lunedì 31 luglio 2023
2005 egp a Milano per i cambiamenti climatici al museo della scienza e della tecnica
domenica 30 luglio 2023
lastoriasiamonoi
#lastoriasiamonoi
Nel 2013 faccio una denuncia, nel 2015, calcolo il danno subito, intorno ai 5milioni e 300 mila euro.
Il primo giugno, la stessa persona denunciata, arriva anche a minacciarmi di morte.
Nel mentre, fascisti, pennivendoli prezzolati da palazzinari, e altre losche figure, tramano contro me e Europa Verde - Verdi, funzionari comunali non escono a fare controlli e la casa dei nonni dove vivo si deteriora a causa loro, e altri abusi.
Le morti di Teo di Rho, di quell'incidente ancora non capisco, di Marcelo di Castano, alla fune rotta, controllata 1000 volte ancora non credo, a Vincenzo Spa di Busto Garolfo, la domenica prima di morire, terrorizzato a #inverart mi disse cose che.. E il mercoledì morì, e un settimanale prima dell'autopsia aveva già condannato. #expo #cave #nodiscarica. Ognuno aveva una storia.
Poi, le morti di altri, in ospedali e in travagli con operazioni che.. Dio mio, DIO MIO. Dammi la forza di ricordare e scrivere.
So che tutto è iniziato a fine maggio del 2006.
Due dottori, Alessandra Dei (Morazzoni Amelia la madre) e Andrea Botta che si credevano sopra la legge.
Fino al febbraio 2013, è stato un "livello", poi è seguito questo.
Detto ciò, nella #giornatamondialedellambiente e 209° anniversario dell'arma dei Carabinieri dico w l'Italia, w chi si impegna per un mondo di pace e migliore
P. S. Signori miei, ieri ho parlato con un ragazzo che ha fatto i test per l'accademia di Modena, in confronto a "QUELLI DEL COLLEGIO DAL POZZO" di Vercelli mi ha descritto le vacanze.
(anche lì un po' di morti, ma è altro, non divaghiamo)
Sveglia alle 2 di notte e 20 km di corsa... Nulla in confronto a quel che abbiamo superato noi dalpozziani, ora capisco perché al terzo anno il tenente reclutatore insistette molto per farmi arruolare, due volte vennero, Marina e Aeronautica. Con passaggio direttamente al secondo anno.
La storia è nota, poi in #caritas coi non vedenti, #scienzepolitiche e poi i #verdi
E vivo, mangio, grazie ai miei insuperabili genitori e studio seguendo ottimi maestri.
Se mi chiedete chi sono. Rispondo. Sono un #bibliotecario o se preferite un #ricercatore
venerdì 28 luglio 2023
In Regione Lombardia. 3 giorni, era il... 2004, e siamo al 2023
Ci potrei scrivere un paio di romanzi, una decina di saggi, dalle stalle alle stelle, dall'università ai campeggi, dai presidi alle commissioni, dagli incubi ai sogni, di idee e progetti e..
Di nuovo in presidio contro la caccia, di nuovo notti insonni a studiare leggi e regolamenti.
Solo foto, come emozioni, incontri e scontri (metaforici).
Video
In consiglio regionale, per QuiMilano (Teleambiente)
Gennaio 2014, una decina di mail, 7 plotoni antisommossa e.. 2 persone.
"Guardate, io le mail le mando, il motivo è nobile e necessario, la normativa europea non è un mio pensiero, è il nostro riferimento. Vado nel pubblico a registrare"
Gilberto, puoi filmare il mio intervento?
Certo, un dovere, son qua apposta.
Quando iniziai a frequentare la regione, su mandato dei Verdi di Magenta, era il 2004. Era una sorta di stage antelitteram, mi dividevo tra scienze politiche, dove dopo le lezioni, chiedevo consigli e suggerimenti ai prof, loro mi chiedevano della regione e.. Poi, la parentesi da Capogruppo verde a Ossona, le elezioni metropolitane, fare la lista, essere il verde più votato, con più voti in assoluto, ma col voto ponderato, il plebiscito dei piccoli comuni non mi elesse. Poi, di nuovo l'ufficio in palazzo Isimbardi, dopo la parentesi in via Fiamma e poi in via Ampere.
Io voglio solo dire una cosa.
GRAZIE.
Grazie, perché il sostegno, le speranze, di tutti gli ecologisti, dei cittadini, dei comitati, degli attivisti e semplici cittadini, lo sentivo palpabile.
Grazie Verdi.
