Oggi sappiamo che la crisi ambientale esiste e che riguarda tutti noi.
Se la transizione ecologica è entrata a far parte dell'agenda politica, da più parti si lamenta la lentezza con cui governi e istituzioni sovranazionali adottano misure concrete per fronteggiare l'allarme clima.
La scienza, da parte sua, preannunciava già dalla metà del secolo scorso i possibili scenari futuri.
Accanto a quella climatica, già nel 1972 si parlava di crisi alimentare, di inquinamento e di risorse non rinnovabili.
Ma in quale preciso momento e soprattutto in che modo nel corso della seconda metà del Novecento è affiorata - nella comunità scientifica, nei movimenti d'opinione, nel dibattito pubblico -
la questione ecologica?
Quando ci siamo accorti che le risorse erano finite? Quando abbiamo capito - anche a fronte di disastri ambientali e catastrofi industriali che hanno prodotto traumi collettivi - che il nostro è un ecosistema fragile e che dalla sua salute dipende il benessere di tutti noi? "Profezie verdi" è un'antologia di testi che esplora le voci dei primi movimenti ambientalisti e le connette alle ipotesi più avanzate di riformulazione dei modelli economici oggi ancora dominanti.
Un volume che esplora la nascita della "sensibilità verde", connettendola al tema della cura dei territori e delle comunità, all'etica e all'economia, all'emergere di una reazione che, dal basso, si è mobilitata per un diverso rapporto tra uomo e ambiente, sviluppo e qualità degli ecosistemi.
Invito all'acquisto in una libreria di quartiere o feltrinelli
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