consumismo compulsivo, volto a scrittura ed espressioni compulsive, e ora, che da scrivere per invitare a riflessioni e analisi ce ne sarebbe fin troppo, il tutto è esaurito e stanco dalla drammatica atrocità;

impossibile far chiarezza, solo narrare episodi,
mi ritrovo in vari pensieri letti su fb, tra cui quelli che invitano al silenzio e si chiedono che società stiamo diventando

a cosa sto pensando? che tu, caro facebook, condizioni anche troppo la vita della gente, come i social network, o prima i giornali e i media; sto pensando che oggi è morto un lavoratore che difendeva il proprio posto di lavoro e quello di tutti i suoi colleghi e i diritti di tutti noi a una vita migliore, 
penso che ieri s'è uccisa una ragazza mandata alla gogna mediatica, 
sto pensando a quella stuprata per 3 anni dai futuri "dirigenti" di questo paese, tutti di famiglie bene e l'omertà di quel paese che non va nemmeno a una fiaccolata, 
penso a quella ragazza stuprata in bagno e le amiche a videoregistrarla, 

sto pensando ai miei ultimi 5 anni di mediattivista a fare video per divulgare verità che la stampa dimentica e cancella, penso alle cose buone, alle cose cattive, 
penso al fatto di aver dato voce a chi voce non aveva e non ha, 
penso alle due denunce che ho fatto perchè la mia immagine e il mio nome sono stati usati per insultarmi e sbeffeggiarmi, (e da ultima denuncia, anche per "indicizzare" un sito di razzisti)
sto pensando che se credessi al web, dopo ogni volta che ho visto come mi insultavano e deridevano o anche la stampa, e i suoi complottini, quando si inventano denunce e altre balle; 

penso che, si, 
se credessi a quelle cose, non avrei retto nemmeno io, ma penso ad altro, 
credo ad altro, 

credo nella solidarietà, credo nell'amicizia, credo ai compagni di studio, di lavoro, di attività, di strada, credo che un giorno migliore ci sarà, perchè ci deve essere, in tanti lavoriamo per quello, credo che la banalità e la superficialità del male, si superano con un sorriso e nel sentirsi vivi. 

ma è difficile, quanto è difficile, la notizia di Piacenza ,mi catapulta a un decennio fa, 

fuori dalla zucchi di Casorezzo, sdraiati per terra, per difendere i posti di lavoro, e non solo, ma la vita di un paese, poi, ci penso, c'era pure la sorella del sindaco di ossona che non mi fa nemmeno pubblicare i consigli comunali dove provo a portare umanità e dignità, e in quella sede istituzionale provo a difendere i diritti, 
provo, ci provo; 
dar voce a chi non ha voce.

provo a comprendere la società, provo a darne narrazione a costruir memoria, su una pagina facebook? anche. 

ci provo
cosa penso? che forse un black out, tutti senza corrente e quella favola vera di new york tutti in strada.
penso che, anche se scrivo le cose più belle, tanto è un algoritmo che decide chi e come vedrà questo post, cosi funziona il web
buona notte che domani sia un giorno nuovo

ops, dimenticavo, il problema è il burkini 

martedì 13 settembre 2016

se 900 video vi sembran pochi!

Giornata importante per Milano, all'Urban center, ospite il delegato dell'assessorato all'ambiente di 
New York, per l'occasione la diretta web e.. stesso posto, qualche anno dopo, un brillante ed estemporaneo esperimento
vi riporto i miei commenti sui socialnetwork per esprimere il mio
 stupore, sorpresa, soddisfazione e gioia!

Grazie Milano!!! Mi sembra ieri, pc portatile, dal pianerelottolo con web cam per la prima improvvisata diretta dall'Urban Center e lo sguardo stupito di quasi tutti: "ma come fai? Si può?" E ora è realtà per tante realtà 
Le idee buone sono tali se vengono copiate e replicare!!

(nel gruppo facebook del comune dove sono Capogruppo Consiliare per la lista Civica Ecologista Cambiamo Ossona)
Non solo Ossona. E.. 
una giovane studentessa mi ha fatto capire che devo narrarVi il mio impegno politico e culturale extraossona, e, 
lo dico in poesia 
"i confini sono solo nella testa di chi ha pregiudizi".
Grazie anonima studentessa (ho verificato un voto in meno.. esame splendido, comunque)
Dalla pagina pubblica "Gilberto Rossi" https://www.facebook.com/gibogilbertorossi/?fref=ts
Conosci Gilberto detto "Gibo" se:
Sai chi ha dato una spinta nazionale alle dirette e videoregistrazioni delle iniziative etiche, sociali e culturali!!
Grazie all'urban center, a Youtube e a Facebook per aver consentito queste documentazioni.
(Grazie ai prof e ai comp@s di ricordarmi che la storia e il quadro, lo vedi solo quando esci dal dipinto; il cosiddetto, osservare fuori dal centro)
#gibonellospazio è questo!!
Una idea che si moltiplica e diventa pratica
grazie #Milano
Grazie a chi mi sopporta e mi supporta!!


