La criminalità mi ha rubato tutto, dai gioielli di mamma al ciondolo del battesimo, unica colpa, aver fatto un favore a degli amici "gibus, vieni a fare i video", e dopo le iniziative antimafia, 3 volte la casa aperta. Paura, batticuore.
Gli amici morti che ancora non so il perché sabato ho pianto, di gioia, Estella Correva come il suo papà che non c'è più, e ho pianto per lui. Per le vittorie sue. Per le vittorie nostre e quando dico nostre, sono le vittorie dell'umanità.
I fascisti che hanno avvelenato Ossona e da piccolo paese l'han fatto diventare un cesso dormitorio, nei miei 5 anni, nel mio lustro da consigliere comunale, non mi hanno permesso di videoregistrare i miei preziosi PREZIOSI interventi nella massima pubblica assise ossonese. Per un politico e per chi ha l'ambizione di diventarlo per servire il popolo, sono la punta dell'iceberg di un lavoro fatto di anni di impegno e studio.
La scena, durante un mio ORDINE DEL GIORNO, Venegoni, mi manda i vigili alle spalle, mi fermo un secondo, porgo la mano e li invito a tornare al posto. Ridicolo e misero. Perché non li ha mai mandati dai suoi parenti delinquenti? (è retorica).
A novembre stavo male, triste, depresso, le date e i ricordi, le scoperte.
Una cosa non mi han rubato: la speranza.
La speranza di chi vive e di chi lotta, e se mi sento poco o nulla, poi guardo sto telefono, e mi scrivono da kiew, mi chattano dall'America latina, dall'Africa, dagli stati uniti, dalla Svezia, Francia e Germania, dalla Spagna. Gibo, non ti arrendere. Ci rido, da cattolico dubbioso, sono sempre bibliotecario, degli esseni, di Cristo e dei Cristalli, dell'alimentazione. Di Sam Francesco e Papa Francesco. Di Padre Camillo Torres degli invisibili, di chi è morto di fame e di chi di sfruttamento.
Ho una santa e sacrosanta agenda infinita, in taccuini e quaderni.
Ho respirato l'aria degli ultimi, ho pregato nella cripta del Duomo con i 15 vescovi alla messa del mattino, ho partecipato da studente (grazie prof) alle audizioni degli Stati per l'ingresso in Europa. Ho perso peso, ho perso tanto, ma quando vinco, È PLURALE, VINCIAMO NOI.
Tempi duri alle porte, una guerra imminente, incubi e incubi così vicini.
Vogliamoci bene che poi nei ricordi rimane niente.
Stasera, sono intervenuto a Pregnana milanese, ho detto verità, scomode, mica è bello il pianeta.
Nella guerra tra poveri vincono i ricchi. Troviamo il coraggio di ripartire a parlarci.
Il resto ve l'ho già detto in 2000 video, 5mila articoli. Ho alzato il livello della libertà di stampa in Italia. Vivo, vivo, vivo.
Ci provo.
Grazie
E chissà cosa rimarrà.
A 35 anni sono stato il primo di questo paese in una assemblea nazionale di un partito politico.
Ai 4 più importanti giudici antimafia d'Italia, uno è mio presidente onorario, posso dare del tu, ho chiamato poliziotti importanti per parlare di cose per me troppo inquietanti. Ho chiamato compagne e compagni che han visto tutto del mondo, per chiedere, come stavano. Ho pianto Vittorio vik utopia Arrigoni e non ci vado in Palestina, ho fin fastidio ad andare in piscina.
Vivo.
Caspita fasbuk, sembra ieri a scienze politiche, che presi una bacheca per scrivere i calendari delle lotte e delle poesie, è poi nato il più temuto collettivo politico universitario italiano che ha creato una rete internazionale, e li, piango Matteo, mio confidente e spalla, quando, da Milano tornavo a Ossona a notte fonda in bici e a Rho ci si trovava per caso e parlavamo di macro Economia che bocconi e Luiss scansatevi. Vivo. Vivo per loro.
Non ho mai tirato un sasso, mai fatto violenza, non mangio carne. Vivo.
Non ho paura, mi preoccupo alle notizie dei miei amici, giornalisti e operatori di pace nel mondo.
Non ho paura. Vivo.
Cerco bellezza e armonia.
Vivo.
Praticate bellezza,
Seminate consapevolezza.
Nel dubbio, attendete, non giudicate, ognuno ha la sua storia. E ora vado a cucinare un piatto di pasta.
Ciao
In alto i cuori
Nessun commento:
Posta un commento