Houston, we have a problem: we're excited about the discovery of seven Earth-sized planets orbiting a nearby star, but let’s take more care of the one we’re already on! #Divest #TRAPPIST1
Houston, abbiamo un problema: siamo emozionati per la scoperta di sette pianeti simili alla terra che orbitano intorno a una stella vicina, ma prendiamoci più cura di quello dove siamo già su!
giovedì 23 febbraio 2017
Houston, we have a problem
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Buon Compleanno Verdi Europei!!
22 febbraio 2004
nasce il primo partito europeo
European Green Party
l'unione delle realtà Verdi di tutta europa,
per dar voce e rappresentanza alle istanze di conversione ecologica della società,
dar voce e sostegno ai territori.
Per promuovere un'Europa dei diritti, dei popoli, dell'accoglienza e,
Europa, strumento di pace.
Andiamo avanti.
Buon compleanno Verdi Europei
nasce il primo partito europeo
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l'unione delle realtà Verdi di tutta europa,
per dar voce e rappresentanza alle istanze di conversione ecologica della società,
dar voce e sostegno ai territori.
Per promuovere un'Europa dei diritti, dei popoli, dell'accoglienza e,
Europa, strumento di pace.
Andiamo avanti.
Buon compleanno Verdi Europei
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venerdì 17 febbraio 2017
Vogliamo respirare! Mozione per la qualità dell'aria.
In occasione del consiglio comunale del 26 gennaio 2017 ho proposto la seguente mozione.
Vi riassumo brevemente i perchè e la necessità nei primi secondi di questo video
dal sito della Lista Civica Cambiamo Ossona
Mozione urgente, eravamo all'8° giorno di sforamento dei limiti; il Sindaco di Ossona Venegoni ci ha asssicurato la convocazione presto di un consiglio comunale per la discussione; rimaniamo fiduciosi in attesa.
Esplicitiamo, i Verdi e Cambiamo Ossona non ritengono che le soluzioni all'inquinamento siano solo divieti, ma anzi, delle proposte e opportunità per promuovere stili di vita sostenibili e compatibili e non gravosi per il genere umano e il pianeta terra e tutti i suoi ospiti.
26 1 2017
Oggetto: Mozione per la qualità dell'aria.
Considerato il perdurare superamento dei limiti imposti dall'Unione Europea di 50 mcg/metro cubo a salvaguardia della salute.
Considerando le proposte i tavoli avviati dal delegato metropolitano Pietro Mezzi nell'ambito delle sue deleghe in Città Metropolitana di Milano
Cambiamo Ossona chiede che il Consiglio Comunale di Ossona:
impegni il Sindaco o un Consigliere Comunale delegato a seguire i tavoli di Milano Città Metropolitana per ridurre lo smog e per la mobilità dolce;
Impegni il Sindaco a sollecitare gli enti e agenzie di coordinamento delle municipalità dell'Est Ticino, come Agenda 21 e le direzioni dei PLIS e dei tavoli dedicati al tema mobilità già istituiti negli scorsi anni, a convocare un incontro pubblico tra le amministrazioni dell'Est Ticino, aperto ai cittadini, pendolari e stake holders dei temi di mobilità e trasporto pubblico; i medici di base; per sensibilizzare sul tema e studiare soluzioni e avviarne le sperimentazioni necessarie.
RingraziandoVi per l'attenzione
colgo l'occasione per porgere distinti saluti
Esplicitiamo, i Verdi e Cambiamo Ossona non ritengono che le soluzioni all'inquinamento siano solo divieti, ma anzi, delle proposte e opportunità per promuovere stili di vita sostenibili e compatibili e non gravosi per il genere umano e il pianeta terra e tutti i suoi ospiti.
26 1 2017
Oggetto: Mozione per la qualità dell'aria.
Considerato il perdurare superamento dei limiti imposti dall'Unione Europea di 50 mcg/metro cubo a salvaguardia della salute.
Considerando le proposte i tavoli avviati dal delegato metropolitano Pietro Mezzi nell'ambito delle sue deleghe in Città Metropolitana di Milano
Cambiamo Ossona chiede che il Consiglio Comunale di Ossona:
impegni il Sindaco o un Consigliere Comunale delegato a seguire i tavoli di Milano Città Metropolitana per ridurre lo smog e per la mobilità dolce;
Impegni il Sindaco a sollecitare gli enti e agenzie di coordinamento delle municipalità dell'Est Ticino, come Agenda 21 e le direzioni dei PLIS e dei tavoli dedicati al tema mobilità già istituiti negli scorsi anni, a convocare un incontro pubblico tra le amministrazioni dell'Est Ticino, aperto ai cittadini, pendolari e stake holders dei temi di mobilità e trasporto pubblico; i medici di base; per sensibilizzare sul tema e studiare soluzioni e avviarne le sperimentazioni necessarie.