ricostruiamo un po'
la diretta improvvisata 14 giugno 2013  all'urban center
https://www.youtube.com/watch?v=2jXeTdFTfAk

i miei video, su COERENZAETRASPARENZA
https://www.youtube.com/user/coerenzaetrasparenza/videos

e il video dell'URBAN CENTER
che mi ha "illustrato" e sottolineato, il significato del mio impegno e di quella felice intuizione
https://www.facebook.com/156182027759909/videos/1262625907115510/?pnref=story

vi auguro una buona giornata e vi saluto con l'immagine che scelsi per
COERENZAETRASPARENZA
e come tutte le cose buone, belle e giuste, si fa prima a farle che a narrarle



lunedì 12 settembre 2016

Buon Compleanno Radio Popolare! una serata da brividi al Carroponte di Sesto S.Giovanni


Sabato sera è stata una serata incredibile e fantastica, oltre ogni aspettativa;
grandissimi Afterhours e Daniele Silvestri e grandissimi lo staff e tutta RadioPopolare

un piccolo omaggio all'impegno di Radio Popolare per la libertà di informazione
Buon compleanno Radio Popolare!!
Per chi, per 1/2 secondo si è chiesto il senso della bandiera "no nuke", era il nostro omaggio all'instancabile impegno di #libera #informazione di #radiopop 40 anni fa, Seveso, e immancabile a narrare, voce fuori dal coro,
quello che il potere voleva nascondere.

martedì 6 settembre 2016

IL SECOLO DEI RIFUGIATI AMBIENTALI?

CONVEGNO INTERNAZIONALE
IL SECOLO DEI RIFUGIATI AMBIENTALI?
Analisi, proposte, politiche
Milano, 24 settembre 2016 | Palazzo Reale
Piazzetta Reale, 14 | (MM Duomo)
Organizzato da Barbara Spinelli – GUE/NGL
Con il patrocinio e la partecipazione di:
Università degli Studi, Centro europeo di eccellenza Jean Monnet
Associazione CostituzioneBeniComuni
Associazione Diritti e Frontiere
Associazione Laudato si’
Gruppo consiliare Milano in Comune, Comune

Carta della Terra

venerdì 26 agosto 2016

Gli algoritmi sono un tema politico. Di Dominique Cardon

una lettura illuminante e dirimente per la comprensione del "quotidiano";
sulla "costruzione della realtà e della percezione della realtà"; articolo a cura del Sociologo Dominique Cardon, pubblicato sul Corriere della Sera di givoedì 25 agosto 2016 (sotto il link)
corriere articolo gli algoritmi sono politica
Il sociologo francese Dominique Cardon, di cui uscirà il primo settembre il saggio Che cosa sognano gli algoritmi (Mondadori Università)

Nell’era dei Big Data, le nostre esistenze sono guidate in misura sempre maggiore dai calcoli degli algoritmi. Il PageRank di Google decide quali informazioni sono importanti per noi. Il newsfeed di Facebook ci mostra alcuni contenuti e ce ne nasconde altri. Indifferente al paesaggio, il Gps della nostra auto ci guida lungo l’itinerario più efficiente. Gli algoritmi di raccomandazione, su Amazon ma anche sui siti di incontri, ci consigliano i prodotti o le persone che più ci somigliano… Per quanto possa sembrarci libera, ricca e differenziata, la nostra esperienza dei mondi digitali, in realtà, viene sempre più calcolata da altri secondo criteri che sfuggono alla nostra conoscenza e comprensione.

mercoledì 24 agosto 2016

finti ecologisti e ambientalisti crescono; non caschiamoci

finti ecologisti e ambientalisti crescono, 
un circolo di legambiente che vaneggia sull'utilità di fare terzo e quarto binario tra vanzago e legnano... quando basterebbe adoperare adeguatamente i binari esistenti, con 9 carrozze per i treni pendolari e coordinare i treni merci,
un comitato "salviamo il paesaggio", fatto da ex amministratori di destra, in combutta con l'ultimo blog leghista fa confusione per "difendere i leghisti in regione"
questo fa solo sorridere, legambiente ogni giorno perde iscritti
(purtroppo, ma si capisce il perchè)
(salviamo il paesaggio, ha necessità di coordinarsi e tutelarsi da chi lo usa come specchietto per le allodole), la lega non esiste, e quindi non c'è problema.
escono i dati sul MOSE, il sistema di paratie contro l'acqua alta a Venezia, praticamente già da rifare talmente è mal concio e..
milano un appalto di 80 milioni di euro per gestire il verde pubblico, quando basterebbe dare direttive agli organici già presenti
si, in 192 secondi ne ho viste già troppe,
una sola convinzione, serve una FEDERAZIONE DEI VERDI, come in Germania, puntuale, radicata sul territorio e radicale nella visione del mondo, radicale nella proposta delle soluzioni, radicale, seria e coerente;
non una agenzia del greenwashing per il potente di turno
#verdi #egp #greens #salviamoilpaesaggio #legambiente #ecologia #mobilità #ferrovia


se vi va
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