nel titolo, riporto una affermazione del presidente del Senato della Repubblica, pubblicata dal Corriere della Sera dove si evince la portata storica del Referendum del 4 dicembre scorso, e una conferma della bontà della nostra Carta Costituzionale che prevede il passaggio dal Senato per ponderare e migliorare le proposte di legge.
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Bowling a Columbine (Bowling for Columbine) è un film documentario del 2002 diretto da Michael Moore, vincitore del premio Oscar 2003 come miglior documentario.
La sintesi di Wikipedia
Il film è dedicato al tema dell'uso delle armi in America, facendo riferimento alle stragi nelle scuole americane, in particolare al massacro della Columbine High School, avvenuto vicino a Denver a Littleton, nel Colorado, nella quale due ragazzi armati di fucile entrarono nella loro scuola e uccisero 12 studenti e un insegnante per poi suicidarsi. La realizzazione del documentario ha portato l'autore in giro per gli Stati Uniti, fino alla finale intervista all'ex-attore Charlton Heston, presidente della National Rifle Association (letteralmente Associazione Nazionale dei Fucili in inglese).
Spostatosi in Canada per approfondire il tema dell'uso delle armi, Moore giunge alla conclusione che non è l'arma in sé a creare il crimine, ma la paura del crimine stesso, che negli Stati Uniti, attraverso i suoi mezzi d'informazione e l'uso politico delle differenze sociali, porta chiunque a diffidare del prossimo, trascinando questi contrasti a forme di difesa personale eccessiva.
a seguire due considerazioni che considero intelligenti e pacate di due illustri conoscenti: l'avvocato Mirko Mazzali e l'Assessore Pierfrancesco Maran
Mirko Mazzali
"Ci sarebbe da girarsi dall'altra parte e non intervenire su una legge sulla legittima difesa inutile e demagogica, se non ci fosse un messaggio culturale orribile.
Non c'era bisogno di una nuova legge, già c'è una ottima norma che come tutte le norme va interpretata ed applicata dal giudice, che peraltro nella maggior parte dei casi la applicavano ritenendo non punibile chi aveva sparato.
Questa legge praticamente non cambierà nulla in quanto per fortuna i presupposti della attualità della offesa ingiusta e della proporzionalità rimarranno.
In altre parole non si potrà sparare, neanche di notte a un ladro che scappa, se il ladro è disarmato non si potrà ucciderlo o ferirlo.
Se uno ci ragiona,anche senza essere un giurista ne comprende le ragioni, banalmente che la vita è un bene prezioso tutelato e che può essere tolta solo a fronte di situazioni particolarmente gravi.
Quindi per rispondere a presunte istanze dei cittadini, si inserisce un requisito : la reazione a una aggressione commessa in tempo di notte, di dubbia costituzionalità e un indeterminato e soggettivo grave turbamento psichico, che dovrà comunque essere sempre valutato dal Giudice.
A fronte di una montagna che partorisce un topolino si manda un messaggio culturale, banalizzo ma non troppo, ci si può fare giustizia da soli, molto pericoloso.
Sarà meglio spiegare che da domani non si potrà sparare sempre in caso di furto e che il giustiziere della notte era un film, neanche troppo bello.
Malissimo insomma"
Pierfrancesco Maran
"ogni provvedimento che invita i privati cittadini ad armarsi non va bene, vale anche per quello di stanotte sulla legittima difesa.
Ad oggi l'effetto principale delle armi domestiche é di essere utilizzate tragicamente in situazioni di fragilità del proprietario o dei suoi familiari.
Tra chi sta tranquillo in casa e chi entra per rubare o peggio sarò sempre, sempre, dalla parte dei primi e penso che sia
un dovere dello Stato aumentare le
iniziative collettive di difesa,
non la possibilità individuale di farlo."
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