RingraziandoVi per l'attenzione
colgo l'occasione per porgere distinti saluti
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EX SCALI FERROVIARI, LA CITTA' DEI COMUNI: PRESERVARE LA NATURA PUBBLICA DELLE AREE
COMUNICATO STAMPA
EX SCALI FERROVIARI, CITTA' DEI COMUNI:
L'IMPEGNO DEVE ESSERE PRESERVARE LA NATURA PUBBLICA DELLE AREE
EX SCALI FERROVIARI, CITTA' DEI COMUNI:
L'IMPEGNO DEVE ESSERE PRESERVARE LA NATURA PUBBLICA DELLE AREE
Milano, 17 febbraio 2017 – In merito alla discussione in corso sulla riqualificazione delle aree dismesse degli scali ferroviari milanesi, come Città dei comuni riteniamo fondamentale
il mantenimento della natura pubblica di quelle aree, in modo da evitare una deriva privatistica del loro utilizzo.
Allo stesso modo riteniamo che sia necessaria una discussione che permetta in modo veramente partecipato ai cittadini interessati, che non sono solo quelli milanesi, ma quelli di tutta la città metropolitana, di dire la loro sul futuro di quelle aree.
Per questa ragione il nostro consigliere metropolitano Alessandro Braga ha presentato una mozione in consiglio metropolitano,
i consiglieri e i sindaci che hanno dato vita a La Città dei Comuni faranno altrettanto nei loro consigli e invitiamo tutti i consiglieri comunali dei comuni della città metropolitana a fare lo stesso nei loro.
Gruppo Consiliare Metropolitano
LA CITTÀ DEI COMUNI
il mantenimento della natura pubblica di quelle aree, in modo da evitare una deriva privatistica del loro utilizzo.
Allo stesso modo riteniamo che sia necessaria una discussione che permetta in modo veramente partecipato ai cittadini interessati, che non sono solo quelli milanesi, ma quelli di tutta la città metropolitana, di dire la loro sul futuro di quelle aree.
Per questa ragione il nostro consigliere metropolitano Alessandro Braga ha presentato una mozione in consiglio metropolitano,
i consiglieri e i sindaci che hanno dato vita a La Città dei Comuni faranno altrettanto nei loro consigli e invitiamo tutti i consiglieri comunali dei comuni della città metropolitana a fare lo stesso nei loro.
Gruppo Consiliare Metropolitano
LA CITTÀ DEI COMUNI
a seguire il testo presentato al Protocollo del Comune di Ossona
e il testo presentato dal Consigliere Metropolitano Alessandro Braga al Consiglio di MIlano Città Metropolitana
IL Gruppo Consiliare La Città dei Comuni sta lavorando a una iniziativa di approfondimento in merito;
nel frattempo, ho avuto la fortuna di assistere a questa inziativa con interventi di
Luigi Caprarella architetto, urbanista,, autore di numerosi PRG e PGT
e di Sergio De La Pierre
Docente di Sociologia generale presso la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano e di Sociologia urbana presso la Scuola di Empoli di Pianificazione dell'Università di Firenze.
Vi consiglio la visione, per la chiarezza espositiva della materia urbanistica e normativa.
MOZIONE
SCALI EX FERROVIARI DELLA CITTÀ DI MILANO
IL CONSIGLIO COMUNALE DI OSSONA Milano Città Metropolitana
Considera il recupero urbano della cintura ferroviaria e degli scali milanesi l’occasione più importante di riorganizzazione urbanistica del Comune di Milano, dei suoi nove Municipi e di 134 Comuni con effetti significativi nella fase di costituzione della Città metropolitana milanese e delle sue zone omogenee.
Prende atto che la natura delle funzioni che verranno allocate su quelle aree, servite dalla rete ferroviaria, e le scelte di organizzazione urbana relative, interesseranno un'area ben più vasta di quella del perimetro della Città Metropolitana stessa.
