mercoledì 13 giugno 2018

Storytelling per caso. Della narrazione e alcuni video

Nell'ultimo ventennio la politica, la comunicazione e la società sono cambiate rapidamente, nuovi "mainstream", nuovi "monopolisti", nuovi "despoti", nuovi equilibri, nuove forme di democrazia e soprattutto delle sue incomprensioni e spesso mistificazioni, per non arrivare ad equivoche banalizzazioni. 
A mio avviso ha ragione Massimo Cacciari sul ruolo misconosciuto dei corpi intermedi, non solo come "funzionari", ma come palestra e pratica di democrazia, comprensione e ascolto e mediazione, o meglio, ponderazione ed accorta valutazione; siamo passati dai mainstream televisivi, e già il politologo Sartori nel suo illuminante saggio "Homo videns" ci aveva messo in guardia su cosa significasse la possibilità di costruire la rappresentazione e, ahinoi, di averne pressochè il monopolio; "La democrazia è il governo delle opinioni", scriveva il politologo fiorentino, e di conseguenza chi governa le opinioni è il nuovo monarca; in questi anni si è passati alla nuova illusione;
 dal: "l'ha detto la tv", oracolo della verità per i più, al "l'ho letto su internet", nuovo oracolo dove la legittimità che prima poteva, o meglio, avrebbe potuto, risiedere nelle redazioni, ora era affidata a chi, si pensava, fosse più "seguito", prima di infrangere anche questo illusorio sogno di popolarità con la scoperta dell'algoritmo, o meglio delle funzioni distorte dell'algoritmo, ed emblematico il caso di Cambridge analitica e il suo risultato, in declinazione italiana, ovvero un partito finito, scomparso, travolto dagli scandali e guai economici, risorto in circa 4 anni e con  una marea di like che si scoprì arrivare da oltreoceano da ignari sconosciuti; 

una breve premessa, per spiegare, o meglio, narrare, ai più, perchè le tematiche ambientali, ancor prima che i VERDI, come soggetto politico, sono stati cancellati dalla narrazione e mentre al governo c'è una compagine che può vantare il 30% dei voti ottenuti alle elezioni nazionali, alla prova dei fatti della politica vicina alla gente, ovvero le elezioni amministrative, ha difficoltà ad arrivare al 10% e ad eleggere un consigliere comunale, e qua, il cortocircuito della democrazia si fa più serio e grave, in quanto, non solo corpo intermedio come sopra già descritto, ma anche, la pratica e "gavetta" della politica nei consigli comunali, poi provinciali e poi regionali, per creare una nuova classe dirigente, è saltata.
Il Paese Italia si trova a vivere uno iato tra il paese quotidiano e reale e la classe dirigente nazionale; 
in politologia, dopo 3 mesi dalle elezioni politiche con un affluenza attorno al 75%, passare alle elezioni amministrative con un affluenza attorno al 50% e il primo partito praticamente scomparire, vedere il riapparire delle storiche coalizioni, dove, il cosiddetto sconfitto di 3 mesi fa, pare risorto, mantenendo circa gli stessi voti, altre compagini che perdono voti ma in percentuale, visto il minor numero di votanti, paiono salire; questo, non per una analisi veloce delle elezioni, ma semplicemente per sottolineare l'importanza della narrazione e della documentazione degli eventi e la necessità di  darne una sintesi fruibile e comprensibile, o meglio, decodificabile.
Per questo, l'attività di free lance, blogger, videomaker (youtuber non si può sentire! suvvia, la poesia della parola!), in un epoca di controllo "sotterraneo", della comunicazione, oltre al monopolio dei media tradizionali, al monopolio di fatto del web da parte della società che si arroga anche la funzione di corpo intermedio (ovvero il suo contrario e antitesi, nel cancellarlo ed estinguerlo) del primo soggetto politico nazionale in Italia, ma praticamente senza circoli; non voglio entrare in questa analisi dei sistemi e non voglio ritrovarmi in diatribe su Società più po meno liquide (per dirla alla Bauman) o atomizzate o solo dedite al consumo (per dirla alla Ritzer, pensando alla sua Mcdonaldizzazione del mondo), ma semplicemente provare a spiegare il perchè di questi oltre 1000 video, tra cui, alcuni che han fatto la storia, ripresi da televisioni nazionali, e dei vari articoli, e dell'importanza del documentare, ricordando che niente è neutro, ma soprattutto che il fatto che siano tutti video senza fini commerciali, ma solo e qua mi compiaccio e ringrazio le persone che ho incontrato in questi anni, per "dar voce a chi non ha voce" e per dar voce all'ambiente e all'ecologia, se volete, declinata alla Papa Francesco come ecologia integrale, o come gli ecologisti prediligono all'ecologia sociale
Buona visione e lasciam "narrare" le immagini, e lasciare che si spieghino da se o quanto meno che sollecitino una qualche sorta di riflessione personale come base per una analisi collettiva e condivisa.
G.R.R.  

da Coerenzaetrasparenza   canale youtube

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