domenica 23 luglio 2023

Bici e Parigi. Merci Anne

 Il testo e la foto sono di Omar di Felice, il grazie nel titolo, è il mio, per Anne Hidalgo maire de Paris (Sindaco di Parigi) 

“PER IL CAMBIAMENTO CI VUOLE TEMPO”.

Poi torni a Parigi, solo 3 anni dopo l’ultima volta, e ti cadono gli occhi: me ne avevano parlato di quanto fosse cambiata la mobilità, ma vederlo con i propri occhi fa un altro effetto.

Interi viali in cui lo spazio per le auto è stato ridotto ben oltre la metà in favore di larghe piste e corsie ciclabili.

Ora le auto, quasi ovunque, hanno una corsia stretta riservata a loro mentre ciclisti e pedoni hanno la gran parte dello spazio delle strade a loro disposizione.

E parliamo di una città con alto livello di traffico, in cui le persone si spostano con ogni mezzo possibile ma che ha capito quale sia il futuro a cui bisogna tendere.

[EDIT > Tra l’altro ho notato solo ora che l’unica auto che si vede in foto ha la targa italiana 😂. Il vizio di girare in macchina non ce lo leviamo neanche all’estero]

Aggiungo, che prima di ridurre le corsie per le auto, Parigi, ha promosso la mobilità ciclabile con incentivi economici a chi usa la bici, ha un trasporto pubblico efficiente etc etc, dopo queste "proposte", hanno tolto le macchine.

Trovate le differenze con le policy della destrarose' di Milano, e le sue tasse, da ecopass ad area c, al nazismo classista gentrificatore di area b (uso il termine nazismo, perché si tratta di una discriminazione totalitaria verso chi non risiede in città). 

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