Consapevole che ciò comporta una grande complessità nella gestione amministrativa delle trasformazioni urbane e territoriali, tenuto conto della contestuale risignificazione dell'area che ha ospitato EXPO 2015.
Consapevole che la funzione, il ruolo e l'identità della Città Metropolitana di Milano verranno fortemente caratterizzate dalla qualità di questo processo di trasformazione.
Consapevole che sono una facoltà e una responsabilità della politica pubblica e di tutte le sue istituzioni creare le condizioni di pianificazione e di indirizzo affinché un Sistema Territoriale Qualitativo sia l'esito di questo processo di trasformazione. Ciò significa qualità ambientale, qualità sociale, qualità delle infrastrutture, qualità dei servizi.
SCALI EX FERROVIARI DELLA CITTÀ DI MILANO
IL CONSIGLIO COMUNALE DI OSSONA Milano Città Metropolitana
Considera il recupero urbano della cintura ferroviaria e degli scali milanesi l’occasione più importante di riorganizzazione urbanistica del Comune di Milano, dei suoi nove Municipi e di 134 Comuni con effetti significativi nella fase di costituzione della Città metropolitana milanese e delle sue zone omogenee.
Prende atto che la natura delle funzioni che verranno allocate su quelle aree, servite dalla rete ferroviaria, e le scelte di organizzazione urbana relative, interesseranno un'area ben più vasta di quella del perimetro della Città Metropolitana stessa.
Consapevole che ciò comporta una grande complessità nella gestione amministrativa delle trasformazioni urbane e territoriali, tenuto conto della contestuale risignificazione dell'area che ha ospitato EXPO 2015.
Consapevole che la funzione, il ruolo e l'identità della Città Metropolitana di Milano verranno fortemente caratterizzate dalla qualità di questo processo di trasformazione.
Consapevole che sono una facoltà e una responsabilità della politica pubblica e di tutte le sue istituzioni creare le condizioni di pianificazione e di indirizzo affinché un Sistema Territoriale Qualitativo sia l'esito di questo processo di trasformazione. Ciò significa qualità ambientale, qualità sociale, qualità delle infrastrutture, qualità dei servizi.
Apprezzato il valore strategico del processo di trasformazione territoriale in atto e la Deliberazione del Consiglio Comunale di Milano n. 44 del 14/11/2016, con riferimento ai punti M e N del Dispositivo, ritiene di promuovere una ampia partecipazione informata al processo deliberativo che interessa le Autonomie Locali preposte.
Ritiene che l’attivazione di un processo di partecipazione, con il contributo dei soggetti coinvolti e con la partecipazione dei cittadini, consentirà di assumere decisioni finali capaci di armonizzare i diversi interessi e di valorizzare l'intelligenza accademica, imprenditoriale e sociale diffusa.
Un processo efficace di partecipazione informata richiede l'attivazione di diversi piani in costante comunicazione tra loro.
IMPEGNA IL SINDACO METROPOLITANO
- a preservare la natura pubblica delle aree degli scali FS interessati dalla dismissione, perché è la sola che permette alla comunità metropolitana di indirizzarne funzioni, uso e assetto urbanistico. Proprio la natura strategica per il futuro dell'identità, della funzione e del ruolo di Milano Città Metropolitana di queste aree e di quelle EXPO, le rende un Bene Comune da non compromettere con atti, scelte e azioni che le assegnassero alla sola disponibilità privata.
- ad avvalersi delle specifiche competenze, a partire da quelle interne ai settori della Città Metropolitana, a reperire le risorse sufficienti, a definire i tempi adeguati, a predisporre gli strumenti idonei per informare e coinvolgere anche i soggetti che non hanno la preparazione per leggere e interpretare gli atti amministrativi e gli usuali elaborati di progetto;
- a impegnare:
- la Conferenza Metropolitana con consigli comunali delle zone omogenee affinché esercitino un ruolo di indirizzo e proposta in relazione al Piano Strategico Metropolitano e ai suoi possibili cambiamenti;
- il Servizio Informatico, in collaborazione con le facoltà universitarie e le associazioni dedicate, ad allestire una piattaforma informativa digitale interattiva e selettiva, contenente il quadro normativo di riferimento, gli atti amministrativi e le proposte attinenti le aree soggette a trasformazione, con mappe georeferenziate e modalità di presentazione e raccolta delle osservazioni attraverso un efficiente
sistema per simulare e verificare gli effetti delle trasformazioni in variante proposte. Modalità che consentano la più ampia comprensione della questione da parte di tutti soggetti interessati e così come devono chiarire le prerogative di ognuno; - ogni Zona Omogenea ad allestire almeno un Urban Center dedicato, che ospiti cartografie, documentazione degli atti amministrativi relativi alle aree interessate alla trasformazione. Con l’allestimento di un ambiente interattivo multimediale, utilizzando gli strumenti che la rete (Google Earth, Google Maps, ecc.) già ci mette a disposizione, per documentare le condizioni attuali degli scali e dei contesti circostanti. Oltre alla opportunità percettiva sarà possibile intervenire su una determinata realtà attraverso simulazioni con la verifica delle conseguenze in termini di occupazione, traffico, emissioni ecc.;
- ogni Zona Omogenea a promuovere un’attività di ascolto e accompagnamento, organizzando incontri e dibattiti, oltre a utilizzare le apposite piattaforme, mettendo a confronto interessi, aspirazioni e visioni. Una attività finalizzata a perseguire l’ottimizzazione delle scelte non solo a livello strettamente locale ma anche a scala metropolitana e regionale.