Avanti
Vostro umile servitore
Gilberto Riccardo Rossi, Gibo per tutti
domenica 23 luglio 2023
Bici e Parigi. Merci Anne
Il testo e la foto sono di Omar di Felice, il grazie nel titolo, è il mio, per Anne Hidalgo maire de Paris (Sindaco di Parigi)
“PER IL CAMBIAMENTO CI VUOLE TEMPO”.
Poi torni a Parigi, solo 3 anni dopo l’ultima volta, e ti cadono gli occhi: me ne avevano parlato di quanto fosse cambiata la mobilità, ma vederlo con i propri occhi fa un altro effetto.
Interi viali in cui lo spazio per le auto è stato ridotto ben oltre la metà in favore di larghe piste e corsie ciclabili.
Ora le auto, quasi ovunque, hanno una corsia stretta riservata a loro mentre ciclisti e pedoni hanno la gran parte dello spazio delle strade a loro disposizione.
E parliamo di una città con alto livello di traffico, in cui le persone si spostano con ogni mezzo possibile ma che ha capito quale sia il futuro a cui bisogna tendere.
[EDIT > Tra l’altro ho notato solo ora che l’unica auto che si vede in foto ha la targa italiana 😂. Il vizio di girare in macchina non ce lo leviamo neanche all’estero]
Aggiungo, che prima di ridurre le corsie per le auto, Parigi, ha promosso la mobilità ciclabile con incentivi economici a chi usa la bici, ha un trasporto pubblico efficiente etc etc, dopo queste "proposte", hanno tolto le macchine.
Trovate le differenze con le policy della destrarose' di Milano, e le sue tasse, da ecopass ad area c, al nazismo classista gentrificatore di area b (uso il termine nazismo, perché si tratta di una discriminazione totalitaria verso chi non risiede in città).
sabato 22 luglio 2023
Notangenziale è cura del territorio. 22.7.2023
I no tangenziale, sono andati ancora in Europa, passano le legislature, ma questa è un altra storia, una storia Europea, una storia ecologista, che ha il suo eco dai Pirenei alle Alpi, dagli appennini ai fiordi norvegesi.
Quella che vi propongo oggi, è un semplice pomeriggio, a ricordarsi chi siamo, da dove veniamo e dove vogliamo andare, e soprattutto, come ci vogliamo andare, con i mezzi pubblici o in bicicletta, anche in macchina, ma certo, non in tangenziale.
Ci fu un campeggio, un campeggio sull'ipotesi del tracciato del mostro d'asfalto, ci fu la riscoperta di luoghi ricchi di storia e di leggende, ma questa è un'altra storia.
Anzi, a pensarci, quel che vi sto raccontando non è una storia, ma un prendersi cura, un salto quantico, che va da 2000 e passa anni fa, all'epoca di San Carlo Borromeo, per arrivare ai primi anni 2000 e a questo pomeriggio, del 22 di luglio.
Parlino le immagini, di due passaggi, prima e dopo il mezzogiorno.
Un antico sarcofago, posto a far da passaggio, per far "scavalcare" due "fontanili", e non disperderne il flusso d'acqua.
Aggiornamento di domenica 23 luglio
Pubblico un testo di un bravissimo storico, vera memoria del territorio. Grazie A. B.
Il busc di Strii è così denominato perché per tradizione si riteneva che vi si radunassero le streghe dei Borghi vicini in realtà questo fatto dovrebbe essere spiegabile con due affermazioni. La prima è la presenza di un vasto appezzamento di bosco con radure che sin dall'antichità venivano collegate in qualche modo ai culti druidici e quindi poi per estensione nel Medioevo alle streghe. Il secondo motivo è la forte presenza oggi come un tempo di alberi di Sambuco che sono anch'essi legati alla tradizione che vuole le streghe protagoniste di pozioni e malefici. Per quanto riguarda la visita di San Carlo Borromeo nel territorio che interessa anche il bosco di cui abbiamo parlato è quella del 1581 Ovvero la quarta visita che San Carlo compì nel nostro territorio punto nello specifico è quella visita fece tappa personalmente all'oratorio di Castellazzo de' Barzi che non a caso ad oggi porta il suo nome ma che all'epoca era una struttura molto antica ma fatiscente dedicata a San Salvatore e che San Carlo Borromeo promosse nel suo restauro. Gli abitanti di conseguenza ride dedicarono la chiesa alla figura di San Carlo Borromeo non prima del 1610 anno della sua canonizzazione.