mercoledì 11 novembre 2020

Dei Verdi e della pratica 11.11.2020

La leggenda narra che un ricco signore, in visita alla corte degli Sforza, fece una passeggiata tra il duomo e il laghetto dove arrivavano i blocchi di marmo, giunti via acqua, dalle cave di Candoglia.

Si rivolse ad un primo magütt dalle parti proprio di via Laghetto mentre era intento a squadrare un blocco di marmo.

Alla domanda su cosa stesse facendo la risposta fu:

"beh, ma non si vede? Sto squadrando un blocco di marmo!"

Proseguendo il suo cammino incontrò un secondo magütt che alla stessa domanda rispose:

"Beh ma si vede chiaramente: sto squadrando del marmo per costruire una chiesa!"

Infine lo straniero incrociò un altro magütt al quale pose la stessa domanda:

"Cosa stai facendo?"

La risposta di quest'ultimo fu strabiliante:

"Beh, ma non si vede? Sto costruendo la Cattedrale più della del mondo!"

Per questo quando ti chiedono: 

perché vai a manifestare?

Perché vai in bici e non prendi l'auto?

Perché vai in treno e non in macchina?

Perché non mangi carne?

Perché cerchi di mangiare solo biologico? 

Perché perché 

Perché son le gocce d'acqua che fan l'oceano

Perché la conversione ecologica e portare l'ecologia politica, sono piccoli passi verso la consapevolezza di un mondo migliore più vicino e praticabile di quanto si ritenga immaginabile, e ogni nostra azione, né diventa esempio.

Poi, per quel che riguarda i Verdi, pregi e difetti, siamo così diversi dagli altri perché pratichiamo quel che diciamo, poi, la nostra storia ne è già piena, arrivano da altri lidi e con stratagemmi occupano le posizioni di potere, ma è questo nostro rifiuto del decisionismo centrale che ci fa Verdi e amanti e soprattutto praticanti della democrazia, che si fa già, come ecologia, politica e sociale, senza rincorrere anglicismi e neologismi, nella semplice pratica.

Evviva i Verdi. Evviva la Federazione. 

Evviva la democrazia. Evviva chi si impegna e pratica un mondo migliore.



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