Il Capogruppo
Gilberto Rossi
Gilberto Rossi
La mozione presentata al Consiglio Metropolitano di Milano
MOZIONE
SCALI EX FERROVIARI DELLA CITTÀ DI MILANO
IL CONSIGLIO METROPOLITANO DI MILANO
Considera il recupero urbano della cintura ferroviaria e degli scali milanesi l’occasione più importante di riorganizzazione urbanistica del Comune di Milano, dei suoi nove Municipi e di 134 Comuni con effetti significativi nella fase di costituzione della Città metropolitana milanese e delle sue zone omogenee.
Prende atto che la natura delle funzioni che verranno allocate su quelle aree, servite dalla rete ferroviaria, e le scelte di organizzazione urbana relative, interesseranno un'area ben più vasta di quella del perimetro della Città Metropolitana stessa.
Consapevole che ciò comporta una grande complessità nella gestione amministrativa delle trasformazioni urbane e territoriali, tenuto conto della contestuale risignificazione dell'area che ha ospitato EXPO 2015.
Consapevole che la funzione, il ruolo e l'identità della Città Metropolitana di Milano verranno fortemente caratterizzate dalla qualità di questo processo di trasformazione.
Consapevole che sono una facoltà e una responsabilità della politica pubblica e di tutte le sue istituzioni creare le condizioni di pianificazione e di indirizzo affinché un Sistema Territoriale Qualitativo sia l'esito di questo processo di trasformazione. Ciò significa qualità ambientale, qualità sociale, qualità delle infrastrutture, qualità dei servizi.
SCALI EX FERROVIARI DELLA CITTÀ DI MILANO
IL CONSIGLIO METROPOLITANO DI MILANO
Considera il recupero urbano della cintura ferroviaria e degli scali milanesi l’occasione più importante di riorganizzazione urbanistica del Comune di Milano, dei suoi nove Municipi e di 134 Comuni con effetti significativi nella fase di costituzione della Città metropolitana milanese e delle sue zone omogenee.
Prende atto che la natura delle funzioni che verranno allocate su quelle aree, servite dalla rete ferroviaria, e le scelte di organizzazione urbana relative, interesseranno un'area ben più vasta di quella del perimetro della Città Metropolitana stessa.
Consapevole che ciò comporta una grande complessità nella gestione amministrativa delle trasformazioni urbane e territoriali, tenuto conto della contestuale risignificazione dell'area che ha ospitato EXPO 2015.
Consapevole che la funzione, il ruolo e l'identità della Città Metropolitana di Milano verranno fortemente caratterizzate dalla qualità di questo processo di trasformazione.
Consapevole che sono una facoltà e una responsabilità della politica pubblica e di tutte le sue istituzioni creare le condizioni di pianificazione e di indirizzo affinché un Sistema Territoriale Qualitativo sia l'esito di questo processo di trasformazione. Ciò significa qualità ambientale, qualità sociale, qualità delle infrastrutture, qualità dei servizi.
Apprezzato il valore strategico del processo di trasformazione territoriale in atto e la Deliberazione del Consiglio Comunale di Milano n. 44 del 14/11/2016, con riferimento ai punti M e N del Dispositivo, ritiene di promuovere una ampia partecipazione informata al processo deliberativo che interessa le Autonomie Locali preposte.
