5 settembre 2019 #governo #contebis
I migliori auguri di buon lavoro al Presidente Conte e a tutti i ministri.
Una legislatura importante e difficile, per far ripartire e ridare dignità all'Italia.
La crisi climatica è un tema ineludibile e non rinviabile.
Dalla Lombardia, mal governata da oltre 20 anni dalle destre, l'auspicio, che le istanze territoriali, vengano finalmente ascoltate. a seguire la nota dei Verdi del Trentino
I migliori auguri di buon lavoro al Presidente Conte e a tutti i ministri.
Una legislatura importante e difficile, per far ripartire e ridare dignità all'Italia.
La crisi climatica è un tema ineludibile e non rinviabile.
Dalla Lombardia, mal governata da oltre 20 anni dalle destre, l'auspicio, che le istanze territoriali, vengano finalmente ascoltate. a seguire la nota dei Verdi del Trentino
SUL NUOVO #GOVERNO CONTE #contebis
Nonostante tutti suoi limiti e la difficile e tormentata gestazione, il nuovo Governo presieduto da Giuseppe Conte segna comunque una svolta positiva nella situazione politica italiana.
Chi come il segretario della Lega e fortunatamente ormai ex-ministro dell’Interno, Matteo Salvini, grida al “complotto”, si dimentica ogni giorno di ricordare che è stato lui stesso, l’8 agosto scorso, a determinare la crisi del governo precedente e a preannunciare una mozione di sfiducia contro il Governo di cui lui stesso faceva parte e di cui era anche vice-Presidente del Consiglio-
Chi, come Matteo Salvini, parla sistematicamente di “attaccamento alle poltrone”, si dimentica di ricordare che lui e gli altri ministri della Lega sono rimasti abbarbicati ai loro incarichi istituzionali fino all’ultimo giorno possibile, ancora quasi un mese dopo di aver aperto la crisi del Governo di cui facevano parte, come continueranno a rimanere abbarbicati ai loro incarichi ancora per un anno i loro presidenti delle Commissioni parlamentari, incarichi a cui erano stati eletti solo in forza della loro partecipazione alla maggioranza precedente.
Chi, come Matteo Salvini, continua a parlare di “poltrone” per riferirsi ad incarichi politico-istituzionali costituzionalmente previsti e legittimati, che comunque hanno ricoperto fino all’ultimo minuto possibile, dimostra di avere uno scarsissimo rispetto per le istituzioni della Repubblica.
Bisogna ringraziare lo scrupolo e la correttezza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che, nel pieno rispetto della Costituzione di una Repubblica parlamentare, quale è e continua ad essere l’Italia, ha saputo condurre in pieno agosto l’andamento della crisi secondo i principi, le regole e le procedure previste per qualunque crisi di Governo.
Non tutto ci soddisfa di quanto abbiamo potuto leggere nei 29 punti del Programma di Governo, elaborato fino all’ultimo in una difficile e complessa trattativa, a cominciare dalla insufficienza di quanto finora previsto per affrontare la gravissima crisi ambientale e l’emergenza climatica. Ma questo Programma costituisce comunque, anche se parzialmente, una svolta positiva rispetto al Governo precedente.
Anche per quanto riguarda la composizione del nuovo Governo Conte – che dovrà essere completata con la nomina dei vice-ministri e dei sottosegretari nei prossimi giorni – ci sono luci ed ombre, come del resto avviene per tutti i Governi, ma in ogni caso con un netto cambiamento positivo rispetto al Governo precedente, anche se sarebbe stata auspicabile una ben più consistente presenza femminile. Fra le ombre c’è da segnalare l’incredibile nomina di Luigi Di Maio a ministro degli Esteri, carica per la quale ha finora dimostrato di non avere alcuna competenza specifica, per di più avendo inanellato una serie di clamorosi errori in materia di politica estera nel periodo precedente, che lo renderanno poco credibile sul piano internazionale ed europeo. Fra le luci, va segnalata la nomina della prefetta Luciana Lamorgese, che potrà segnare una svolta radicale nella gestione del Ministero dell’Interno, dopo la sciagurata e irresponsabile conduzione da parte dell’ex-ministro Salvini. Alcune ministre e alcuni ministri (non tutti) hanno comunque un profilo nettamente più elevato rispetto al Governo precedente, anche se dovranno dimostrare sul campo le proprie capacità e competenze. E su questo saranno valutati nel prossimo futuro.
I Verdi ed Europa verde – la formazione più ampia e composita che si è presentata alle elezioni europee dello scorso 26 maggio – porteranno criticamente il loro contributo di idee e di proposte anche con iniziative pubbliche. Ma in ogni caso va riconosciuta la piena legittimità politica e democratica del nuovo Governo Conte, che rappresenta una pur parziale svolta positiva rispetto alla sciagurata esperienza del Governo precedente, dei cui gravissimi limiti lo stesso Conte si è, pur tardivamente, accorto, girando nettamente pagina. Meglio tardi che mai.
Nonostante tutti suoi limiti e la difficile e tormentata gestazione, il nuovo Governo presieduto da Giuseppe Conte segna comunque una svolta positiva nella situazione politica italiana.
Chi come il segretario della Lega e fortunatamente ormai ex-ministro dell’Interno, Matteo Salvini, grida al “complotto”, si dimentica ogni giorno di ricordare che è stato lui stesso, l’8 agosto scorso, a determinare la crisi del governo precedente e a preannunciare una mozione di sfiducia contro il Governo di cui lui stesso faceva parte e di cui era anche vice-Presidente del Consiglio-
Chi, come Matteo Salvini, parla sistematicamente di “attaccamento alle poltrone”, si dimentica di ricordare che lui e gli altri ministri della Lega sono rimasti abbarbicati ai loro incarichi istituzionali fino all’ultimo giorno possibile, ancora quasi un mese dopo di aver aperto la crisi del Governo di cui facevano parte, come continueranno a rimanere abbarbicati ai loro incarichi ancora per un anno i loro presidenti delle Commissioni parlamentari, incarichi a cui erano stati eletti solo in forza della loro partecipazione alla maggioranza precedente.
Chi, come Matteo Salvini, continua a parlare di “poltrone” per riferirsi ad incarichi politico-istituzionali costituzionalmente previsti e legittimati, che comunque hanno ricoperto fino all’ultimo minuto possibile, dimostra di avere uno scarsissimo rispetto per le istituzioni della Repubblica.
Bisogna ringraziare lo scrupolo e la correttezza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che, nel pieno rispetto della Costituzione di una Repubblica parlamentare, quale è e continua ad essere l’Italia, ha saputo condurre in pieno agosto l’andamento della crisi secondo i principi, le regole e le procedure previste per qualunque crisi di Governo.
Non tutto ci soddisfa di quanto abbiamo potuto leggere nei 29 punti del Programma di Governo, elaborato fino all’ultimo in una difficile e complessa trattativa, a cominciare dalla insufficienza di quanto finora previsto per affrontare la gravissima crisi ambientale e l’emergenza climatica. Ma questo Programma costituisce comunque, anche se parzialmente, una svolta positiva rispetto al Governo precedente.
Anche per quanto riguarda la composizione del nuovo Governo Conte – che dovrà essere completata con la nomina dei vice-ministri e dei sottosegretari nei prossimi giorni – ci sono luci ed ombre, come del resto avviene per tutti i Governi, ma in ogni caso con un netto cambiamento positivo rispetto al Governo precedente, anche se sarebbe stata auspicabile una ben più consistente presenza femminile. Fra le ombre c’è da segnalare l’incredibile nomina di Luigi Di Maio a ministro degli Esteri, carica per la quale ha finora dimostrato di non avere alcuna competenza specifica, per di più avendo inanellato una serie di clamorosi errori in materia di politica estera nel periodo precedente, che lo renderanno poco credibile sul piano internazionale ed europeo. Fra le luci, va segnalata la nomina della prefetta Luciana Lamorgese, che potrà segnare una svolta radicale nella gestione del Ministero dell’Interno, dopo la sciagurata e irresponsabile conduzione da parte dell’ex-ministro Salvini. Alcune ministre e alcuni ministri (non tutti) hanno comunque un profilo nettamente più elevato rispetto al Governo precedente, anche se dovranno dimostrare sul campo le proprie capacità e competenze. E su questo saranno valutati nel prossimo futuro.
I Verdi ed Europa verde – la formazione più ampia e composita che si è presentata alle elezioni europee dello scorso 26 maggio – porteranno criticamente il loro contributo di idee e di proposte anche con iniziative pubbliche. Ma in ogni caso va riconosciuta la piena legittimità politica e democratica del nuovo Governo Conte, che rappresenta una pur parziale svolta positiva rispetto alla sciagurata esperienza del Governo precedente, dei cui gravissimi limiti lo stesso Conte si è, pur tardivamente, accorto, girando nettamente pagina. Meglio tardi che mai.
Lucia Coppola – portavoce dei Verdi del Trentino-Europa verde
Marco Boato – membro dell’Esecutivo nazionale dei Verdi-Europa verde
Marco Boato – membro dell’Esecutivo nazionale dei Verdi-Europa verde
Trento – 5 settembre 2019
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