Ritiene che l’attivazione di un processo di partecipazione, con il contributo dei soggetti coinvolti e con la partecipazione dei cittadini, consentirà di assumere decisioni finali capaci di armonizzare i diversi interessi e di valorizzare l'intelligenza accademica, imprenditoriale e sociale diffusa.
Un processo efficace di partecipazione informata richiede l'attivazione di diversi piani in costante comunicazione tra loro.
IMPEGNA IL SINDACO METROPOLITANO
- a preservare la natura pubblica delle aree degli scali FS interessati dalla dismissione, perché è la sola che permette alla comunità metropolitana di indirizzarne funzioni, uso e assetto urbanistico. Proprio la natura strategica per il futuro dell'identità, della funzione e del ruolo di Milano Città Metropolitana di queste aree e di quelle EXPO, le rende un Bene Comune da non compromettere con atti, scelte e azioni che le assegnassero alla sola disponibilità privata.
- ad avvalersi delle specifiche competenze, a partire da quelle interne ai settori della Città Metropolitana, a reperire le risorse sufficienti, a definire i tempi adeguati, a predisporre gli strumenti idonei per informare e coinvolgere anche i soggetti che non hanno la preparazione per leggere e interpretare gli atti amministrativi e gli usuali elaborati di progetto;
- a impegnare:
- la Conferenza Metropolitana con consigli comunali delle zone omogenee affinché esercitino un ruolo di indirizzo e proposta in relazione al Piano Strategico Metropolitano e ai suoi possibili cambiamenti;
- il Servizio Informatico, in collaborazione con le facoltà universitarie e le associazioni dedicate, ad allestire una piattaforma informativa digitale interattiva e selettiva, contenente il quadro normativo di riferimento, gli atti amministrativi e le proposte attinenti le aree soggette a trasformazione, con mappe georeferenziate e modalità di presentazione e raccolta delle osservazioni attraverso un efficiente
sistema per simulare e verificare gli effetti delle trasformazioni in variante proposte. Modalità che consentano la più ampia comprensione della questione da parte di tutti soggetti interessati e così come devono chiarire le prerogative di ognuno; - ogni Zona Omogenea ad allestire almeno un Urban Center dedicato, che ospiti cartografie, documentazione degli atti amministrativi relativi alle aree interessate alla trasformazione. Con l’allestimento di un ambiente interattivo multimediale, utilizzando gli strumenti che la rete (Google Earth, Google Maps, ecc.) già ci mette a disposizione, per documentare le condizioni attuali degli scali e dei contesti circostanti. Oltre alla opportunità percettiva sarà possibile intervenire su una determinata realtà attraverso simulazioni con la verifica delle conseguenze in termini di occupazione, traffico, emissioni ecc.;
- ogni Zona Omogenea a promuovere un’attività di ascolto e accompagnamento, organizzando incontri e dibattiti, oltre a utilizzare le apposite piattaforme, mettendo a confronto interessi, aspirazioni e visioni. Una attività finalizzata a perseguire l’ottimizzazione delle scelte non solo a livello strettamente locale ma anche a scala metropolitana e regionale.
Il Capogruppo
Alessandro Braga
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lunedì 6 febbraio 2017
Per il Parco del Ticino e il Parco Sud. Tegnem Dur
Grande e importante assemblea, per conoscere cosa è avvenuto a Roma il 27 gennaio e sapere le motivazioni del diniego da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (i 70 tecnici e gli amministratori)
a seguire, potete ascoltare il mio breve intervento e l'esaustiva spiegazione da parte del Sindaco di Cassinetta di Lugagnano Michele Bona.
Il comunicato da parte dei Comitati No Tangenziale
NO TANGENZIALE | TEGNEM DUR!
Ieri, a Cassinetta di Lugagnano, un altro mattone è stato posato per impedire la devastazione del territorio a sud ovest di Milano.
La comunità NO TANGENZIALE ha dimostrato di essere ancora forte, unita e lucida.
In tutti questi anni il movimento NO TANGENZIALE è cresciuto,
ha studiato, ha interpretato la politica dei palazzi,
ha costruito progettualità e comunità,
ha proposto alternative per migliorare la viabilità e soprattutto
non ha mai smesso di lottare e di essere vigile.
Nell'incontro pubblico svoltosi ieri è emerso chiaramente che l'incontro del 27 a Roma, presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, ha certificato che il progetto infrastrutturale "ex Milano-Malpensa" (oggi Magenta-Vigevano) è un progetto devastante.
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